Italia opere d’arte italiane
18 Novembre 2016   •   Snap Italy

Opere d’arte italiane: trionfo mondiale di bellezza

«Alla scoperta delle opere d’arte italiane nel mondo, capolavori apprezzati ad ogni latitudine per un vero e proprio trionfo di bellezza e unicità.»

L’arte italiana è caratterizzata da mutamenti che passano attraverso i secoli. Ogni epoca ha diversi stili ed è grazie agli studi e alle varie testimonianze che sono giunti fino a noi. Di alcuni capolavori italiani ve ne avevamo già parlato, ma di opere d’arte italiane ne è talmente pieno il mondo che un piccolo aggiornamento era quasi d’obbligo. perciò ecco un’altra piccola raccolta di opere d’arte italiane, caratterizzate da una bellezza e di un fascino senza tempo.

Il bacio di Giuda

Affresco di Giotto databile tra il 1303 e il 1305, è la scena centrale e più nota delle Storie della Passione di Gesù, ambientata all’aperto con la partecipazione di diversi personaggi tutti però ben visibili, con in primo piano Giuda che si sporge per baciare Gesù. L’attenzione per i particolare è studiata dal pittore per cercare di creare con la sua pittura rappresentazioni di vita reale: i personaggi, infatti, vivono condizioni, comportamenti e costumi di quel tempo. Attualmente è conservato nella Cappella degli Scrovegni a Padova, città perfetta per l’aperitivo e non solo!

David o Mercurio

Scultura in bronzo di Donatello del 1440, è tra le opere d’arte italiane più famoseal mondo. È il simbolo del trionfo della ragione sulla forza bruta e l’irrazionalità del dio Mercurio, dio dei commerci. L’eroe è raffigurato in piedi nudo con solo i calzari che arrivano al ginocchio e con una gamba sulla testa del mostro Golia appena sconfitto. Il corpo del David rappresenta la perfezione e la potenza, evidenziate anche dallo sguardo pieno di superiorità e malizia. Il Vasari a questo proposito disse che l’artista si sarebbe rifatto all’osservazione di un modello dal vivo. Attualmente si trova al Museo nazionale del Bargello di Firenze, una di quelle città d’arte da non perdere.

Venere di Urbino

Dipinto di Tiziano del 1538, rappresenta la dea romana in un ambiente domestico, completamente nuda, distesa su un letto e coperta da un lenzuolo; accanto a lei un cagnolino che rappresenta la fedeltà. La Venere fissa l’osservatore con uno sguardo a metà tra il pudore e l’invito. Considerata la più bella donna nuda mai dipinta da Tiziano, fu soggetta anche a numerose critiche, come quella di Mark Twain che definisce il quadro “il più indecente, più vile, il più osceno che il mondo possiede”. Attualmente è conservata al Museo degli Uffizi di Firenze.

Crocifissione di San Pietro

Dipinto di Caravaggio realizzato tra il 1600 e il 1601, il quadro è una seconda versione che il pittore decise di realizzare su tela, dove vediamo San Pietro che si fa crocifiggere a testa in giù per umiltà nei confronti di Cristo. Lo sfondo scuro mette in risalto la drammaticità dei corpi proprio ad esaltarne il carattere antieroico volutamente cercato dall’artista, che infatti voleva far apparire i gesti degli aguzzini come degli operai indaffarati piuttosto che come carnefici. La croce e il santo sono il simbolo della fondazione e costruzione della Chiesa. Attualmente il quadro è conservato nella Cappella Cerasi di della splendida basilica di Santa Maria del Popolo. tappa imperdibile in un tour “artistico” di Roma.

Apolle e Daphne

Amare non significa necessariamente essere o essere stati corrisposti. Bernini lo racconta al pubblico tramite Apollo e Daphne, gruppo scultoreo datato tra il 1622 e il 1625. L’opera prende ispirazione dal testo delle Metamorfosi di Ovidio: Apollo, vantandosi di sapere usare arco e frecce, viene punito da Cupido, che lo fa innamorare delle ninfa Daphne, devota però ad Artemide e alla caccia. Il padre della ninfa per impedire ai due di congiungersi, trasforma Dafne in un albero di alloro che da quel momento diventerà sacro. L’arte di Bernini accontenta chi la vede in tutto, infatti non solo si percepisce il movimento e la storia dei protagonisti, ma anche la trasformazione con tutti i particolari di uno spettacolo a volte raccapricciante, ma che ti immerge nella storia di un amore mai realizzato. Ora è conservata nella Galleria Borghese a Roma ed è in assoluto una delle più belle opere d’arte italiane.

Paolina Borghese, Incarnazione della Venere Vincitrice

Scultura di Antonio Canova, riprodotta dall’artista a grandezza naturale. L’opera è nata per rendere il soggetto il più naturale possibile, la mela che tiene nella mano sinistra è segno di perfezione, dono di Paride alla più bella delle dee. Commissionata dal marito di Paolina Bonaparte, Camillo Borghese, è stata scolpita tra il 1805 e il 1808. Al momento si trova nella Galleria Borghese di Roma ed è una tra le opere d’arte italiane più apprezzate al mondo.

Ogni grande opera d’arte ha due facce, una per il proprio tempo e una per il futuro…

Argia Renda