Start up culturali: ecco le più innovative e interessanti d’Italia!
«L’Italia del futuro non si limita a preservare il passato. Le start up culturali in Italia innovano con la realtà virtuale e la tecnologia blockchain»
La cultura ha reso l’Italia famosa nel mondo. Il bagaglio culturale italiano, fatto di arte, tradizioni e stili di vita, ci ha resi un modello internazionale, ma in che modo stiamo innovando il settore culturale per rimanere al passo con i tempi? Snap Italy ha raccolto qui tre storie italiane di successo: tre start up culturali che stanno portando il settore culturale italiano e internazionale nel futuro.
Blockchain e Sicurezza: Art Rights
Art Right è la nuova avventura di Andrea Concas, che abbiamo incontrato qualche tempo fa. Oltre ad essere gallerista, curatore, collezionista, e influencer dell’arte, infatti è anche fondatore e CEO di due startup dell’arte: Art Backers e Art Rights.
Quest’ultima è la prima piattaforma che aiuta artisti e collezionisti nella gestione e nella certificazione delle opere d’arte. La piattaforma, infatti, fornisce la possibilità di gestire, tracciare e valorizzare una collezione d’arte in sicurezza e nel rispetto della privacy. Come? Grazie alla tecnologia blockchain (database distribuiti). Inoltre, a questo si affianca Art Right Magazine, un blog che approfondisce le problematiche comuni incontrate dai principali protagonisti del mondo dell’arte: artisti, collezionisti e agli operatori del settore.
Start Up Culturali per il turismo: Art Glass
Art Glass è una start up italiana nata nel 2013 e parte del gruppo Capitale Cultura. Oggi Art Glass è leader nella creazione di soluzioni ed esperienze in Realtà Aumentata per la cultura e il turismo. Mescolando tecnologia e creatività, capacità culturali e hi-tech, Art Glass mira a integrare l’esperienza reale con quella virtuale. Infatti, permette all’utente di interagire con i siti culturali attraverso i linguaggi della realtà aumentata in tempo reale.
Art Glass si focalizza nella creazione di una nuova dimensione della fruizione culturale. Sfruttando la Realtà Aumentata e la wearable technology (tecnologie indossabili), riesce a coinvolgere l’utente nella narrazione dei siti culturali e creando una nuova dimensione. Un esempio del potenziale di questa tecnologia innovativa è il nuovo tour dgli appartamenti reali alla Villa Reale di Monza. Durante la visita, grazie alle tecnologia della realtà aumentata, i visitatori scopriranno i segreti della vita di Corte ai tempi dei Savoia attraverso dei contenuti immersivi e in 3D. L’esperienza è disponibile in italiano e inglese.
Ad oggi, Art Glass lavora in Europa e in America e rimane la prima e l’unica azienda totalmente concentrata sullo sviluppo delle Video Guide Indossabili che sfruttano la Realtà Aumentata applicata alla cultura e all’intrattenimento. Inoltre, rappresenta un esempio virtuoso di come il settore privato possa lavorare in armonia con quello pubblico e culturale, generando anche un impatto economico, comunicativo e promozionale positivo.
Un nuovo Rinascimento: Look Lateral
Look Lateral è una start up nata a Mantova e ora trasferitasi a Seattle (USA), una città che è anche uno dei tech incubator più dinamici al mondo. Lo scopo della start up è quello di rivoluzionare il mercato dell’arte, cambiando il modo in cui le opere d’arte vengono vendute, acquistate e apprezzate dal pubblico. Per farlo utilizzerà la tecnologia blockchain, attraverso la quale sarà possibile archiviare in sicurezza informazioni, provenienza e valore di un’opera. Inoltre, entro il 2020 promettono di lanciare Fimart, marketplace digitale dell’arte attraverso cui sarà possibile acquistare opere d’arte come azioni nel mercato finanziario. La start up vanta già numerosi partner: Dragonchain assicura la sicurezza dei dati attraverso la tecnologia blockchain; Certilogo fornisce una piattaforma di autenticazione condivisa e artnet, è il loro Media Partner. Secondo il suo fondatore, Look Lateral creerà un mercato dell’arte più democratico, caratterizzato da più trasparenza, liquidità e accessibilità. Si preannuncia un nuovo Rinascimento.
Deborah Scaggion