11 Aprile 2016   •   Snap Italy

Una residenza al Castello: ad Inverigo (Como) si può

«Il Castello di Inverigo si presenta come un complesso residenziale unico per il recupero del patrimonio edilizio esistente all’interno di un territorio di grande valore: un progetto di nuove residenze che coniuga restauro conservativo, soluzioni tecnologiche innovative e di pregio e interventi artistici»

Abbiamo già parlato del Castello di Sammezzano sottolineando le bellezze italiane che per un motivo o per un altro sono nascoste agli abitanti stessi della penisola. Ma proprio in riferimento al suddetto castello abbiamo sottolineato l’importanza di personalità e associazioni che desiderano prendersi cura delle bellezze italiane.

Un castello altrettanto sconosciuto ma stupefacente lo si trova a un’ora da Milano, nella Brianza, poco distante dalla Svizzera (40 minuti): un castello che, grazie all’impegno di enti pubblici e privati, entro il 2016 sarà rivalutato e riorganizzato in modo da regalare a turisti e residenti un alloggio slow, eco-sostenibile e lussuoso valorizzando l’arte del castello stesso senza dimenticare il rispetto per l’ambiente e la natura in cui esso è immerso, puntando dunque sulla preservazione del piccolo borgo di Inverigo, posto su un colle che dilata la vista fino alle alpi, lontano dallo smog cittadino ma non per questo isolato. Dal castello sono facilmente raggiungibili Lecco, Como, Milano e la Svizzera nonché, ovviamente, i laghi delle prime due (raggiungibili in 20 minuti).

Un po’ di storia: nel decimo secolo, il castello non era costruito altro che da torri e fortificazioni. Il suo ruolo era unicamente quello di difesa contro gli Ungari, data la sua posizione strategica tra Milano e le Alpi, ottima per tenere sotto controllo tutta la Brianza. La struttura iniziale venne poi abbandonata prima di essere lasciata, nel 1370, nelle mani della famiglia di nobili milanesi Giussani, i quali ne fecero una corte di lusso che rimase tale anche durante il processo di passaggio proprietà dalla famiglia Giussani alla famiglia Crivelli (nel 1580), agiatissima famiglia nobiliare che rese il castello quello che conosciamo oggi, trasformandolo da castrum medievale a dimora signorile. Tra il XVII e il XVIII secolo venne poi aggiunto l’ampio viale di cipressi, disposto in modo da dare un’ampia visione del castello fin dal fondo del viale. Nonostante le numerose rivisitazioni, nel corso dei secoli i lavori non si fermarono: dei secoli immediatamente successivi sono lavori come il loggiato neoclassico, il teatro, la cappella privati e anche i giardini pensili sul viale di cui sopra. Questi lavori, in un’epoca italiana di grande restauri, trasformarono ulteriormente la prima feudale e poi lussuosa costruzione in una villa di delizia. Il possedimento rimane nelle mani della dinastia Crivelli fino agli anni ’50, quando gli eredi vendono la proprietà alla famiglia Fumagalli, ma nello stesso periodo riceve saccheggi e depredazioni, privandolo delle sue opere d’arte, del mobilio, gli arredi e ogni oggetto di valore che era proprio della casa.

Le riproposte: siamo così arrivati al 1989, anno in cui la proprietà diviene possesso della società Agri Trade, il cui scopo è proprio quello di ridare al castello il suo valore. Inizia così il processo di riqualificazione del castello, per ridare vita a un vero e proprio pezzo di storia tutto italiano, mantenendo il suo impianto originario. Il progetto attuale risale al biennio 2012-2013, in cui sono stati organizzati master plan e progettazione esecutiva, mentre l’avvio del cantiere è datato 2014 e avrà fine nel corso del 2016. i nomi da citare per il progetto in corso sono la General Planning S.r.l. di Milano per la progettazione generale coordinata e la direzione dei lavori, gli architetti Francesco Prennushi e Dagmar Sestak per la progettazione architettonica e infine l’ A.T.I. Tecton Soc. Coop – Panzeri S.p.A. come impresa esecutrice e opere di restauro.

La Residenza: un lungo, verde ed ampio viale di cipressi che conducono fino al castello dei marchesi Crivelli, risalente al 1600, dodici ettari di parco e un panorama mozzafiato si accompagnano alla dimensione del castello, elementi base su cui gli enti sopra citati andranno a lavorare, accompagnando l’arte con una SPA con area relax e massaggi; trenta appartamenti che prevedono la possibilità di scelta tra una dimora nobile affrescata, una torre, un appartamento con grandi vetrate (per prendere appuntamento e visitarli cliccate qui); nonché una zona fitness, una zona concierge h24 e molto altro. Un progetto che concilia antico e moderno, un sogno diverso dal monolocale al centro città.

Il clima naturale e tranquillo saranno le caratteristiche chiave del castello, nato come villa di delizia in cui i nobili residenti qui per primi si dedicavano alle arti, allo svago, alla villeggiatura.

Non solo arte: qui è presente uno dei più grandi torchi di legno d’Europa, risalente al 1736, che testimonia la produzione di olio e vino artigianali in questa sede.

Le abitazioni pronte per i condomini sono poi di diverso tipo: plurilocali, trilocali, bilocali e duplex, ognuno con servizi singolari e una pianta diversa dall’altra. Qui, le planimetrie e le informazioni suddivise per tipo.

Ecosostenibilità e sicurezzail ventunesimo secolo è importantissimo per il suo impegno in materia di ecosostenibilità, e il progetto che accoglie il castello ne è la prova. Questo, infatti, presenta alti canoni di qualità e risparmio energetico, sono utilizzati materiali a basso impatto ambientale e moderni sistemi di condizionamento basate proprio sulle energie rinnovabili; inoltre gli interni come gli esterni degli edifici assicurano alti livelli di isolamento termico e acustico. Questo impegno è significativo a fronte dell’attenzione posta alla natura e alla convivenza dell’uomo con essa. L’ecosostenibilità non è l’unica particella chiave del progetto: sebbene collocata nel verde, i servizi e la sicurezza non mancano. Sono presenti sistemi di videosorveglianza interni ed esterni, garage e cantine personali per i condomini e un parcheggio esterno per gli ospiti, così come apposite golf car messe a disposizione degli utenti per il collegamento abitazione-garage:

«un’imponente opera di restauro improntata ai principi della bioedilizia, alla messa in sicurezza, al rispetto delle morfologie esistenti e all’utilizzo di materiale locale di recupero (cromaticamente compatibile con la bellezza del paesaggio), che consentirà a turisti e residenti di rivivere undici secoli di storia».

Il parco all’italiana: La principale fonte di interesse per Snap Italy è la tradizione italiana. Ecco perché avremo un occhio di riguardo anche nei confronti del parco, coi suoi 12 ettari. Questo occupa infatti una posizione rilevante della struttura non solo per le personalità che furono ospiti della famiglia Crivelli quali Foscolo, Stendhal e Carlo Porta, ma anche per la struttura fascinosa del parco detta propriamente all’italiana, con belvederi, fughe prospettiche e terrazze. Struttura principalmente di cipressi, siepi e cespugli e con statue mitologiche, viali e fontane in perfetto stile barocco.

Che scegliate di raggiungerlo in treno o in macchina, entro l’anno potrete godere di una riproposta originale di un castello storico. Approfittiamo dell’arte italiana!

Ecco il video del sito ufficiale www.castellodiinverigo.com:

 

 

Gloria Palladino