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18 Febbraio 2019   •   Carolina Attanasio

Foiano e il Carnevale più antico d’Italia: un itinerario toscano

«Scordatevi Venezia, il Carnevale storico d’Italia si fa a Foiano: quasi 500 anni di tradizione caratterizzano la festa più attesa di un borgo perfetto per un itinerario lungo un weekend»

Se dici Carnevale, il pensiero italiano va subito in due direzioni: Venezia o Viareggio. Entrambe queste destinazioni hanno fatto della festa più ironica dell’anno il loro credo, e la loro fortuna, ma noi di Snap Italy vogliamo di più, or dunque ce ne scappiamo a Foiano della Chiana. Pochi di voi forse lo conoscono, ma è in questo piccolo borgo aretino, in Toscana, che si consuma il rito del Carnevale più antico d’Italia. Istituito nel 1539, a Foiano il Carnevale non è uno scherzo, per niente. Qua le cose si fanno in grande, seriamente, per tutto il mese di febbraio.

Quattro contradeAzzurri, Nottambuli, Bombolo e Rustici – prendono tremendamente sul serio la sfida che si rinnova ogni anno, costruire il carro allegorico più bello. Una competizione che neanche al Palio di Siena, per restare in terra toscana.

Il Carnevale di Foiano, un rito centenario

La festa, qui, affonda le radici in un passato centenario, pur evolvendosi e dando all’allegria i colori della contemporaneità. I carri allegorici di Foiano concorrono all’ambita Coppa Carnevale. Le costruzioni, tutte realizzate in cartapesta, hanno tema libero e coinvolgono vere e proprie squadre, a lavoro per settimane in un unico edificio, suddiviso in quattro spazi autonomi, dove i progetti prendono forma in maniera rigorosamente segreta. Il giorno dell’apertura degli uscioni, circa un mese prima di Carnevale, durante la sfilata chiamata corso mascherato, i carri allegorici di Foiano vedono finalmente la luce, per la gioia e lo stupore di tutti i presenti. Per tutte le domeniche successive, fino al martedì grasso, i carri sfilano per le vie di Foiano, sfoggiando orgogliosi il proprio aspetto, sotto l’occhio attento di una giuria composta da uno scultore, un pittore, uno scenografo, un critico d’arte e un giornalista. La giuria stila la sua classifica, da cui poi si ricava il vincitore in base al punteggio complessivo maggiore.

Non di soli carri vive Foiano, ma anche della bellezza delle sua maschere, che fanno seguito  alle allegorie dei carri. Finale col botto, nel vero senso della parola, col Funerale di Re Giocondo, un fantoccio di paglia imbottito di petardi, sul cui petto campeggia il numero dell’edizione del Carnevale in corso. Indovinate? Dopo la lettura del Testamento del Re, una metafora utilizzata per leggere ad alta voce belle e cattive notizie avvenute nel corso dell’anno, si proclama il carro vincitore e si dà fuoco al fantoccio del Re. I locali vi diranno che questa pratica viene chiamata Rificolonata (che letteralmente vuol dire lanterna).

Foiano e l’itinerario per un grande weekend

Con la scusa di Foiano, buttateci dentro un bel weekend on the road, no? In qualsiasi direzione guardiate, potete abbinare alla cittadina toscana un’altra meta di tutto rispetto. Premessa: Foiano ha origini antichissime, etrusche e romane. Sobria fuori, meravigliosa dentro, Foiano nasconde innumerevoli opere d’arte nelle sue chiese ed è il borgo ideale da esplorare, al di là dell’allegoria carnevalesca.

Se puntate verso nord, Foiano è vicinissima ad Arezzo, che vi guarda altera dall’alto e vi aspetta per svelarvi i suoi segreti, dalla bellissima Piazza Grande alla Cattedrale di San Pietro e Paolo. Un’ottima combinazione borgo-città. Se capitate ad Arezzo per pranzo, sappiate che qui legumi e tuberi sono presi molto sul serio, provare per credere: il fagiolo zolfino e il fagiolo coco nano, ad esempio, sono i re della cucina, ottimi nelle paste calde di stagione. Verso est, è un attimo e vi ritrovate in Umbria: una puntata sul lago Trasimeno rende il vostro weekend bucolico al 100%. Approfittatene per esplorare le sue tre isolette: Isola Polvese, Maggiore e Minore. Puntano a sud, siete in Val d’Orcia in men che non si dica. Non sappiamo da dove cominciare per dirvi quant’è bella: da non perdere San Quirico d’Orcia e Bagno Vignoni, il primo per il panorama più toscano che abbiate mai visto, il secondo per la spettacolarità delle sue vasche e delle acque termali. Verso ovest, a un palmo di mano, Siena è sempre un’ottima scusa per andare a ingozzarvi di panforte e perdervi puntualmente tra le strette vie che sfociano in Piazza del Campo, come sempre una delle migliori viste che l’architettura italiana possa donarci.

Curiosità

Quello di Foiano è un Carnevale “doppio”. Una seconda festa, di fatti, avviene d’estate, quando si salutano i carri realizzati all’inizio dell’anno, prima di distruggerli e far posto al nuovo che avanza.

Foto di copertina: Paolo Menchetti

Carolina Attanasio