giardino dei tarocchi
12 Febbraio 2019   •   Redazione

Giardino dei Tarocchi: il mondo onirico nel cuore della Toscana

«In Toscana, nella frazione di Capalbio, si trova un mondo fantastico, purtroppo poco conosciuto, ma davvero unico nel suo genere: stiamo parando del Giardino dei Tarocchi, la straordinaria creazione dell’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle»

L’Italia è magica, questo lo sappiamo tutti; eppure sono sicura che non tutti gli italiani abbiano visitato il fantastico, nel senso letterale e figurato del termine, Giardino dei Tarocchi. Situato nella Maremma Toscana, nella località di Garavicchio, frazione di Capalbio, provincia di Grosseto, questo museo strano  a cielo aperto passa spesso in secondo piano: infatti, se pensiamo ai parchi incantati d’Italia, ci viene solo in mente il Parco di Bomarzo. Ma, senza togliere nulla al suo cugino maggiore, se così possiamo chiamarlo, il Giardino dei Tarocchi di sicuro merita la sua stessa visibilità.

L’artista e la storia

A ideare questo mondo onirico è stata la mente di un’artista poliedrica e mai banale, ossia la franco-statunitense Niki de Saint Phalle. La donna, dopo aver visto lo straordinario Parque Güell di Gaudì e ovviamente il Parco dei Mostri viterbese, ha avuto un’illuminazione, e subito in lei si è fatto strada il desiderio di realizzare qualcosa di simile, ma anche di più strano e appariscente. Così nel 1979 la donna decide di dare inizio ai lavori per la costruzione del suo Giardino dei Tarocchi, che avrebbe rappresentato delle sculture magnifiche, alte fino a 15 metri, che rappresentano i 22 Arcani dei Tarocchi. Esoterico, fantasioso, colorato, allegro e un pizzico inquietante: ma pochi aggettivi di sicuro non bastano per descrivere il magnifico Giardino dei Tarocchi, una meraviglia italiana da inserire assolutamente nella vostra lista delle cose da vedere in questo 2019.

Niki de Saint Phalle ha trasportato praticamente nel giardino il sogno magico-spirituale della sua vita: è stata lei a realizzare tutte le ventidue sculture, ricoperte di vetri, ceramiche colorate, e specchi. Un lavoro che l’ha vista impegnata per 17 anni, insieme all’aiuto di Rico Weber, Marino Karella, Pierre Marie ed Isabelle Le Jeune, Riccardo Menon, Venera Finocchiaro e soprattutto il marito Jean Tinguley.

In questa fantastica realizzazione Niki ha dimostrato tutto il suo estro, la sua creatività e la sua straordinaria capacità di scultrice, artista, e conoscitrice dei sogni. Il progetto terminò nel 1996, con una spesa complessiva di circa 10 miliardi di lire, pagati interamente dalla stessa artista. Nel 1997 venne creata la Fondazione del Giardino dei Tarocchi, per preservare e mantenere l’opera, mentre l’anno seguente è stato aperto al pubblico.

Giardino dei Tarocchi: percorso esoterico?

Non possiamo dirvi con certezza se il Giardino dei Tarocchi, al pari del Quartiere Coppedè o del Parco di Bomarzo rappresenti un percorso esoterico: ma diciamo che di elementi per ipotizzarlo ce ne sono eccome! Il sentimento di separazione dal mondo reale si percepisce non appena si entra all’interno del giardino. Infatti il padiglione d’ingresso, creato da Mario Botta, è costituito da una lunga muraglia con un doppio muro di recinzione in tufo, con una sola grande apertura circolare al centro. L’intenzione dell’artista era infatti proprio quella di far capire che si entrava in un mondo magico, soprannaturale, che non avesse niente a che fare con la realtà. Tutte le sculture realizzate hanno un’anima di acciaio, ma sono rivestite da specchi, ceramiche colorate e vetri, che ovviamente donano all’insieme riflessi fantastici e un’atmosfera a dir poco superlativa.

La passeggiata del Giardino dei Tarocchi: le sculture

Varcata la soglia, in breve tempo vi troverete nella piazza centrale, sovrastata dalle figure dei primi due Arcani maggiori dei Tarocchi: la Papessa e il Mago. La prima rappresenta nel significato dei Tarocchi la conoscenza segreta e la dualità tra l’universo materiale e l’universo spirituale, mentre il Mago l’abilità e l’inganno. Dalla bocca della Papessa, sgorga una scalinata sulla quale scorre una cascata, e che finisce nell’enorme vasca circolare che si trova al centro della piazza; all’interno della vasca troviamo una scultura meccanica semovente, ossia la Ruota della Fortuna, una delle tante nel parco, tutte eseguite dal marito dell’artista Jean Tinguely. A differenza di altri percorsi esoterici però, qui la scelta è libera: dalla piazza infatti si snodano itinerari diversi, sui quali Niki ha inciso pensieri, memorie, numeri, citazioni. 

Se si procede verso destra, si passa sotto un grande uccello di fuoco, che sta a rappresentare il Sole, che nei tarocchi è inteso come fonte di prosperità e di crescita, di colore e di luce (in generis benevola, ma non sempre: potrebbe indicare la luce necessaria in un momento brutto). Dopo il Sole invece il Papa, che stabilisce connessione tra Cielo e Terra. Tra le altre sculture che si incontrano proseguendo la prima che troviamo è l’Appeso, praticamente inscritto nell’Albero della Vita. Nella scultura dell’Albero della vita molto probabilmente è celebrato l’amore tra Niki e Jean, in quanto tutto il corpo coronato da teste di serpenti è ricoperto di iscrizioni e disegni dei due innamorati. Dall’altro lato invece si trova la raffigurazione dell’Impiccato, come in una nicchia, e il suo significato è piccolo ma potente: dalla sua posizione, suggerisce di guardare il mondo anche da un altro punto di vista, più spirituale, specie nelle avversità.

Dopodiché una figura enorme bianco e nera catturerà la vostra attenzione: è la Giustizia, che ha la bilancia poggiata sui suoi due seni. Ma se non vi inquieta abbastanza, avvicinatevi e osservata meglio: al centro della scultura, sbarrata da un cancello chiuso con un lucchetto enorme, vi è un’altra scultura meccanica di Jean Tinguley, che rappresenta proprio lIngiustizia. Riprendete fiato, procedete verso gli Innamorati: figure gioiose intente nel consumare un pic-nic. Nei tarocchi la carta degli Amanti non significa solo quella appunto di trovare l’amore, ma anche di sceglierlo, in quanto amare comporta sempre una scelta coraggiosa; e di amare nudi, proprio come i giovani rappresentati sula carta, ossia senza veli, in totale sincerità. Che sia un’altra rappresentazione dell’amore dei due magnifici artisti?

Vicinissimo agli innamorati troviamo Il Profeta, rappresentato come un grande fantasma cavo ricoperto di specchi. Da qui si arriva a una delle realizzazioni architettoniche più fantastiche e meravigliose di tutto il Giardino dei Tarocchi: il castello dell’imperatore, con torri, cortile, fontana e ben 22 colonne (il numero infatti degli Arcani Maggiori). In mezzo al cortile vi è una vasca circolare, dove fanno il bagno le super-colorate nanas; sul retro del castello si eleva la Torre, che è decapitata dal fulmine-macchina, creazione sempre di Jean Tinguely. L’Imperatore, che nei tarocchi esprime il potere materiale e il dominio, è rappresentato da strutture verticali e da un razzo rosso rivolto verso il cielo.

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Dopodiché si arriva alla struttura forse più importante di tutto il complesso, che per lungo tempo durante i lavori, è stata la casa dove ha abitato Niki de Saint Phalle, e all’interno della quale ancora possiamo ancora trovare la camera da letto e la cucina: stiamo parlando dell’Imperatrice-Sfinge, simbolo della natura, di gravidanza, di nascita, e dell’amore sessuale. È posta in posizione dominante nell’intero Giardino, è enorme, opulenta e con un corpo esageratamente formoso. Al suo interno potrete trovare le figure del Giudizio, delle Stelle e del Carro, riflesse dalle migliaia di frammenti di specchi veneziani che rivestono le pareti: il Giudizio significa l’imprevisto inatteso, le Stelle il destino, e il Carro che invece  significa consapevolezza, fiducia in sé, autocontrollo.

Sorpresa: potete anche salire sulla sua testa, raggiungibile attraverso una scalinata, che diviene una terrazza belvedere. Da questa si gode di uno splendido da dove si vede la Luna, scultura skinny, sostenuta dal granchio rosso posta al centro di una radura più in basso. Nei tarocchi questa carta significa l’inconscio, l’inespresso, la dimensione notturna e oscura delle cose.

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Proseguendo si incontra invece una cappella di specchi, che è sovrastata dalla Temperanza, che significa protezione e purificazione, equilibrio e armonia. Entrando nella cappella rivestita da specchi e formelle ceramiche in forma di fiori, al centro si trova un piccolo altare con un bassorilievo della Madonna Nera che veglia sulle fotografie di Jean Tinguley e Ricardo Menon, scomparsi. L’effetto che qui pervaderà la vostra anima, è unico: infatti vi sentirete avvolti in uno spazio magico e infinito, dove colori e forme prendono il sopravvento, in una danza onirica davvero fuori dalla realtà.

La Morte, il Diavolo, il Matto e il Mondo

L’ultimo settore del Giardino comprende la Morte, il Diavolo, il Matto e il Mondo. La prima scultura, che nei tarocchi rappresenta un cambiamento necessario alla nuova vita, è posta su un basamento di specchi ed è raffigurata tramite una figura dorata, con un ghigno stampato sul viso, che in sella ad un cavallo blu falcia uomini e animali. Più in là troviamo il Diavolo, che rappresenta ovviamente il nemico, che può trovarsi spesso anche dentro noi stessi: è rappresentato con un corpo coloratissimo, sesso incerto (anche sulle carte è ermafrodita), con le ali di pipistrello, in agguato sul fondo di una nicchia vegetale, e circondato da un uomo e una donna. 

Salendo questa inquietante escalation troviamo il Matto, una scultura skinny, simbolo del caos, dello spirito e dell’entusiasmo, nella quale si dice che Niki si identificasse. Infine il Mondo, eseguita insieme da entrambi i coniugi, che negli Arcani significa la pienezza di energie, vitali e materiali. Qui è rappresentata da una macchina ferrosa che fa ruotare una sfera di specchi sovrastata da una figura di una donna, che magicamente illumina con i giochi di vetri e ceramiche, tutta la natura circostante. Per ultima viene la Forza, rappresentata come una donna che tiene sotto controllo un drago, originale interpretazione dell’Arcano, e il cui stile è stato ripreso dal Bosco di Bomarzo.

Perché visitare il Giardino dei Tarocchi

Insomma, percorso esoterico o meno, la carica spirituale, magica, infinita e sconosciuta che pervade ogni persona che visiti il Giardino dei Tarocchi, è davvero significativa! Quindi, visitare questo meraviglioso luogo fuori dal mondo è davvero un’esperienza che non ha prezzo. Potrete divertirvi, entrare dentro le sculture, ammirare i giochi di luce dovuti ai vetri e alle ceramiche con cui sono decorate le raffigurazioni degli Arcani, leggere con interesse le numerose frasi e citazioni dell’artista in giro per il giardino; ma soprattutto, entrando nel Giardino dei Tarocchi, potrete lasciare fuori tutto lo stress, i problemi della vita quotidiana e abbandonarvi totalmente al mondo onirico, sognatore, esoterico e creativo della straordinaria artista quale era  Niki de Saint Phalle.

Informazioni sulla visita

Il parco è aperto dal 1 Aprile al 15 Ottobre, dal lunedì alla domenica dalle 14:30 alle 19:30.

Biglietto intero € 12,00
Studenti € 7,00
Con età superiore a 65 anni € 7,00
Bambini con età inferiore a 7 anni ingresso gratuito
Persone disabili ingresso gratuito

A Gennaio, Febbraio, Marzo, Novembre, Dicembre, il primo sabato di ciascun mese dalle ore 9,00 alle ore 13,00, per volontà della fondatrice, Niki de Saint Phalle, è stato concesso ai visitatori l’ingresso gratuito. 

Immagine copertina: @AlessandroBonvini via Flickr CC by 2.0

Francesca Celani