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29 Gennaio 2018   •   Cecilia Gaudenzi

Videomaker italiani: la musica “buca” lo schermo

«Perché una canzone diventi un successo è necessario che abbia a supporto un video musicale di impatto, che rimanga in mente e si abbia voglia di rivedere. Scopriamo insieme quali sono i videoclip e i videomaker italiani più forti del momento.»

La canzone ormai non è più solo ascolto, è un’esperienza, un vero e proprio rito. Merito, al di là dei cantanti, di alcuni videomaker italiani in grande ascesa, in grado di rendere indimenticabile un brano comunque di successo. L’uscita di un singolo, infatti, non ci basta più, aspettiamo con ansia che esca anche il video, autentica ciliegina sulla torta capace di renderci pienamente soddisfatti. Del resto quando una canzone diventa un successo il merito è sicuramente di chi la canta, di chi l’ha composta e di chi ha saputo scovare le parole giuste ed il flow più adatto. La ascoltiamo e riascoltiamo, a ripetizione, che sia in radio, allo stereo o sul computer. La parte uditiva è dunque quasi totalizzante, e dico quasi perché non è tutto. Oltre a questa, infatti, c’è anche la parte visiva. Come si suol dire “anche l’occhio vuole la sua parte” e i videoclip sono essenziali per la riuscita di un brano musicale così come per definire al meglio lo stile di un artista.

Fino a qualche tempo fa il video musicale era considerata un’espressione artistica vincolata a troppi limiti, legati al tema trattato, al budget o alla durata e quindi poco stimolante per i registi. Oggi, invece, si è rivelato uno strumento di creatività e sperimentazione. In effetti la durata non è poi così determinante, bastano pochi secondi o anche solo un frame per capire se il prodotto funziona; stessa cosa per il budget: ci sono tanti video che nonostante un costo di produzione ridotto hanno avuto un ottimo risultato.

In Italia la figura del videomaker non era considerata nemmeno una vera e propria professione. Il giusto riconoscimento lo ha avuto solo recentemente quando negli ultimi anni è maturata una corrente di giovani artisti che hanno ribaltato la situazione, facendone uno dei mestieri più fighi di sempre. Di nomi per fortuna oggi possiamo farne parecchi. Nel 2008 Stefano Poletti realizzava il videoclip di Charlie fa surf dei Baustelle e nonostante siano passati dieci anni tutti ce lo ricordiamo. Poi c’è Cosimo Bruzzese che nel 2011 ha realizzato per gli Ex-Otago il videoclip di Figli degli hamburger e Lorenzo Muto, che nel 2012 ha firmato il video di Perdona e dimentica de I Cani. Oggi i videoclip che tirano di più sono quelli di artisti rap o trap, che in fondo sono anche i generi più apprezzati del momento dal pubblico italiano.

Alessandro Murdaca

È uno dei videomaker più contesi del momento. Non ha nemmeno 20 anni, lavora ufficialmente da quando ne ha 17 e in pochi anni ha maturato una carriera invidiabile, può vantare tra i suoi clienti artisti del calibro di Sfera ebbasta, Ghali o Marracash. Le idee le ha avute chiare fin dall’inizio del suo percorso, tanto che ha deciso di lasciare il liceo artistico che frequentava a Bologna per potersi dedicare al suo lavoro a tempo pieno. In un solo anno è riuscito a mantenersi da solo e si è trasferito a Milano. Con il computer ci sa fare da quando aveva 13 anni e dal 2013 è il più richiesto dai cantanti rap. La cosa bella è che lui quel tipo di musica nemmeno la ascoltava, i suoi generi erano jazz, blues e rock.

Tanto giovane e tanto abile, conosce i social e sa usarli al meglio. Si fa conoscere, ci mette la faccia e realizza dei video su YouTube, i Murdaca Tricks, dove parla a chi vuole intraprendere questo mestiere, dando consigli e invogliandoli a fare. Studia marketing e il suo obiettivo è rivoluzionare l’immaginario del videomaker italiano, dargli il giusto valore. Il lavoro svolto “dietro” è importante, così come lo è costruirsi una personalità forte ed essere subito riconoscibili.  Di un budget limitato non ha paura perché molti dei suoi lavori sono addirittura a costo zero. Nei suoi progetti futuri, oltre a collaborazioni stellari ci sono il pop, una web serie, la pubblicità e il cinema.

Luca Lumaca 

Si tratta di un altro nome illustre nel campo, uno dei più stimati videomaker italiani. Classe 1978, fotografo dal 1997 stesso anno in cui comincia a lavorare in pubblicità. Dopo quattro anni, nel 2001 approda al mondo dei videoclip musicali. Come artista ha ricevuto molti riconoscimenti e conta tantissime mostre, sia personali che collettive. Ha realizzato video per i Subsonica, Le Luci della Centrale Elettrica, Bluvertigo e I Cani.

YouNuts Production 

È il nome del progetto che vede protagonisti Niccolò Celaia e Antonio Usbergo che hanno scelto di dedicare al loro cibo-schifezza preferito nome e logo della loro casa di produzione. Torniamo al rap perché loro sono considerati i migliori videomaker italiani nella realizzazione di clip musicali di questo genere. Hanno realizzato video musicali per Rocco Hunt, Marracash, Emis Killa, Madman e Gemitaiz. Tra i loro  successi ci sono i videoclip di Rob Zombie di Salmo feat. NOYZ NARCOS; Sayonara dei Club Dogo e Non Sopporto di Salmo, Nitro, Jack The Smoker feat. Stereoliez & Ceri. Sono un due in uno, nel loro lavoro si compensano, dove non arriva uno ci pensa l’altro e viceversa.

Anche loro come Murdaca pensano all’idea di girare per il cinema e nel futuro vogliono approdare al territorio pop. Un primo assaggio lo hanno avuto realizzando, con la collaborazione di Salmo, il videoclip di Sabato per Jovanotti. Il risultato è stato un successo da quasi 22 milioni di visualizzazioni, numero destinato a crescere sempre di più.

Special Thanks to Giorgio Ferdinandi for the amazing Artwork, follow him on Instagram: https://www.instagram.com/420mara/


Cecilia Gaudenzi