escursioni in sardegna
10 Luglio 2018   •   Carolina Attanasio

Escursioni in Sardegna, il grande classico dell’estate italiana

«Le escursioni in Sardegna sono un must, il grande classico dell’estate: ciò non vuol dire che siano scontate o che l’isola non sia ancora, inequivocabilmente, il paradiso del mare italiano per eccellenza.»

Se vi diciamo escursioni in Sardegna, la vostra mente probabilmente corre subito a mari blu dipinti di blu e vegetazione incontaminata. Siete sulla strada giusta, ovviamente. Nient’altro che la meraviglia della natura incontaminata, fatta di colori forti e spiagge bianche. La Sardegna è stata sempre, ed è tutt’ora, il paradiso da raggiungere durante le vacanze, così diversa da tutto il resto della costa italiana da essere immediatamente riconoscibile all’occhio. Pochi posti catturano l’attenzione, in Italia, per il loro essere così selvaggi come le coste sarde. Poiché è un’isola, la Sardegna si conserva meglio della nostra penisola, è meno incline al cambiamento e fortemente votata alla meraviglia.

Se state progettando escursioni in Sardegna, dunque, non potete prescindere dai must see, per quanto tutta l’isola sia meritevole di un grand tour estivo. Le mete più ambite? Vi ci portiamo noi.

La Maddalena

Sempre lei, la splendida. Le escursioni a La Maddalena, in imbarcazioni dotate di ogni comfort, sono davvero inimitabili, a maggior ragione verso la grande sorella dell’arcipelago nord-est. L’isola è l’unica abitata dell’arcipelago, è un ex base militare italiana e americana, percorsa per tutto il suo perimetro di 45 km da una strada panoramica da mozzare il fiato. Morbide colline scendono verso le coste frastagliate, fatte di cale, insenature e spiagge meravigliose. La Maddalena è sempre stata in una posizione strategica, lo sapeva già Napoleone quando tentò invano di conquistarla. Qui avete solo da perdervi e sperare di non tornare più. Nel piccolo porto di Cala Gavetta, una colonna con l’effige di Giuseppe Garibaldi sta lì a ricordare gli ultimi 26 anni di vita dell’eroe dell’Unità Nazionale, trascorsi a Caprera. A Cala Francese potete fare del buon trekking, tra i sentieri che portano alla scoperta di spiagge mozzafiato. A sud, il Nido dell’Aquila è nelle immediate vicinanze della fortezza militare, non lontano da Punta Tegge, un tripudio di mare verde smeraldo quasi da mettersi a piangere. L’isola della Maddalena è un buon punto di partenza per esplorare le isolette circostanti, Budelli, con la celebre spiaggia rosa, Santo Stefano, Spargi, solo per citarne alcune.

Santa Teresa di Gallura

Cinquemila anime, che diventano molte di più durante l’estate, popolano questo borgo a nord dell’isola. Ottima base per le vostre escursioni in Gallura, Santa Teresa si popola di musica e locali alla moda nel periodo estivo. Chissà se Vittorio Emanuele I di Savoia, che la fondò nel 1808, immaginava che sarebbe diventata un borgo così attraente. Aperta sulle scogliere di Bonifacio, Santa Teresa è il punto di partenza per escursioni alla baia di Rena Bianca, una distesa di sabbia così fine e luminosa da abbagliare la vista. Dominata dalla Torre di Longosardo, è una spiaggia Bandiera Blu. Da qui in poi, la zona è un fiorire di cale: Cala Balcaccia e Cala Sambuco, perfetta per le immersioni, portano dritte a ovest, verso Capo Testa, che è la punta settentrionale della Sardegna. Qui c’è un istmo con due spiagge, Rena di Ponente e di Levante; indipendentemente dalle condizioni meteo, qui il mare è perennemente calmo. Valle della Luna è il simbolo di Santa Teresa di Gallura, una prospettiva di pareti di granito e meravigliose calette nascoste. Cammina che ti cammina, incrocerete due siti archeologici nuragici, Lu Brandali e Sa Testa, e anche Batteria Ferrero, quello che resta di un fortino della seconda guerra mondiale con ancora bunker, caserme e postazioni di artiglieria

Stintino

Nord-ovest, a 50 km da Sassari. Stintino è un altro paradiso per le vostre escursioni in Sardegna, anche solo per vedere la famosa spiaggia della Pelosa, simbolo del luogo, considerata tra le più belle d’Europa. Decine di metri di fondale molto basso e limpido in modo indescrivibile, La Pelosa è una di quelle spiagge che può spiegarvi di quante sfumature può comporsi il mare a noi conosciuto. La Pelosetta è la spiaggia adiacente, controllata a distanza da una torre aragonese del 1578, che è il simbolo della Pelosa. Da lì si gode un grande panorama sul Parco dell’Asinara. Stintino nasce come paese di pescatori, fondato da 45 famiglie liguri nel 1885, quando il Regno d’Italia portò sull’isola un lazzaretto e una colonia penale. La pesca è legata a doppio giro alla storia di Stintino, che ospita anche un Museo delle Tonnare, un posto che racconta il modus vivendi del luogo nel corso dei secoli scorsi.

San Teodoro

Tornando a est, poco più giù, San Teodoro è un centro turistico molto conosciuto e particolarmente adatto se quell che cercate è un po’ di movida. Tuttavia, è anche perfetto per le vostre escursioni in Sardegna perché, indovinate, pullula di spiagge dalla sabbia dorata che definire paradisi è quasi un’offesa. Cala Brandinchi somiglia ai tropici, di fatti è stata ribattezzata Tahiti, da qui si prosegue verso Lu Impostu, con Marina di Puntaldìa e s’Isuledda, spiaggie simbolo della zona e perle di rara beltà. Qua non sai se sono più belle le spiagge o i nomi che portano, Li Corri, Li Marini, Li Becchi, Seghefusti… come è possibile che a nomi così esilaranti corrispondano posti di indescrivibile bellezza, è un mistero che solo i sardi possono chiarirci.

Voi, nel dubbio, spalancate gli occhi e godetevi ogni passo in un’isola che non si può raccontare se non si vive, e non passerà mai di moda perché non è un bel vestito, ma un tesoro incontaminato che racconta, da sempre, un altro lato dell’Italia.

Carolina Attanasio