tour di calcutta
16 Dicembre 2019   •   Cecilia Gaudenzi

Tour di Calcutta: grande successo anche per l’ultima tappa di Madrid

«Il tour di Calcutta ha fatto il botto. A Madrid, nell’ultima tappa del suo primo tour europeo, il cantante di Latina ha fatto numeri pazzeschi, confermando che dal concerto del 21 luglio 2018 nello Stadio della sua città, non si è più fermato. Dimenticatevi l’Edo timido e un po’ impacciato, la Sala But era ai suoi piedi. Noi c’eravamo e ve lo raccontiamo

Il tour di Calcutta con tappa a Madrid lo aspettavano tutti gli italiani della città e non solo. La fila per entrare al Teatro Barcelò, lunghissima, attraversava due strade ma quella è l’ultima tappa del primo tour europeo del cantante di Latina e per Edo si fa questo e altro. Qualche anno fa ascoltare Che cosa mi manchi a fare o Oroscopolive sembrava quasi utopia eppure ad oggi, Calcutta ha fatto il pieno di palcoscenici, nazionali internazionali. 

Calcutta a Madrid apre con Briciole, come allo Stadio Francioni di Latina (Calcutta in concerto o Calcutta concerto di) ma da quel 21 luglio 2018 non c’è paragone.

La tenuta è cambiata poco, immancabile cappellino con visiera e al posto della sciarpa del Latina una giacca a vento di un’impresa di riparazione elettrodomestici della sua amata città, presente anche a Madrid. Nella folla, un cartello, “Latina c’è” e Edo si batte il pugno al petto. Sarà che ormai è abituato, ma questa volta Calcutta sul palco mi sembra diverso. Sicuro, padrone, della scena che domina scherzando con la band e della sua voce che non fa una piega. Canta bene, senza una stonatura o un’incertezza e se pure fosse, non ce ne siamo accorti. Allo Stadio Francioni aveva chiuso il concerto ringraziando la sua insegnante di canto che lo stava aiutando a prepararsi per i live, da allora di strada Edo ne ha fatta parecchia. 

Evergreen e le collaborazioni

Tante le collaborazioni. Con Dario Faini e Luca Carboni per il brano Io non voglio, con i Tiromancino realizza una nuova versione di Strade e con Takagi & Ketra (Nella nostra Top5 dei migliori Produttori italiani), Tommaso Paradiso e Jovanotti confeziona il tormentone La luna e la gatta. Per Elisa scrive Se piovesse il tuo nome, brano successivamente reinterpretato in una versione speciale che vede la cantante di Luce duettare con Calcutta. Con Giorgio Poi invece scrive e canta La musica italiana. Ma è tempo anche di singoli. Il 31 maggio scorso esce Due Punti e il 7 giugno Sorriso (Milano Dateo) da subito una hit, ad anticipare l’uscita di Evergreen…e altre canzoni, riedizione di Evergreen. Oltre alle canzoni dell’album originale ci sono i due nuovi singoli, quattro brani estratti dall’esibizione all’Arena di Verona e i demo di Orgasmo, Briciole e Paracetamolo. Intanto viene pubblicata Calcutta. Amatevi in disparte, la prima biografia dell’artista e anche un film, per non farsi mancare niente, Calcutta- Tutti in piedi. 

Il tour di Calcutta e le note in… spagnolo!

Per il suo primo brano in lingua straniera Calcutta canta in spagnolo e il 29 novembre esce Paracetamol, traduzione di Paracetamolo, terzo singolo estratto dall’album Evergreen. Il cantautore lo aveva annunciato ai fan tramite una storia su Instagram quando stava nel pieno del tuo europeo e non poteva scegliere brano migliore per conquistare il pubblico iberico perché già dal primo ascolto mi corazón va a mil. Come la versione italiana, anche questa ti si appiccica addosso, ti entra in testa e non puoi smettere di canticchiarla. Non è difficile impararla ma giuro che mi sono impegnata per non fare brutta figura in spagnolo e cantarla a squarcia gola con una certa dignità. Ero prontissima, sicura che nel tour di Calcutta, per la tappa a Madrid, Edo l’avrebbe di certo cantata. Eccola che parte e…no, è in italiano (a parte il ritornello, in un paio di strofe). Non vedevo l’ora di attaccare con El paracetamol quinientos miligramos, si te Tomas dos se vuelven mil e invece niente. Edo perché mi hai negato Canto de gaviotas en mis mano esplota?

In compenso però, oltre alle canzoni dell’ultimo album Evergreen, non sono mancati i best, da Frosinone, Gaetano, Del verde e una versione rivisitata di Oroscopo, lenta e romantica, per niente mainstream. 

Il Calcutta che non ti aspetti

Una performance originale e semplice quella di Calcutta a Madrid, qualche dialogo con il pubblico tra una canzone e l’altra, senza esagerare eh che nonostante la gavetta un po’ di timidezza è rimasta. Divertito, gioca con i fan, alza l’asta del microfono e la avvicina alla platea che canta a più non posso. Spontaneo come la sua musica che dall’uscita di Mainstream nel 2015 non ha smesso di incuriosire e attirare pubblico e stampa. Un successo di melodie contagiose e testi “caccia al tesoro” per decifrarne il senso, che sia quello di Calcutta o che vogliamo noi. 

Il tour di Calcutta nella tappa di Madrid si conclude con Pesto. Dal 19 novembre, quando tutto è cominciato a San Marino, al 9 dicembre, data in cui termina il suo primo tour internazionale organizzato da DNA Concerti, di strada ne è passata tanta, ma di certo non il suo successo. Il musicista ringrazia collaboratori e pubblico che non lo lascia andar via e in un attimo parte in coro “se non canti l’ultima noi non ce ne andiamo” e altro che Spagna, sembra di stare in uno stadio nostrano.

Il gran finale

E allora eccolo che torna Edo, questa volta sì che lo fa il bis, ha preso la chitarra e con l’ultimissimo Le barche l’atmosfera è magica.

È il momento di andare ma i fan non ne vogliono sapere, allora Calcutta torna ancora a salutare, “alla prossima” dice e noi siamo già impazienti di vederlo ancora, lui che da Latina è riuscito a emozionare l’Europa.

Cecilia Gaudenzi