farmacia letteraria
26 Settembre 2019   •   Carolina Attanasio

Farmacia Letteraria di Firenze: il luogo magico dove curarsi coi libri

«La cura c’è, si chiama Piccola Farmacia Letteraria ed è un caso (letterario, se volete) più unico che raro: una libreria dove si va a comprare non solo libri, ma stati d’animo e chiacchiere vere, con persone vere»

Se siete a Firenze e non vi sentite tanto bene, con quel leggero senso di oppressione e la testa pesante, forse dovreste prendere qualcosa. Provate in farmacia, non una qualunque ma la Piccola Farmacia Letteraria, un interessantissimo esperimento culturale a cura di Elena Molini. Qui non trovate ibuprofene ma pagine terapeutiche da ingerire vicino o lontano dai pasti, fate voi, purché le leggiate. La ricetta, alla Farmacia Letteraria, è una soltanto: leggere cura ogni male, quelli dell’anima sicuramente, e qualche volta anche quelli fisici, che ci incancreniscono partendo dalla testa. Il bugiardino è realizzato in collaborazione con degli psicologi, per cui la sua attinenza è realmente affidata anche a un supporto scientifico, della serie siete in buone mani. Un’idea semplice e coraggiosa, che tuttavia incuriosisce e conquista il lettore.

Che succede alla Farmacia Letteraria?

Intanto, se assumete un farmaco, è bene leggere il bugiardino, e alla Farmacia Letteraria si parte proprio da questo. I libri contengono bugiardini, che ne riassumono indicazioni, posologia ed effetti collaterali. Niente indicazioni sulla trama, ma solo suggerimenti su emozioni, atteggiamenti e stati esistenziali del libro in questione. Il catalogo della Farmacia contiene oltre 80 diversi stati d’animo, avete buone possibilità di essere affetti da uno di questi.

farmacia letteraria

Come nasce questo luogo da favola

Elena Molini, di cure, deve saperne per forza qualcosa. Dal suo profilo si legge che ha trascorso anni a lavorare nella grande distribuzione e, in seguito, ha fatto quel salto che alcuni fanno quando capiscono che la felicità è legata a poche cose fondamentali, e i soldi non sono tra queste. Intuendo quanto gli stati d’animo siano fondamentali nella scelta del lettore, sceglie di mettersi in proprio, ritornare alle origini della piccola distribuzione e aprire la Piccola Farmacia Letteraria. Qui il rapporto diretto col cliente prende il sopravvento e determina la scelta del libro da acquistare. Il valore dei rapporti umani e l’ascolto delle esigenze del lettore creano un connubio che non si trova più così spesso in giro.

Dice Elena del suo lavoro: «Credo che l’unico modo che abbiamo per andare avanti sia fare un passo indietro e osservare da lontano. Guardare chi abbiamo di fronte e ascoltare quello che ha da dirci».

Un po’ come nel film C’è posta per te, in cui Meg Ryan è la proprietaria di una piccola libreria nel West Side a New York e combatte contro i cattivoni della grande distribuzione (salvo poi innamorarsene): la sua libreria dietro l’angolo, che tratta libri per bambini, è l’esempio perfetto di cosa vuol dire trattare i clienti come amici, consigliando loro le letture migliori e creando quell’atmosfera da circolo letterario, in cui le persone si ritrovano con continuità non solo per acquistare, ma anche per passare tempo insieme, ascoltando favole e sorseggiando tè.

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In pellegrinaggio a Firenze

Se siete già a Firenze, quello della Farmacia Letteraria è certamente un indirizzo da segnare in itinerario, se non altro per farvi una bella chiacchierata con gente del posto e assaporare il gusto di un luogo lontano dai tracciati turistici della città. Molti ritornano, tant’è che si è creata una piccola comunità intorno alla libreria, fatta di fiorentini ma non solo. Alla gente piace tornare qui, o venire quasi apposta per conoscere questo piccolo negozio, per assaporare il gusto di un ragionamento emozionale che accompagna l’acquisto di una cosa molto personale, come solo un libro e un profumo possono essere. Chi ama leggere lo fa a prescindere dai tempi e dai modi in cui può farlo, per cui non disdegna di comprare un libro online, nella grande distribuzione, nei chioschi alle feste di paese, ovunque, purché si legga. Nella Farmacia Letteraria, però, si va per curarsi, e la cura inizia ancora prima che si apra il libro: posti così, altrove, sono rari.

Foto: @Farmacia Letteraria

Carolina Attanasio