Cimiteri monumentali
27 Agosto 2018   •   Redazione

Cimiteri Monumentali in Italia: l’arte dopo la morte

«Tra le meraviglie del nostro paese ci sono anche i cimiteri monumentali. Nell’immaginario collettivo sono posti lugubri, ma oltre ad essere luoghi di memoria, nascondono un lato artistico che non va sottovalutato.»

Luoghi di sepoltura e memoria, i cimiteri monumentali fanno parte di quelle opere che gli uomini innalzano a Dio e con i quali celebrano la vita terrena dei propri cari. Per la stretta connessione che hanno con la morte sono spesso considerati posti cupi e lugubri ma, al pari delle chiese, racchiudono al loro interno esemplari forme d’arte legate al ricordo e alla nostalgia che meritano di essere scoperte.

Come parchi placidi e silenziosi, i cimiteri hanno sempre esercitato un fascino particolare. Poeti e letterati per primi li privilegiavano quali luoghi di contemplazione in cui cercare, e trovare, l’ispirazione. Tra i preromantici inglesi si distinsero gli appartenenti alla cosiddetta “scuola cimiteriale”. Negli scritti di Gray, MacPherson e Parnell i cimiteri sono il pretesto da cui partono riflessioni sulla vita, la morte, il sonno, il vanificarsi di tutte le cose e la caducità dell’essere umano. In Italia questi temi e questa stessa sensibilità sono condivise da autori come Monti, Pindemonte e soprattutto Foscolo. Il carme Dei sepolcri, composto dopo l’editto di Saint Cloud che regolamentò le pratiche sepolcrali in Italia, celebra la funzione dei cimiteri.

Insieme alla sofferenza della perdita, alla nostalgia e al conforto che offrono, i cimiteri permettono di tenere sempre vivi gli insegnamenti di chi è scomparso e riaccendono passioni ed emozioni nell’animo umano.

A egregie cose il forte animo accendono
L’urne de’ forti, o Pindemonte; e bella
E santa fanno al peregrin la terra
Che le ricetta.

L’Atlante dei Cimiteri Storici

Non è necessario andare fino al cimitero di Perè-Lachaise a Parigi, anche in Italia si possono trovare splendidi cimiteri monumentali dove perdersi tra meravigliose opere d’arte e rendere omaggio ai grandi del passato. Il Mibact e il Sefit (Servizi Funebri Italiani) hanno stipulato di recente un protocollo d’intesa che definisce i cimiteri monumentali del nostro paese veri e propri beni culturali, parte del patrimonio storico artistico italiano da valorizzare e preservare. È in quest’ottica che è stato creato l’Atlante dei Cimiteri Storici (consultabile in pdf) che mira a incentivare il turismo verso destinazioni meno note, ma altrettanto interessanti e ricche di fascino. Vi proponiamo qui alcuni dei primi cimiteri monumentali censiti.

Cimitero Monumentale del Verano (Roma)

Situato sulla via Tiburtina, accanto alla Basilica di San Lorenzo fuori le mura, il Cimitero del Verano sorge ufficialmente in seguito al già citato editto Napoleonico di Saint Cloud. Da sempre luogo di sepoltura, al suo interno è possibile trovare anche le catacombe di Santa Ciriaca. Progettato dall’architetto Virginio Vespignani, conserva un’enorme patrimonio di opere d’arte e gruppi scultorei, a partire dalle quattro maestose statue che rendono imponente il suo ingresso: la Meditazione, la Speranza, la Carità, il Silenzio. Vi sono sepolti Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman e Trilussa tra i tanti.

cimiteri monumentali

By Vassil [CC0], via Wikimedia Commons

Certosa di Bologna

Anche la Certosa di Bologna ha alle spalle una lunghissima storia. Nata come necropoli etrusca, vi sorse in seguito il monastero certosino chiuso nel 1796. Il cimitero venne fondato nel 1801, conservando alcune delle strutture originarie come la chiesa di san Girolamo, al cui interno si può ammirare la vita di Gesù Cristo dipinta dai principali pittori bolognesi del XVII secolo. Sale, portici, sculture e architettura abbracciano ogni genere artistico, dal neoclassicismo al Liberty, dal Verismo al Romanticismo, con qualche esempio di arte moderna. Le vicende artistiche, storiche e intellettuali di Bologna si riflettono in questo vasto complesso, che nella sua magnificenza, nelle sue logge e negli edifici vuole replicare qui “la città dei vivi”. Meta privilegiata degli artisti che si trovavano di passaggio a Bologna nell’800, Lord Byron, Charles Dickens, Sigmund Freud, ospita oggi le spoglie di Giorgio Morandi, Lucio Dalla, Giosuè Carducci.

Cimiteri monumentali

By Matti.happy [CC BY-SA 3.0 ], via Wikimedia Commons

Cimitero Monumentale Staglieno (Genova)

Considerato uno dei cimiteri monumentali più belli ed importanti d’Europa, lo Staglieno si estende sul fianco di una collina da cui spiccano monumenti e cappelle in stile gotico, liberty, neo-egizio e mesopotamico. A metà tra un cimitero architettonico neoclassico, tipico dell’area mediterranea, e una galleria di monumenti naturalistici più in voga nel Nord Europa. Di grande rilievo sono la statua alta nove metri dedicata alla Fede di Santo Varni, emblema della grandiosità del cimitero, la Capella Raggio “il piccolo Duomo di Milano” di Luigi Rovelli  e l’Angelo di Monteverde dello scultore Giulio Monteverde. Vi sono sepolti Fabrizio de Andrè, Fernanda Pivano e Federico Sirigu.

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By Formkurve92 [CC BY-SA 3.0 de or GFDL], via Wikimedia Commons

Cimitero Monumentale Milano

Inaugurato nel 1866, il Cimitero Monumentale di Milano si presenta sin dall’inizio come un vero e proprio monumento dedicato  alla celebrazione della milanesità. Tutto, nelle sculture, nelle pitture e nell’architettura stessa, ripercorre le vicende di Milano, soprattutto quelle della sua storia artistica. In linea con il gusto estetico dell’epoca, sono tanti gli stili che si fondono l’uno all’altro: il gotico si unisce al romanico lombardo e pisano, arricchito da inserti bizantineggianti. Si possono ammirare, poi, ricche colonne, obelischi e templi greci, opere realizzate in buona parte da illustri artisti italiani, che lo hanno reso un museo a cielo aperto. Riposano qui Alessandro Manzoni, Alda Merini, Enzo Jannaci, Dario Fo e Salvatore Quasimodo.

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By Stefano Stabile [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Cimitero Monumentale Torino 

Nel corso dei secoli il Cimitero Monumentale di Torino ha cambiato più volte nome e aspetto, adattando la città stessa alle sue esigenze. Nel 1931 il corso della Dora Riparia, per esempio, che prima lo circondava, fu deviato per ridurre le infiltrazioni d’acqua. Sono tantissimi i monumenti di rilievo al suo interno come la “Tomba del Grande Torino” ricordo alla squadra di calcio perita nella tragedia di Superga, e il “Mausoleo Tamagno” dedicato al grande tenore Francesco Tamagno. Ma a renderlo un vero e proprio gioiello architettonico  sono le sue arcate e i suoi 12 km di porticato. Tra i grandi che qui riposano Silvio Pellico, Fred Buscaglione e Rita Levi-Montalcini.

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By Lorenzo Vergnano (1850-1910) (©Seauton, 23 September 2016) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

Foto copertina: By Maurizio Beatrici [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Sara Fulgheri