musei gratuiti a roma
19 Agosto 2019   •   Sara Giannessi

Musei gratuiti a Roma: quali sono e quali opere non perdere

«Nell’articolo precedente avevo parlato del Museo Bilotti, uno dei musei gratuiti a Roma. Qui ecco una panoramica più dettagliata dei vari musei e delle loro esposizioni.»

Esiste una rete di musei gratuiti a Roma, sia comunali che non, che, tra mostre permanenti e temporanee, può interessare un vasto pubblico. Ad esempio attualmente buona parte di questi musei ospitano un’iniziativa comune: in visite guidate e “limitate” numericamente, è possibile avere un’esperienza tattile delle opere esposte. Sia che si tratti di sculture che di opere d’altro genere, a differenza di quanto siamo stati abituati a fare, le opere si potranno toccare. È sicuramente un modo diverso di fruire l’arte.

I musei gratuiti sono sparsi su tutto il territorio della capitale, tendenzialmente ben collegati con i mezzi. Si passa dai musei più storico-archeologici, a quelli artistici fino al museo numismatico della zecca di stato o quello del “mammut” di Casal de’ Pazzi. Cominciamo in ordine cronologico.

I musei storici gratuiti a Roma

Roma si sa, pullula di reperti storici. In tutte le epoche Roma ha avuto un ruolo, e ha collezionato di ogni momento i segni. Una discreta percentuale dei musei gratuiti è di interesse storico. Come il museo Baracco, intitolato all’alpinista, collezionista e politico Giovanni Baracco, che colleziona appunto reperti di arte fenicia, romana e greca. Nel rione Parione, vicino Campo de’ Fiori, il museo fa parte di quei signorili palazzi di corso Vittorio Emanuele che hanno preso il posto di fabbricati molto più “popolari”, rasi al suolo per realizzare il Corso.

O il museo della Repubblica Romana, inaugurato per il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, e dedicato giustamente a cimeli garibaldini. Il Museo Napoleonico conserva invece i cimeli dell’uomo e personaggio storico Napoleone che mai riuscì ad arrivare a Roma. Nello stesso edificio è il museo-dimora di Mario Praz, figura di spicco del monto intellettuale italiano del ventesimo secolo.

Villa di Massenzio

La proposta più accattivante è, secondo me, la Villa di Massenzio. Villa romana portata alla luce in epoca piuttosto recente, conserva ancora i suggestivi edifici del palazzo, del circo e del mausoleo dinastico dell’imperatore Massenzio. Quello che merita davvero è la location, la campagna dell’Appia del Parco della Caffarella dà ancora l’impressione di trovarsi fuori dalla Roma imperiale.

Musei gratuiti a Roma

Villa di Massenzio, Circo, Torri

Musei gratuiti a Roma: Museo delle mura

La porta di San Sebastiano, appena dietro le Terme di Caracalla, è quel che rimane di un’esperienza che doveva essere a dir poco immersiva. Fino al 2001 si potevano infatti percorrere i 400 metri delle mura aureliane che portavano dalle torri di San Sebastiano fino alle Cristoforo Colombo. Ad oggi però è ancora possibile visitare il museo contenuto all’interno delle torri della porta di difesa, organizzato in sale su più piani che conservano anche un mosaico di epoca romana.

Porta san Sebastiano, museo delle mura

Musei d’arte gratuiti a Roma

Due musei gratuiti al centro di Roma sono dedicati a due scultori, uno italiano l’altro di origine norvegese. Il primo è Pietro Canonica, scultore e senatore della prima metà dal Novecento, il cui museo è ospitato nella cornice di Villa Borghese. L’altro è Hendrik Christian Andersen, al primo contemporaneo, lontano però come idea di scultura. Se il Canonica si concentra sulla figura umana esaminata da uno sguardo “realistico”, Andersen aveva una visione dell’arte che ancora può essere considerata “utopica”. Credeva infatti che la fruizione delle opere d’arte portasse all’automiglioramento, speranza che ancora non credo sia il caso di abbandonare. Il museo di Andersen condivide lo spazio appunto con il Centro per il libro e la lettura.

E presumibilmente è in quest’ottica che l’Accademia di San Luca ha aperto la propria galleria al pubblico gratuitamente, esponendo tra gli altri anche i ritratti del Bernini e del Vanvitelli. Del museo Carlo Bilotti invece ho già illustrato la collezione e la mostra temporanea nell’articolo precedente.

I musei più particolari

Per gli appassionati di numismatica, il museo della zecca di stato ha collezionato un ampio quantitativo di oggetti, che comprendono ovviamente le lire ma anche medaglie e modelli di camei neoclassici.

Museo numismatico della zecca di stato

Singolare è invece il museo di Casal de’ Pazzi. Poco lontano dal capolinea della metro B, Rebibbia, il museo ospita lo scheletro del mitologico mammut di cui Zerocalcare racconta nella Profezia dell’armadillo e a cui ha dedicato il murales di benvenuto della zona.

Il murale realizzato dal fumettista Zerocalcare alla fermata della metro.

Sara Giannessi