sentiero italia
15 Febbraio 2019   •   Redazione

Sentiero Italia: tre ragazzi, un progetto e 6880 km

« Tre ragazzi e un sentiero straordinario: il Sentiero Italia. Yuri, Giacomo e Sara, con il loro progetto Va’ Sentiero, promuovono una delle meraviglie italiane, a lungo dimenticata»

«Nel 2017 abbiamo scoperto l’esistenza del Sentiero Italia: l’alta via più lunga al mondo, un tesoro che da vent’anni dorme un sonno profondo. Subito è nato in noi il desiderio intimo di percorrerlo, scoprirlo. Ben presto però, abbiamo deciso che questo viaggio dovesse diventare un’esperienza inclusiva e coinvolgente». Così Sara (25 anni), Yuri (31 anni) e Giacomo (26 anni) presentano il loro straordinario progetto: Va’ Sentiero. Un’iniziativa nobile e importante, volta al racconto e alla promozione del Sentiero Italia, ossia il sentiero di montagna più lungo del mondo.

Sentiero Italia infatti è un meraviglioso percorso trekking che unisce tutto lo stivale, e che misura ben 6880 km distribuiti su 350.000 m di dislivello complessivo. Attraversa tutte le nostre 20 regioni, 6 siti naturali Unesco e si compone di 368 tappe. Un’opportunità a dir poco incredibile per scoprire la varietà dei paesaggi, delle bellezze e della cultura del nostro paese; ma soprattutto per riscoprire luoghi meravigliosi a lungo abbandonati, come tantissimi borghi antichi. Grazie alla convergenza di intenti con il CAI, il suo impegno nel restauro fisico del Sentiero, e quello di quesi tre giovani ragazzi, dalla Primavera 2019 il Sentiero Italia prenderà nuovamente vita, mostrando a chiunque vorrà partecipare la bellezza insita in ogni luogo del nostro paese.

 

Quello di Va’ Sentiero è un progetto unico, che oltre a dimostrare quanto di straordinario ci sia ancora da scoprire nel nostro paese, dimostra anche quanto la perseveranza, l’entusiasmo e la passione di tre semplici ragazzi possa portare tanto lontano, dando vita ad un’iniziativa così importante. Alla faccia degli stereotipi sui giovani d’oggi! Ho avuto la fortuna di parlare con la simpaticissima Sara, che, con la sua gentilezza e le sue idee chiare, ci ha fatto capire in tutto e per tutto  la bellezza, e l’amore che si cela dietro al progetto di Va’ Sentiero.

Va’ Sentiero: scopriamo di cosa si tratta

Allora, partiamo dal principio: come è nato l’interesse per il Sentiero Italia e, poi, il progetto di Va Sentiero?
Tutto è nato nel 2017, un po’ per caso, anche se il caso non esiste, però diciamo che tutti e tre eravamo già amanti del viaggio e della montagna. Negli anni abbiamo accumulato buoni propositi, progetti in cui investire per far qualcosa di interessante, bello e concreto, che potesse avere un valore anche sociale, sempre nel contesto italiano. Tutti e tre abbiamo vissuto all’estero, ma poi siamo tornati sempre: c’è stato sempre un attaccamento forte e la voglia di fare qualcosa qui, in Italia. Poi per caso è successo che Yuri nel 2016 ha fatto un trekking in solitaria in Corsica, dove conobbe degli escursionisti svedesi; chiacchierando venne fuori il nome di Sentiero Italia. Quando tornò dalla Corsica fece delle ricerche, senza trovare mai nulla. L’unica cosa che trovò fu una TOP-10 della CNN dei sentieri più lunghi e più belli del mondo, e guarda caso il Sentiero Italia era al primo posto. Rimase sbalordito e cominciò a informarsi, andò dal CAI, dal Touring, e poi andò a cercare i primi ideatori del sentiero. Intanto condivise la scoperta con Giacomo e poi con me, e ne rimanemmo tutti entusiasti, insomma dicevamo «che figata, facciamolo» anche se non si sapeva né come né quando. Un sentiero così interessante ma di fatto abbandonato: abbiamo fatto 2+2 e abbiamo visto quanto avremmo potuto creare qualcosa di bello e di utile. Così abbiamo progettato Va’ Sentiero, prima di tutto per rispondere ad un forte desiderio personale, ma anche per condividere l’esperienza con la collettività e far sì che il sentiero venga conosciuto e torni presto ad essere vissuto.

Quindi quali sono gli obiettivi principali delle tre menti dietro Va’ Sentiero?
L’obiettivo principale è raccontarlo, percorrendolo: quindi promuoverlo attraverso il nostro racconto. Non solo, vogliamo viverlo e mostrarlo come strumento per conoscere meglio le aree interne che esso attraversa, le quali, specie nel centro e nel sud Italia, sono aree montane abbandonate o quasi. Poco conosciute ma bellissime, terre vergini, spesso accolgono borghi (semi)abbandonati per la parallela urbanizzazione di pianura e costiera. Questo è un aspetto meraviglioso del Sentiero: non è un sentiero standard perchè non raccoglie solo le meraviglie naturalistiche, ma è anche una miniera a livello culturale. Esso appunto attraversa centinaia di borghi, tanti dei quali sono spopolati e che sarebbe bellissimo e importante veder rivivere. Sono luoghi che hanno mantenuto intatte certe dinamiche sociali e culturali, così preziose, che altrove invece sono scomparse… Vogliamo gettare un seme per i giovani che come noi sognano luoghi e stili di vita alternativi alle città congestionate. Ci da spinta anche il fatto che fra i giovani attualmente vi sia un ritorno di interesse agli spazi ampi, alla natura, ad un contesto più genuino e più vero. È un bel trend, che va stimolato: noi abbiamo deciso di indirizzarlo su Sentiero Italia.

Come specificato sul vostro sito, il sentiero è aperto a tutti coloro che si vorranno unire alla vostra traversata. Ma è un sentiero adatto a tutti? Ci sono tante difficoltà?
Hai toccato un punto fondamentale, ossia il valore inclusivodel progetto. Ovviamente non vogliamo trovarci solamente noi tre a camminare sul sentiero, e limitarci a condividere le foto su Instagram. Sogniamo un sentiero vissuto e popolato, così invitiamo tutti a camminare con noi. Noi il sentiero nella sua interezza non l’abbiamo ancora mai fatto; è un sentiero di quasi 7.000 km che attraversa isole, Alpi, Appennini.. ovviamente la difficoltà che si incontra sulle Alpi non sarà la stessa che si incontrerà in Sicilia. Tra i nostri obiettivi c’è quello di raccogliere le informazioni utili a tutti coloro che vorranno farlo. La bellezza del Sentiero Italia è che è talmente lungo e vario, che una persona non particolarmente allenata può tranquillamente scegliere un tratto e percorrerlo. Poi pian piano, facendo gamba, può alzare l’asticella e scoprire un nuovo tratto. L’intento originario di chi ha ideato il sentiero, comunque, era proprio quello di creare un sentiero che, prima di tutto, unisse tutto lo stivale; ma soprattutto che fosse il più possibile alla portata di tutti.

E chi furono i primi ideatori del Sentiero Italia?
Tutto ebbe inizio nel 1983 e le tre figure cardine erano Riccardo Carnovalini, Teresio Valsesia e Giancarlo Corbellini, un mix di grandi escursionisti e giornalisti uniti nell’Associazione Sentiero Italia. L’idea fu portata avanti finchè non incontrarono l’interlocutore giusto con cui realizzare il sogno, ossia il CAI, il quale mise a disposizione le risorse per avviare questo grandissimo progetto.

«Si tratta di una offerta variegata, distribuita lungo l’intero arco delle stagioni e in grado di accontentare la più ampia gamma di utenti, dalla famiglie in cerca della facile gita domenicale al camminatore più esigente, da chi ama percorrere tradizionali mulattiere per avvicinarsi alla cultura e alla storia dei paesi di fondovalle a chi preferisce l’incontro con il mondo naturale e umano dell’alta montagna».
Giancarlo Corbellini

Già avete scelto la data di partenza e il punto da dove darete inizio al vostro lungo viaggio?
Noi vogliamo partire il 1 maggio 2019, tempo permettendo. Partiremo dal nord, da Muggia in Friuli e arriveremo nelle Marche a novembre. Lì ci piacerebbe fermarci, per la pausa invernale. Ripartiremo a marzo 2020 e proseguiremo alla volta della Sardegna; tappa finale, Santa Teresa di Gallura. Abbiamo deciso di partire da nord, sia per le condizioni climatiche, sia soprattutto per riversare quanta più attenzione sulle zone del centro-sud, assai meno considerate rispetto alle montagne del nord.

Va’ Sentiero: un nome che sembra una garanzia, che da oggi in poi, oltre al Nabucco di Verdi, ci ricorderà anche la vostra magnifica iniziativa!
Beh…speriamo! Sai, il giorno in cui cercavamo un nome buono per il progetto, tra una birra e l’altra (ride, ndr) a qualcuno è uscito questo nome, geniale, ci è piaciuto subito!

Se Va’ Sentiero vi ha colpiti (e come potrebbe essere il contrario?, ndr) e desiderate aiutare i tre giovani ragazzi in questo straordinario e importante progetto, è attiva la loro campagna di crowdfunding al sito https://igg.me/at/vasentiero/x/2928930. Come negare una mano per una così nobile causa a tre giovani così speciali?? Non deludeteci!

Francesca Celani