Francesco Costa
29 Gennaio 2018   •   Snap Italy

Francesco Costa, il bobbista azzurro e la sua Olimpiade 2.0

«Partecipare ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014, per me che vengo dall’Isola d’Elba, è stata l’emozione più grande. Sono il primo atleta elbano ad aver partecipato ad un’olimpiade. Ne vado fiero!» – Francesco Costa

Quando il multitasking incontra la passione. Ex velocista presso le Fiamme Oro Padova, personal trainer, testimonial per VITAMINCENTER, compagno di squadra nel bob a 2 di Simone Bertazzo (qui per leggere l’intervista). Francesco Costa (pagina FB) è tutto questo e tanto altro ancora. La sua passione e la sua costanza lo hanno portato ad eccellere in tutto ciò che fa. Il traguardo più recente? La partecipazione alle Olimpiadi invernali di Pyeonchang in Korea del Sud (qui per vedere gli azzurri che parteciperanno).

Per conoscerlo meglio leggete l’intervista.

Come hai iniziato ad appassionarti al bob?
Fin da piccolo mi ricordo che seguivo le gare di bob su Eurosport ma mai avrei pensato di poter far parte, dopo tanti anni, della nazionale. Praticando atletica a livello professionistico nel 2010 fui contattato dall’ex Direttore tecnico Antonio Tartaglia che notò le mie qualità da velocista. Mi propose quindi di fare dei test con la squadra che andarono bene e in poco tempo mi ritrovai a partecipare alla Coppa del Mondo.

Dopo i traguardi raggiunti rispettivamente nel 2014 e nel 2015 sei tornato sul podio in Coppa Europa. Come è stato conquistare il secondo posto a La Plagne (FRA)?
Sì, era già qualche annetto che l’Italia non saliva sul podio in gare internazionali. Finalmente ce l’abbiamo fatta! Conquistare un podio è sempre bello e gratificante. Ti dà una fiducia smisurata.

Nel bob a 4 ogni membro dell’equipaggio ha un ruolo ben preciso. Qual è il ruolo di Francesco Costa?
Nel bob a 4 ognuno deve fare il suo compito nel miglior modo possibile. Ci sono un pilota e 3 frenatori di cui 2 laterali ed uno dietro che sta ai freni e detta i comandi di partenza. Io ricopro quest ultimo ruolo e mi appassiona molto.

In cosa consiste il vostro allenamento-tipo in assenza di neve?
Durante il periodo non agonistico, da Aprile a Settembre, lavoriamo 2 volte al giorno. Alterniamo lavoro di potenziamento per gli arti inferiori e la parte superiore del corpo ad allenamenti di velocità pura al campo di atletica.

Francesco Costa ha praticato altri sport a livello agonistico?
Sì, come detto in precedenza ho corso per le Fiamme Oro Padova, gruppo sportivo della Polizia di Stato dal 2005 al 2010, vincendo anche un titolo italiano sui 200 metri U23 nel 2006.

Quali sono i valori che credi siano propri di una disciplina come il bob?
Per me i valori più importanti per fare questa disciplina sono la professionalità, la serietà, l’organizzazione, l’unione e la forza di squadra.

Pyeongchang 2018, quali sono i tuoi obiettivi?
Diciamo che partecipare alla seconda olimpiade consecutiva per me è il massimo. Non so ancora chi gareggerà della squadra perché ce lo diranno solo gli ultimi giorni ma indipendente da come andrà mi ritengo soddisfatto di ciò che ho fatto. Riguardo la gara in sé sono obiettivo ed è molto dura per noi visto la stagione altalenante che abbiamo avuto. Sarebbe ottimo essere in TOP 10, quindi stare tra i primi 10 posti… poi tutto può succedere!

Raccontaci la tua vittoria più emozionante.
Partecipare ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014, per me che vengo dall’Isola d’Elba, è stata l’emozione più grande. Sono il primo atleta elbano ad aver partecipato ad un’olimpiade. Ne vado fiero! Riguardo la vittoria più importante sicuramente è stato dominare e vincere la Coppa Europa nel Bob a 2 e nel Bob a 4 nel 2015 con il pilota Simone Bertazzo. Non dimentico comunque due 6° posti agli Europei di bob a 2 sempre con Bertazzo.

In che modo raggiungi la giusta concentrazione prima di effettuare la spinta del mezzo e affrontare la pista a velocità che raggiungono anche i 150 km/h?
Cerco sempre di concentrarmi durante il riscaldamento con della musica ed isolarmi da ciò che mi circonda. In questo modo focalizzo il gesto da fare e mi carico più che posso prima di entrare in pista.

In Italia non ci sono catini per le competizioni di bob, slittino e skeleton. Credi si tratti di reali impossibilità o di semplice inettitudine?
In Italia fino al 2011 era attiva la pista di Cesana a Sestiere, pista delle Olimpiadi di Torino del 2006. Adesso anche quest’ultima è chiusa e per noi è una grave perdita. Gareggiare in casa ha sempre il suo fascino, purtroppo i costi di gestione di una pista da bob sono davvero esosi ed evidentemente in Italia si punta su altre discipline e altri sport visto che il nostro è considerato uno sport minore.

Se ti chiedessero di descrivere la tua disciplina, quali parole utilizzeresti?
Pazzesca, adrenalitica, spettacolare a volte pericolosa.

Dove si vede fra 5 anni Francesco Costa?
Mi piacerebbe rimanere nell’ambiente magari come tecnico ed aiutare la squadra futura ed i ragazzi che verranno. Mi piace molto lavorare in palestra, potrebbe essere un hobby.

Foto:https://www.facebook.com/FrancescoCosta.OfficialPage/

Elisa Malomo