26 Novembre 2015   •   Snap Italy

Chef d’Italia – Carlo Cracco

«La cucina ha bisogno di audacia – Carlo Cracco»

Classe 1965. Chef stellato di fama internazionale. Sex Symbol amato dalla maggior parte delle donne italiane. Carlo Cracco è senza dubbio tra i più conosciuti cuochi d’Italia, grazie alla sua partecipazione come giudice (dal 2011) di MasterChef Italia (che lo vede partecipe anche in quest’ultima edizione in onda da metà dicembre), e conduttore di Hell’s Kitchen (le cui selezioni per la terza edizione sono già iniziate lo scorso luglio).
Nasce a Creazzo nel 1965 e frequenta a Recoaro Terme, l’istituto alberghiero Pellegrino Artusi. Da subito, inizia la sua carriera, tra le stelle, lavorando a Milano, all’età di 21 anni (1986), con Gualtiero Marchesi. In seguito andrà al Meridiana di Garlenga e in Francia, rimanendovi circa 3 anni, studiando con i più grandi maestri della cucina francese tra cui Alain Ducasse (il suo ristorante Jules Verne si trova sulla Tour Eiffel).
È l’anno 1991, quando decide di tornare in Italia, e più precisamente si stabilirà a Firenze, dove diventerà Primo Chef della celebre Enoteca Pinchiorri. Nel 1994 arrivano le tre stelle Michelin (***). Nello stesso anno viene richiamato da Gualtiero Marchesi, per l’apertura di un nuovo locale, l‘Albereta. 1997 arriva una stella sulla giacca di Carlo Cracco grazie al suo ristorante aperto l’anno prima, ad Piobesi d’Alba in provincia di Cuneo, Le Clivie.
Oggi è Executive Chef al Cracco (prima Peck, poi Cracco Peck) a Milano, a cui sono state assegnate due stelle Michelin (**).

Nel 2014, ha iniziato una nuova avventura in un Bistrot ai navigli, chiamato Carlo e Camilla in Segheria.

Amante del risotto e della curcuma, ha più volte affermato che quando può, in casa cucina lui. E quando ha fame? Mangia pane e salame! La regola più importante per lui in cucina è la scelta delle materie prime, che ama mettere in contrasto per creare delle esplosioni di sapore nel palato, nate dall’unione di due sapori differenti anni luce tra loro. Legata alle materie prime è anche la nascita di una nuova ricetta perché la scelta dell’ingrediente, è sempre legata al territorio: alla terra, all’aria, al prodotto se biologioco o no.
Parte importante per uno Chef, secondo Carlo Cracco, è l’utilizzo del naso, l’organo olfattivo in cui si esaltano la maggior parte dei sapori, perchè senza i ricordi sensoriali non si sarà mai in grado di creare un nuovo condimento o un nuovo piatto, che faccia emozionare il cliente, con gli stessi ricordi che evoca il suo creatore.
Come i suoi colleghi ha alle spalle una lunga lista di pubblicazioni culinarie di grande successo che precedono di gran lunga, il grande successo dovuto a MasterChef:
2002 – L’utopia del tartufo bianco
2004 – La quadratura dell’uovo
2006 – Cracco, sapori in movimento
2010 – Panettone a 2 voci. Carlo Cracco, davide oldani e il lievito delle feste. Storia, tradizione, cucina d’autore (con Davide Oldani)
2012 – Se vuoi fare il figo usa lo scalogno. Dalla pratica alla grammatica: imparare a cucinare in 60 ricette
2013 – A qualcuno piace Cracco. La cucina regionale come piace a me
2014 – La grande cucina italiana. Carlo Cracco presenta le ricette regionali
2014 – Dire, fare, brasare. In 11 ricette tutte le tecniche per superarsi in cucina
2015 – In principio era l’anguria salata (in uscita il 5 novembre)

CURIOSITÁ
• Sposato con Rosa Fanti, ha avuto con lei due figli. Da un precedente matrimonio, altri due.
• Nelle sue cucine è più cattivo di come appare in TV.
• La moglie Rosa, ha un blog in cui racconta la sua vita accanto a Carlo, chiamato Casa Cracco
• È stato chef Ambassador per EXPO MILANO 2015
• È ambasciatore del gusto per la regione lombardia.
• È stato testimonial per la marca di patatine San Carlo per cui ha creato delle ricette esclusive, in stile finger food.
• Diventare Chef per lui significa possedere un palato sopra la media per poter scoprire sapori inediti, poiché in cucina non s’inventa nulla.

Silvia Risitano