Sorelle Fendi
01 Febbraio 2019   •   Raffaella Celentano

Sorelle Fendi: una storia di successo tutta al femminile

«Da bottega di pellicce a fashion brand di fama internazionale, Fendi ha conquistato il mondo con la sua eleganza e con la tenacia delle cinque sorelle Fendi»

Voi siete come le cinque dita di una mano”, così era solita dire Adele Casagrande Fendi alle sue cinque figlie. E questa affermazione si rivelò veritiera non solo per la loro armonia familiare, ma anche per quella lavorativa. Paola, Anna, Franca, Carla e Alda da cinque semplici sorelle si sarebbero trasformate ben presto nelle signore della moda Made in Italy, nelle celebri sorelle Fendi che hanno stravolto il sistema moda italiano e internazionale. La storia della casa di moda Fendi inizia nel 1925 a Roma, quando Edoardo Fendi e Adele Casagrande trasformano il laboratorio di pellicceria fondato nel 1918 nel primo negozio Fendi.

Lei aveva sette anni in più e, contro il parere dei genitori, che non vedevano nulla di buono in una tale differenza di età, decise di sposarlo e di aprire insieme a lui il primo negozio Fendi, in via del Plebiscito a Roma. Partivano da niente.
Franca Fendi in Sei con me

Ben presto il nome Fendi inizia a diventare rinomato non solo in Italia, ma anche all’estero. Già negli anni ’30 le raffinate pellicce e gli accessori di pelle del laboratorio Fendi raggiunsero fama internazionale grazie alle ricche signore in visita alla Città Eterna con un debole per l’artigianalità Made in Italy. Ma è nel secondo dopoguerra che arriva il grande successo internazionale. Nel 1946, infatti, i due fondatori decisero di lasciare l’azienda nelle mani delle figlie, le sorelle Fendi che di lì a poco avrebbero fatto la storia della maison e del Made in Italy. Paola, Anna, Franca, Carla e Alda presero le redini dell’attività di famiglia e la traghettarono verso uno straordinario successo, complice di uno dei designer più geniali della sua generazione, Karl Lagerfeld, che nel 1965 iniziò a collaborare con Fendi. Furono proprio le sorelle Fendi, insieme a Lagerfeld, a dare vita all’iconico logo dalla doppia F. Inizialmente utilizzato come invisibile fodera della valigeria, oggi è diventato simbolo del lusso esibito con orgoglio e tra gli esempi più significativi del fenomeno della logomania.

Una storica maison

E proprio come le cinque dita di una mano, ognuna delle sorelle Fendi si ritagliò un posto all’interno dell’azienda in base alle proprie inclinazioni e passioni. Paola era la più artistica e creativa, Anna era legata al mondo del design e della progettazione,  Franca era la più pragmatica e commerciale, Carla invece era la responsabile dell’ufficio commerciale e dell’ufficio stampa e poi Alda, responsabile dell’atelier e del laboratorio di pellicce.

Forse è proprio da questa armonia, oltre che dalla lungimiranza delle cinque sorelle, che sarebbe derivato il grande successo della maison. Accanto alle pellicce artigianali esclusive e uniche ben presto iniziarono a comparire intere collezioni di pellicce pret-à-porter, che da capo elitario divenne capo modaiolo. Inoltre, il brand fu spesso scelto da numerosi attori e registi e spesso si incrociò con il cinema (basti pensare al ruolo del marchio ne Il Diavolo veste Prada, o agli abiti di scena disegnati per C’era una volta l’America ed Evita). E così Fendi è diventato uno di quei nomi che hanno fatto la storia del Made in Italy e che oggi è conosciuto e amato in tutto il mondo.

Tra gli anni ’70 e ’80 si sviluppò il ready to wear e nel 1987 fece il suo ingresso in azienda Silvia Venturini Fendi (figlia di Anna) che creò la seconda linea Fendissime e che oggi è il direttore creativo della collezione uomo e degli accessori. In seguito all’acquisizione del marchio da parte del gruppo francese LVMH, le sorelle Fendi decisero di intraprendere strade diverse, lasciando l’azienda nella mani di Karl Lagerfeld e di Silvia Venturini Fendi, che ancora oggi guidano l’azienda tra numerosi successi e tanta innovazione.

Raffaella Celentano