Film italiani su Netflix a novembre
26 Novembre 2019   •   Cecilia Presutti

Film su Netflix: 10 pellicole da non perdere a dicembre 2019

«Ecco un’imperdibile top ten dei film su Netflix da vedere (o rivedere) a dicembre 2019. Pronti a una lunga maratona di binge-watching

Qual è il segreto per affrontare al meglio un’interminabile giornata d’ufficio? Come sopravvivere agli estenuanti pomeriggi di studio che la sessione invernale si porta dietro? Ognuno escogita i propri stratagemmi (più o meno efficaci) ma – per quanto mi riguarda – la tattica vincente è una sola: pensare al momento in cui potremo spegnere il pc, chiudere i libri, mettere in stand-by impegni e scadenze e goderci il meritato riposo. E se nulla regge il confronto con una cenetta romantica o con le serate di bagordi insieme agli amici, anche l’evergreen pigiama-divano-film può rivelarsi decisamente piacevole.  Nel caso decideste di optare per questa alternativa, vi propongo una bella top ten di film disponibili su Netflix a dicembre che – secondo il mio modesto parere – meritano di essere guardati:

La pazza gioia (2016)

Diretto da Paolo Virzì e interpretato dalle bravissime Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, La pazza gioia è uno di quei film che sento di poter consigliare senza riserve. Toccante e delicato, intenso e coinvolgente, drammatico e ironico al tempo stesso, riesce a commuovere e a divertire, ci fa piangere e ci fa ridere. 

Le protagoniste, Beatrice e Donatella, vivono in una comunità di recupero per donne affette da disturbi mentali. Si conoscono da pochi giorni ma all’improvviso – e quasi per caso – decidono di fuggire insieme, dando inizio a una bizzarra avventura al femminile. Due donne estremamente diverse, due universi opposti e apparentemente inconciliabili, che tuttavia riescono a incontrarsi. Da questo incontro nascerà un’amicizia intensa e unica, un rapporto che salverà entrambe, lenendo le ferite di un passato doloroso. 

Il capitale umano (2013)

Un altro bellissimo film di Paolo Virzì, elogiato dalla critica (italiana ed estera) e apprezzato dal pubblico. La pellicola – premiatissima – vanta un cast di tutto rispetto, chiamando a raccolta alcuni degli attori più celebri e talentuosi del panorama nostrano: tra gli altri, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni e – di nuovo – Valeria Bruni Tedeschi. Suddiviso in capitoli, Il capitale umano ripercorre a ritroso, e da diversi punti di vista, le vicissitudini che hanno portato al drammatico epilogo mostratoci in apertura. Personaggi intensi, ottima regia e abile sceneggiatura per un film che lascia il segno.

Film su Netflix da rivedere: Il grande sogno (2009)

Nicola è un giovane poliziotto pugliese appassionato di recitazione, Laura una studentessa romana di buona famiglia, Libero un affascinante studente di estrazione proletaria. Tre mondi diversi che finiranno per incontrarsi – e scontrarsi – sullo sfondo delle lotte studentesche del Sessantotto. Un intenso film di Michele Placido, interpretato da Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca e Luca Argentero.

La mafia uccide solo d’estate (2013)

Sono certa che la maggior parte di voi abbia già visto questo popolare film di Pif, ma voglio segnalarlo ai pochi spettatori che ancora ne ignorano l’esistenza. La mafia uccide solo d’estate merita di essere visto perché riesce a conciliare leggerezza e serietà, dramma e commedia, affrontando in toni ironici uno dei capitoli più tragici della storia italiana: quello delle stragi perpetrate a Palermo, tra gli anni ‘70 e gli anni ‘90, da Cosa Nostra

La prima cosa bella (2010) da fare? Guardare film su Netflix

Bruno Michelucci (Valerio Mastandrea) è un professore di mezza età, infelice, scontroso e perennemente insoddisfatto. Il difficile rapporto con la madre Anna (Stefania Sandrelli) si è concluso in modo burrascoso da molti anni, quando Bruno era adolescente, e questo distacco ha avuto importanti ripercussioni sulla vita del protagonista. L’occasione di ritrovarsi arriva quando Anna si ammala di un cancro incurabile e il figlio decide di raggiungerla a Livorno, la sua città natale. Un bellissimo film di Virzì, commovente e tenero ma privo di facili pietismi, che ripercorre attraverso una serie di flashback la vita dei due protagonisti. 

Smetto quando voglio (2014)

Consiglio questo film perché è una delle commedie italiane più divertenti che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni. Se volete ridere di gusto ma la comicità volgarotta dei cinepanettoni vi fa storcere il naso (come darvi torto!), Smetto quando voglio potrebbe fare al caso vostro. Diretto da Sidney Sibilia e interpretato da un cast esplosivo, il film racconta le tragicomiche avventure di un gruppo di intellettuali che decidono di dare una svolta alle proprie vite lanciandosi sul mercato della droga.

Film su Netflix: Lo spietato (2019)

Diretto da Renato De Maria e interpretato da Riccardo Scamarcio, Lo spietato è un riuscito gangster movie all’italianaIl film racconta la storia di Santo Russo, figlio di un ex ‘ndranghetista che dalla Calabria si trasferisce a Milano insieme alla famiglia. Nella nuova città Santo riesce a integrarsi bene, ma un arresto ingiusto e le amicizie strette in carcere cambieranno inevitabilmente il corso della sua vita. Ottima l’interpretazione di Scamarcio, che con questo ruolo si è aggiudicato una candidatura al Nastro d’argento come miglior attore protagonista.

L’amore è eterno finché dura (2004)

Da fan sfegatata di Carlo Verdone, non posso non consigliarvi L’amore è eterno finché dura, uno dei film – a parer mio – più riusciti del regista romano. Divertente e vivace, questa commedia esplora con ironia (e onestà) le complesse dinamiche delle relazioni amorose. Tra insofferenze coniugali, sotterfugi, appuntamenti improbabili ed equivoci, sono certa che questo esilarante film riuscirà a farvi ridere di gusto. Nei panni di Gilberto Mercuri, Verdone si è aggiudicato il Globo d’oro come Miglior attore protagonista. Laura Morante, bravissima come sempre, ha invece ottenuto il Nastro d’oro come Migliore attrice protagonista grazie al ruolo di Tiziana, moglie di Gilberto.

Mio fratello è figlio unico (2007)

Diretto da Daniele Luchetti e ispirato al libro di Antonio Pennacchi Il fasciocomunista, Mio fratello è figlio unico è un film drammatico e intenso. La pellicola si è aggiudicata una lunga serie di – meritatissimi – premi (tra gli altri, il David di Donatello a Elio Germano come Miglior attore protagonista e ad Angela Finocchiaro come Miglior attrice non protagonista) e ha avuto un ottimo successo di pubblico. Lo consiglio.

Tutta colpa di Freud (2014)

Francesco (Marco Giallini) è un analista cinquantenne, separato e con tre figlie: Sara, che dopo l’ennesima delusione amorosa con una donna si mette in testa di diventare etero, Marta, che lavora in una libreria e si ritrova coinvolta in un inaspettato rapporto, e la diciottenne Emma, amante di un uomo sposato e molto più vecchio di lei. Come riuscirà il protagonista a gestire tutto questo? Un film divertente e leggero con un ottimo cast.

Cecilia Presutti