Donne italiane alla guida delle più grandi case di moda
«Tra le punte di diamante del nostro fashion system troviamo anche sette donne italiane che oggi guidano le più importanti aziende del panorama moda internazionale»
Il fashion system è uomo o donna? Anche in questo settore esistono differenze e discriminazioni quando si parla di professionisti? Di certo quello della moda non è un mondo completamente estraneo a questo tipo di problemi, ma forse si tratta di uno dei pochi settori in cui le pari opportunità sono (quasi sempre) considerate e rispettate. Ne sono un esempio le donne italiane che oggi ricoprono ruoli di spicco all’interno delle maggiori case di moda italiane e straniere. Forse c’è ancora qualcuno che considera la moda un settore “femminile”, legato solo all’eleganza e ai bei vestiti. Certo, ci sono anche i bei vestiti, c’è lo stile, c’è il buon gusto, ma ciò che davvero muove questa industria miliardaria sono le strategie, le idee vincenti, la passione e l’inventiva. E queste sono caratteristiche che non hanno sesso. Se proprio vogliamo individuare delle differenze, potremmo dire che gli uomini hanno una componente pragmatica molto forte, mentre le donne puntano di più sulla parte emozionale. Ma anche questa regola non vale sempre e le eccezioni sono dietro l’angolo.
Parlando di panorama femminile, è impossibile non citare le sorelle Fendi o Laura Biagiotti, donne che hanno costruito i propri imperi coniugando senso pratico ed estetico, emozioni e senso per gli affari, e diventando i volti di un Made in Italy che supera la prova del tempo. E ancora oggi sono tante le donne italiane che, ricoprendo i ruoli più disparati, guidano con successo aziende multimilionarie. Conosciamone qualcuna…
Francesca Bellettini
Laureata in Economia Aziendale all’Università Bocconi, le sue prime esperienze lavorative erano legate al mondo dell’investment banking. Si avvicina al mondo della moda nel 1999, lavorando nella divisione Business Planning and Development del Gruppo Prada, mentre nel 2003 approda a Kering, la holding francese di proprietà della famiglia Pinault. Lavora per Gucci e poi per Bottega Veneta, e poi nel 2013 viene nominata CEO della maison francese Yves Saint Laurent. È stata lei a guidare il re-branding della casa di moda, progetto che ha portato ad una crescita del 23,7% nel 2016. La sua strategia punta sulla promozione di una cultura aziendale fatta di creatività, agilità e autenticità, valori che hanno permesso al brand di evolversi restando sempre fedele alla sua essenza.
Donne italiane di talento: Lavinia Biagiotti
Attuale Presidente e CEO di Biagiotti Group, Lavinia è la figlia della fondatrice della casa di moda Laura Biagiotti. Classe 1978, entra a far parte del gruppo di famiglia a soli diciotto anni, facendo suo quell’approccio sostenibile e quella valorizzazione del Made in Italy che da sempre hanno contraddistinto il brand. Dal 2004 è consigliere dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, mentre nel 2015 è diventata membro dell’Advisory Board Italy di Unicredit. Lavinia è stata tra i primi imprenditori in Italia a valorizzare il legame tra moda e sport e a collaborare con settori artistici, ricevendo anche numerosi premi. Di recente (nel febbraio 2020) è stata promotrice della prima sfilata live streaming durante la Milano Fashion Week.
Maria Grazia Chiuri
Attuale direttrice artistica di Dior, Maria Grazia Chiuri ha alle spalle una carriera a dir poco invidiabile. Romana di nascita, ha lavorato prima da Fendi e poi da Valentino, maison che ha diretto insieme a Pierpaolo Piccioli per ben otto anni. Ha registrato numerosi successi, riportando al successo la casa di moda romana e introducendo novità interessanti, come le scarpe color pastello borchiate della linea Rockstud. Il suo passaggio a Dior è stato un passo importante non solo per la sua carriera, ma anche per il brand francese reduce da una guida (quella di Raf Simmons) poco convincente e che per la prima volta veniva affidato alla guida di una donna. La Chiuri ha raggiunto, anche qui, un notevole successo, facendo aumentare le vendite del 19% solo nel primo anno. Il suo stile romantico e sognatore ben si sposa con il DNA di Dior, ma riesce anche a tirar fuori il carattere e la forza delle donne contemporanee.
Silvia Venturini Fendi
Direttrice creativa della casa di moda romana fondata dai suoi nonni (Edoardo Fendi e Adele Casagrande), è tra le donne italiane più famose e importanti del fashion system. Nata e cresciuta a Roma, circondata da borse e pellicce e a contatto con i maggiori creativi di moda, quali il kaiser Karl Lagerfeld, Silvia si è formata attingendo dalla storia del suo brand e della sua famiglia, di cui continua a seguire i passi. La sua carriera è costellata di intuizioni geniali e ispirazioni inaspettate, che hanno portato alla nascita di capi iconici come la borsa Baguette e la Peekaboo. Ama la libera sperimentazione e la curiosità, che la portano (per sua stessa ammissione) a infrangere qualche regola, restando sempre fedele a quei valori che hanno fatto grande il brand Fendi: cura dei dettagli, difesa del Made in Italy e dell’artigianalità.
Alberta Ferretti
La passione di Alberta Ferretti per la moda è iniziata quando era bambina e trascorreva molto tempo all’interno della boutique della madre. Nel 1981 inaugura il suo primo showroom a Milano, lanciando il suo marchio che in breve tempo diventa sinonimo di eleganza, armonia e raffinata bellezza. Forse non tutti sanno che ha anche collaborato con Moschino, producendo su licenza la linea Moschino Couture, e nel 2017 ha disegnato le uniformi degli assistenti di volo di Alitalia. Dopo aver costituito la società Aeffe Group, si apre all’estero arrivando nel 1996 a New York City con la sua prima boutique. Oggi il suo gruppo controlla quattro marchi ed è presente in ben 69 paesi, con un numero di dipendenti che sfiora i 1500.
Le grandi donne italiane: Elisabetta Franchi
L’avventura di Elisabetta Franchi inizia nel 1996 quando apre un piccolo atelier, con un team di appena cinque persone. Qui inizia ad esprimere la sua creatività e a dar forma al suo talento, ricevendo feedback positivi sia dalla clientela che dagli addetti ai lavori. Nel 1998 fonda la Betty Blue S.p.a. che produce la collezione CELYN b, proseguendo il suo lavoro con grande passione e determinazione. Nel 2006 acquista l’attuale headquarter del brand, che diventa operativo nel 2008: si tratta di un complesso di oltre 6.000 mq, immerso nella campagna bolognese e ideato nel pieno rispetto dell’architettura eco-sostenibile. Dal 2012 sceglie di firmare le sue creazioni e dà vita al marchio che porta il suo nome, aprendo poi il primo showroom a Milano. Oggi l’azienda ha circa 300 dipendenti e possiede 84 boutique monomarca in diversi Paesi del mondo.
Miuccia Prada
Nipote del fondatore del brand, Miuccia Prada entra nell’azienda di famiglia nel 1971. Affiancata anche dal marito, Patrizio Bertelli, ha lavorato duramente per portare la casa di moda al successo internazionale. Le sue borse, ideate all’inizio degli anni Ottanta, sono diventate il prodotto più amato e richiesto del brand in tutto il mondo. È stata sua anche l’idea di attuare una strategia di diversificazione, lanciando nel 1993 il marchio Miu Miu, pensato per una clientela più giovane. Oggi Miuccia, insieme al marito, è la co-amministratrice delegata della maison ed è una delle donne italiane più ricche al mondo, con un patrimonio di circa 2,4 miliardi di euro.
Raffaella Celentano