opere da vedere agli Uffizi
02 Ottobre 2019   •   Sara Giannessi

Opere da vedere agli Uffizi: l’articolo-guida

«Vi siete mai chiesti quali sono le opere da vedere agli Uffizi di Firenze? O nei Musei Vaticani? O alla Galleria Borghese? Scorrendo tutte le opere esposte è importante seguire il proprio sguardo e imparare a costruirsi un proprio sistema di valori artistici. Ma anche mantenere viva l’attenzione su quelle opere che hanno fatto la storia dell’arte italiana.»

L’Italia è ricca di opere e di musei che rendono possibile il “farne esperienza”. A pensarci, i beni culturali raccolti nel nostro paese sono davvero numerosissimi. Etruschi, romani, medioevo, Rinascimento… epoche e intere civiltà che hanno lasciato centinaia e migliaia di testimonianze, che siano reperti archeologici o opere d’arte. La scuola italiana insegna per fortuna a conoscere un po’ meglio quello che è il nostro patrimonio artistico e storico, di cui altrimenti non si capirebbe più il valore e l’importanza, e che andrebbe quindi presto dimenticato. Si deve essere educati anche a osservare l’arte, altrimenti si finisce per non saper neanche apprezzare un Caravaggio, un Raffaello o, peggio ancora non si sa neanche quali sono  le opere da vedere agli Uffizi o nei Musei di Roma.

E quale modo migliore per farlo se non continuando a frequentare i tanti musei che adornano il nostro territorio da Nord a Sud. Certo, non è sempre semplice destreggiarsi tra tutte quelle opere, si rischia di finire per passare distrattamente davanti a tutte, confusi e disorientati da tanti nomi, stili e figure. Per questo mi ripropongo di fare una serie di articoli-guida sui principali musei della penisola, in cui segnalare le principali opere che devono assolutamente essere viste (quelle che si trovano sui libri di scuola per intenderci). Perché è assolutamente necessario osservare quelle opere dal vivo. Per notarne i dettagli, le differenze che hanno reso intramontabile quell’artista o quell’opera, e attraverso l’arte capire l’evoluzione della nostra storia.

Opere da vedere agli Uffizi di Firenze

Quindi, da dove iniziare se non dalle opere da vedere agli Uffizi di Firenze? Gli Uffizi raccolgono il meglio dell’arte Rinascimentale fiorentina, toscana e italiana. Non per niente è il periodo che su cui ci si concentra di più a scuola. Sono tanti gli artisti che si possono ammirare passeggiando per i lunghi corridoi delle sale degli Uffizi. Alcuni universalmente noti: Caravaggio, Raffaello, Leonardo Da Vinci. Altri che hanno fatto la storia dell’arte italiana e mondiale, ma che a volte cadono nel dimenticatoio dopo l’interrogazione: Piero della Francesca, Paolo Uccello, Rosso Fiorentino, il Bellini…

Le opere “minori”: il doppio ritratto dei duchi di Montefeltro – Piero della Francesca

Partiamo dunque da questi grandi piccoli nomi per capire che opere vedere in un pomeriggio agli Uffizi, e perché no, magari scoprire qualcosa di più. Sicuramente tutti riconosciamo il profilo del Duca di Montefeltro. Il naso aquilino e il volto imbronciato, che in realtà altro non sono che il risultato di una brutta ferita di guerra che gli deturpò metà del viso e che lo costrinse alla posa di profilo. Insieme alla moglie, Battista Sforza, fu uno dei primi e più grandi mecenati d’Italia, amico dello stesso Piero della Francesca, autore del ritratto. In questo modo il pittore e il committente sanciscono la loro unione, che ha un valore ben importante nel momento in cui il mecenatismo vuol dire maggiore libertà di espressione e quindi arte. Un piccolo particolare: dietro i ritratti dei due coniugi, sulla retro della pala si trovano due iscrizioni in latino, che celebrano i due coniugi come il Signore  e la Signora ideali.

La Battaglia di san romano – Paolo Uccello

La tavola centrale del trittico di Paolo Uccello si distingue per non avere molto in comune con l’aura rinascimentale dei suoi compagni di sala. Le tinte rossastre e la precisa definizione delle figure, anche le più minute in lontananza, lo colloca molto lontano dalle tinte chiare di Piero della Francesca o dallo sfumato atmosferico di Leonardo. Eppure la sua opera spicca accanto a questi due nomi per uno studio accurato della prospettiva, e una dovizia di particolari la rende un prezioso documento storico.

opere da vedere agli Uffizi

Paolo Uccello, Battaglia di San Romano

Opere da vedere agli Uffizi: Il putto che suona – Rosso Fiorentino

Figura di svolta tra classicismo e manierismo, Rosso Fiorentino si mostra con uno sguardo originale anche nella raffigurazione canonica di un puttino musico. Si perde infatti un po’ quell’aria di estasi dei putti. Quello di Rosso Fiorentino è un vero musicista, che si appoggia sullo strumento annoiato o semplicemente scanzonato. Rosso Fiorentino lo rende con studiata resa anatomica e con colori tra il cupo e il violento, certo ben diverso dalle celestiali aureole dei putti da chiesa.

Autoritratto – Raffaello Sanzio

In una delle ultime sale si trova l’autoritratto di Raffaello Sanzio, l’autore della Scuola di Atene dei Palazzi Vaticani. Da notare che in quegli anni era di uso tra gli artisti di firmarsi non con il nome ma con un autoritratto. Pratica abituale in Caravaggio, ma anche di Raffaello, che così firmò appunto gli affreschi delle stanze vaticane.

opere da vedere agli Uffizi

Autoritratto, Raffaello Sanzio

Le opere “maggiori”

Quasi inutile, ma comunque doveroso, ricordare della Venere e della Primavera di Botticelli, della stanza dedicata a Leonardo da Vinci, del Tondo Doni di Raffaello e della sua spettacolare cornice, e della Testa di Medusa di Caravaggio. Tutte queste opere sono impossibili da non notare, perché è dove si concentra la folla. È tuttavia fondamentale approcciarcisi con uno sguardo non “turistico” ma quanto meno volto a cercare la bellezza, certamente evidente ma non per questo impossibile da sommergere in mille scatti ricordo.

Tondo Doni, Raffaello

Sara Giannessi