card musei
05 Maggio 2017   •   Carolina Attanasio

18 musei italiani contemporaneamente? In Italia si può!

«Alcuni dei più famosi musei italiani, luoghi dell’arte moderna e contemporanea del Paese, sono visitabili con un’unica card e con molti vantaggi»

Costa 30 euro, è valida 6 mesi e vi permette di visitare 18 luoghi dell’arte moderna e contemporanea in giro per lo Stivale. Contemporaneamente Italia – il cui nome vuole evocare la facoltà sovrannaturale che ogni viaggiatore vorrebbe avere – forse non vi donerà l’ubiquità, ma di sicuro è un ottimo stimolo a prenotare il vostro prossimo tour lungo la Penisola, alla scoperta dei musei italiani più belli e ricchi di fascino.

Presentata in occasione del G7 della Cultura di Firenze e coordinata dalla Triennale di Milano, la card sarà attiva da giugno a settembre e acquistabile nei musei italiani aderenti all’iniziativa. Si tratta del primo progetto del genere in Italia legato ai luoghi dell’arte contemporanea, che diventano un grande museo diffuso, di cui fruire in un arco di tempo limitato.

Visto che siete già lì a controllare il calendario e i siti di booking, vi diciamo dove sì può andare in ogni regione.

Piemonte

Puntate dritti a Torino, dove la card per i musei italiani vi permette di visitare due posti. Il primo, la Fondazione Mario Merz, è nato nel 2005 come centro d’arte contemporanea, pensato per sviluppare la ricerca e l’approfondimento dei temi artistici moderni. Qui si alternano mostre dedicate a Mario e Marisa Merz, coppia inossidabile dell’arte contemporanea, e progetti site-specific di artisti che vengono invitati a studiare e confrontarsi con gli spazi dell’istituto. La Fondazione sorge al posto delle ex Officine Lancia, ristrutturate in modo da coniugare il percorso espositivo con gli elementi caratteristici della fabbrica. Da qui potete poi raggiungere la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il cui nome può annoverarsi tra i migliori scioglilingua italiani, luogo nato nel 1995 per promuovere il contemporaneo in vari ambiti, dalle arti visive alla letteratura. Qui si ha un occhio di riguardo per i giovani artisti e per le attività educative, che si rinnovano con un calendario in costante aggiornamento.

Lombardia

Cinque luoghi, tutti a Milano. Potete approfittarne per passare un paio di giorni nel capoluogo meneghino. Si parte dalla Fondazione Prada, polo dell’arte ormai conosciutissimo, che ha due sedi: quella principale, a Largo Isacco, sorge sulle ceneri di un’antica distilleria, di cui si è mantenuto inalterato il più possibile l’aspetto. La varietà dello spazio architettonico permette di avere una programmazione culturale aperta su più fronti, che da sempre si interroga sulla rilevanza dell’impegno culturale moderno, che “deve arricchire la vita quotidiana, aiutarci a capire i cambiamenti che avvengono in noi e nel mondo”. La seconda sede è l’ormai famoso Osservatorio (ve l’abbiamo presentato qui), che dai tetti della Galleria Vittorio Emanuele II vi regala un panorama unico su Milano e sulle nuove forme espressive della fotografia.

Si passa alla Triennale, che è anche lo spazio che coordina il progetto della card per i musei italiani: fondata a Monza nel 1923, si sposta a Milano nel 1933. Ospitata all’interno del Palazzo dell’Arte, propone sempre mostre di livello internazionale, dedicate a grandi artisti, architetti, designer, stilisti. L’obiettivo della Triennale è quello di porsi come “intermediario tra i linguaggi dall’arte e dell’industria, diventando un catalizzatore di diverse correnti messe a confronto”. All’interno di Palazzo dell’Arengario, si trova dal 2010 il Museo del Novecento, che ospita una collezione permamente che percorre cronologicamente lo scorso secolo, con una raccolta civica di opere cresciuta di anno in anno, grazie ad artisti e mecenati. Ultima tappa al Pirelli Hangar Bicocca, fondazione no profit nata dalla riconversione di uno stabilimento industriale e totalemente dedicata alla sperimentazione e alla promozione dell’arte contemporanea. Al suo interno, ogni progetto espositivo viene pensato in funzione dello spazio e coadiuvato da una serie di eventi collaterali a tema.

Veneto

Tre spazi, tre musei italiani di grande valore a Venezia. Qui, dal 2011, ha sede un distaccamento della Fondazione Prada di Milano, all’interno di Palazzo Ca’ Corner della Regina. In contemporanea con i lavori di restauro del palazzo, la Fondazione ha già presentato qui cinque mostre, distribuite su tre livelli con affaccio sul Canal Grande. È visitabile su appuntamento. Anche il circuito dei Musei Civici di Venezia (MUVE) aderisce alla card, con due sedi: la prima, Ca’ Pesaro, ospita collezioni dell’otto-novecento, con opere di Chagall, Klimt, Kandinsky, Klee e Matisse e uno spazio dedicato alla grafica. Palazzo Fortuny, il secondo spazio dei Musei Civici, ospita invece collezioni sui materiali più disparati, dalla pittura alla fotografia, passando per il tessile e la moda.

Emilia Romagna

La “nostra” card per i musei italiani permette di visitare il MamBo, Museo d’arte moderna di Bologna, che propone un’intensa retrospettiva della storia dell’arte italiana, dal secondo dopoguerra a oggi. Come molti centri dell’arte contemporanea, vuole stimolare il dibattito sulla cultura moderna, collaborando con numerose associazioni e accademie.

musei italiani

MamBo / crediti @MamBo

Toscana

A Firenze, il Museo Novecento, dedicato all’arte italiana del ventesimo secolo, sorge nell’edificio che ospitava l’antico ospedale delle Leopoldine a Piazza Santa Maria Novella. All’interno, sono esposte circa 300 opere distribuite in 15 ambienti, in un percorso cronologico che celebra la fiorente stagione artistica che ebbe Firenze come fulcro. La collezione è frutto di donazioni di artisti e collezionisti, unite a opere già in possesso del Comune.

Spostandovi a Prato, tra i musei italiani aderenti all’iniziativa, la card vi permette di visitare il Centro per l’arte contemporanea Pecci, “la prima istituzione italiana costruita ex novo per presentare, collezionare, documentare e promuovere le ricerche artistiche più avanzate”. Aperta dall’88, ha raccolto fin’ora oltre mille opere rappresentative dell’arte dagli anni settanta a oggi. Recentemente ristrutturato dall’architetto Maurice Nio, si avvale anche di una biblioteca specializzata CID/Arti visive di circa 60.000 volumi, un auditorium-cinema, un ristorante-bistrot e un teatro all’aperto.

Lazio

Roma vi accoglie con tre luoghi da carta musei. Partiamo dal MAXXI, il Museo delle arti del ventunesimo secolo, struttura visionaria progettata da Zaha Hadid nel quartiere Flaminio; il centro è stato pensato come un campus culturale, che ospita – oltre alle mostre – numerosi workshop, convegni, laboratori, festival, spettacoli e progetti formativi, un grande hub per la cultura, la sperimentazione e l’innovazione dei ‘contenuti estetici del nostro tempo’.

La GNAM, Galleria Nazionale di Arte Moderna, vi aspetta alle spalle di Villa Borghese dal 1883. Ha sede in quello che fu il Padiglione delle Belle Arti costruito da Cesare Bazzani per l’Esposizione Universale, con la sua scalinata monumentale che, entrando, incute quasi timore reverenziale. All’interno, una serie di capolavori d’inestimabile valore, Mondrian, Hayez, Fontana, Rodin, Bonalumi, Carrà, Twombly, Burri, i nomi da citare sarebbero tantissimi.

La card musei vi porta anche al Palazzo delle Esposizioni, “il più grande spazio espositivo interdisciplinare nel centro di Roma”, 10.000 metri quadri su tre piani, sala cinema, auditorium, atelier, caffetteria e libreria. Ospita i progetti più disparati e le mostre più diverse, dai grandi classici dell’arte alla scienza, passando per la fotografia. Attualmente, è gestito dall’Azienda Speciale Palaexpo, che ha un occhio di riguardo per la ricerche nel campo dell’arte, spesso affiancate in contemporanea a mostre e iniziative.

Campania

Se fate un salto a Napoli, un altro dei musei italiani che potete visitare con la card è il MADRE, il museo d’arte contemporanea Donnaregina, nel cuore del centro storico. Ospitato nell’omonimo palazzo (risalente al XIX sec.), dal 2005 è sede del museo. Si sviluppa su tre livelli, il primo ospita una serie di opere e installazioni site-specific, il secondo la collezione permanente del museo e l’ultimo piano, infine, è dedicato alle esposizioni temporanee.

Sardegna

Anche la Sardegna aderisce all’iniziativa col MAN, il museo d’arte della provincia di Nuoro. Definita ‘unica nel suo genere in Sardegna’, l’istituzione conserva e promuove l’arte moderna e contemporanea sull’isola. Ospita al suo interno la collezione di arte sarda dal Novencento a oggi e ha come obiettivo produrre e comunicare le nuove forme dell’arte, divulgando il pensiero globale e l’azione locale.

Carolina Attanasio