città della moda Codice di condotta tessile
15 Giugno 2018   •   Raffaella Celentano

Città della moda: il fashion system italiano da nord a sud

«Quali sono le città della moda italiana? O meglio, quali sono i distretti italiani dell’abbigliamento? Scopriamolo insieme con questa speciale lezione di geografia della moda»

L’Italia è un paese che sa reinventarsi e mettersi in gioco. Forte della sua creatività e della sua resilienza, la nostra bella penisola riesce sempre a reagire a qualsiasi crisi o problema, e ne sono una testimonianza le numerose città della moda e i tanti distretti industriali legati al tessile e all’abbigliamento. A rendere davvero imbattibile il Made in Italy, inoltre, ci sono quei fattori fondamentali che da sempre contraddistinguono la nostra produzione: primo fra tutti l’artigianato, a cui segue un legame fortissimo con i distretti produttivi e con le locali tradizioni nelle lavorazioni manifatturiere così come nelle pratiche mercantili. Insomma, noi italiani siamo fortemente legati alla nostra storia, alla nostra cultura e alla nostra terra, e riversiamo questo amore anche (o forse soprattutto) nel lavoro.

Per questo motivo le città della moda e i distretti industriali rappresentano il lato migliore del nostro sistema produttivo. Essi rappresentano la nostra capacità di innovazione e di resilienza di fronte alle sfide poste dalla crisi degli ultimi anni. Insomma, le imprese poste nei distretti industriali (tutti, non solo per quelli legati all’abbigliamento) crescono più velocemente e rispondono alla crisi in maniera più reattiva, oltre ad avere un tasso di occupazione più elevato rispetto alle altre imprese. E per avere un quadro più chiaro, ecco una mappa dei distretti d’Italia, posti lungo tutta la penisola:

Come potete vedere, i distretti industriali e le città della moda (in rosso nella mappa) sono distribuiti in tutta Italia, dalla Lombardia alla Puglia. Questo vuol dire che (quasi) tutte le regioni d’Italia hanno una tradizione industriale legata alla moda. Parliamo un po’ di numeri. L’Osservatorio Nazionale dei Distretti Italiani individua ben 36 distretti nel settore abbigliamento – accessori moda. Si tratta di distretti che coinvolgono vari comuni e che sono specializzati in diverse produzioni. Si passa dalla pelle ai tessuti, dalle calzature allo sportswear, arrivando poi ai distretti orafi e degli occhiali. Vediamo insieme qualche esempio…

Se si parla di distretti calzaturieri, impossibile non citare il Distretto delle calzature della Riviera del Brenta, quello di Casarano nel basso Salento e il Distretto delle calzature di Fermo, che rappresenta la più grande concentrazione di imprese calzaturiere nel territorio italiano. Discorso a parte merita il Distretto delle calzature napoletane: qui, infatti, troviamo due diverse produzioni, quello legato alla sartoria maschile napoletana e quello delle calzature, nato negli anni Sessanta e oggi specializzato nella produzione di calzature da uomo e da donna di qualità media e medio-fine.

Se, invece, parliamo di tessuti bisogna ricordare il Distretto di Prato, specializzato nella produzione di lana, e il distretto serico comasco, che produce, da solo circa il 95% della seta in Italia. E parlando di numeri e nomi importanti, ecco spuntare il Distretto tessile abbigliamento Schio – Thiene – Valdagno, in cui sono presenti aziende che ormai da tempo lavorano per grandi maison quali Vuitton, Gucci, Moncler, Dior, Chanel.

Passiamo, ora, al Distretto Orafo Argentiero di Vicenza, il cui  tessuto imprenditoriale locale è caratterizzato dalla presenza di un limitato numero di medie imprese e di molte piccole aziende, spesso artigianali ed altamente specializzate. Di rilievo però anche alcune realtà industriali capaci di realizzare elevati volumi, soprattutto per quel che riguarda catename, cinturini e medaglie. E, restando in tema, citiamo anche il Distretto Orafo di Valenza. Le imprese presenti nel distretto sono specializzate nella produzione di gioielli e articoli di oreficeria di alta gamma, e sono caratterizzate da un’alta capacità di innovazione.

Concludiamo, ora, con due eccellenze del tutto particolare: il Distretto dello Sportsystem di Montebelluna e il Distretto dell’occhiale di Belluno, entrambi specializzati in produzioni speciali. Lo Sportsystem District montebellunese è specializzato nella progettazione, produzione e commercializzazione di articoli sportivi: calzature specialistiche, abbigliamento e attrezzi pensati per la pratica sportiva, e rappresenta un distretto di importanza mondiale. Il distretto degli occhiali, che si estende in tutto il territorio della provincia di Belluno, invece è specializzato in tutte le produzioni che riguardano l’occhiale: montature da vista, occhiali da sole, minuterie per occhiali, astucci e, in misura minore, lenti.

Insomma, la moda italiana è molto più di quello che si vede sulle passerelle o sui red carpet, è fatta di artigianato, storia e tradizione, che si trasformano in inventiva e innovazione. È così che nascono i distretti e le città della moda, ognuna con le sue peculiarità e (soprattutto) la sua resilienza.

Raffaella Celentano