Vacanze in montagna cammini italiani
12 Ottobre 2018   •   Federica Portoghese

Cammini italiani, alla scoperta dei più belli da intraprendere

«Se il Cammino di Santiago de Compostela può rivelarsi una vera e propria esperienza di vita, di crescita e spirituale, i cammini italiani non soffrono di un complesso di inferiorità. Tengono il passo, invece. Richiedendo lo stesso impegno, la stessa determinazione e, a volte, la stessa fatica».

Viaggiare è uno stile di vita, conoscere il mondo non è per tutti, il vero viaggiatore lo riconosci dagli occhi profondi e curiosi, dallo zaino in spalla e dalle scarpe consumate. Chi viaggia decide di mettere da parte i pregiudizi, le idee e i consigli, aprendo la mente a più confini e stili di vita. Chi viaggia riempie la mente di fotografie, di adrenalina il sangue e riscopre la meraviglia di sentirsi liberi con le braccia aperte, il mondo davanti e il cuore vivo. Chi viaggia è alla ricerca anche di cammini italiani, esperienze in grado di cambiarti la vita.

E se viaggiare non è per tutti, farlo camminando è per pochi. Un giorno ti svegli e dici «lo faccio, metto due cose nello zaino e parto a piedi». Non per dimostrare qualcosa, non perché stia diventando una moda; vuoi solo riprenderti il tempo e andare per boschi e sentieri. Scoprire le vie secondarie, spogliarti del tuo io più moderno e allearti al paesaggio. Il mondo è maestoso, camminando lo capisci bene, lo sentono bene le tue gambe, la pianta dei tuoi piedi. Camminare è terapeutico. Il termine “lontano” è più una percezione che un dato di fatto. Quando si parla di cammini e pellegrinaggi la nostra mente pensa immediatamente a Santiago de Compostela, ma raddrizzate per bene le orecchie perchè il nostro paese non ha nulla da invidiare a Santiago… scoprite con noi i cammini italiani più belli. Molti viaggiatori che hanno fatto scelte impegnative a lungo termine in giro per il mondo, sono partiti proprio dall’Italia, o meglio dai percorsi più belli della nazione: la Via Francigena, il Cammino di Assisi, la Via degli Dei. Quindi, non solo percorsi ma vie, che ti si aprono dentro.

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I cammini italiani più belli da percorrere

Si parte da Bologna e si arriva a Firenze attraversando l’Appennino tosco-emiliano. Percorribile a piedi in 4-6 giorni, a seconda di quanto si è allenati. Bastano invece 2-3 giorni per fare l’intero percorso in bicicletta. Copre un dislivello massimo di 1460 metri ed è alla portata di tutti. Molte tappe in cui trovare alloggio e degustare le specialità gastronomiche della zona. Via degli Dei risulta tra i cammini italiani più venerati e favoriti dai turisti.

Antichissima via che connetteva Canterbury a Roma e poi, a seguire, alla Puglia. Itinerario ricco di storia e testimonianza di quanto il pellegrinaggio devozionale fosse importante in epoca medievale.  Il percorso che attraversa l’Italia, dal Gran San Bernardo a Roma, conta 44 tappe e 1.000 km circa. Trattandosi di una rete di vie è possibile suddividere il lungo tragitto in diversi itinerari, percorrendoli separatamente.

  • Via della Transumanza    

244 chilometri di strade verdi che scendono dalle montagne dell’Abruzzo alle pianure di Foggia, in Puglia. Antica via pastorale che, mezzo secolo fa, si percorreva per la transumanza delle greggi. Si percorre a piedi in 10-11 giorni attraversando valli, antichi borghi e piccoli centri.

Da Dovadola (Forlì-Cesena) ad Assisi, in Umbria, il percorso si snoda attraverso 300 chilometri ad un’altezza massima di 1250 metri. Dalle foreste tosco-romagnole si scende verso lunghi tratti pianeggianti. È percorribile in 12-13 giorni e attraversa località come Verna, Camaldoli e Gubbio. Quello di Assisi è tra i cammini italiani più religiosi.

  • Le ciclovie del Po

5 itinerari percorribili a piedi o in bicicletta, costeggiando il fiume più lungo d’Italia: il Po. Camminare lungo gli argini del fiume, visitare città d’arte e riserve naturali e fermarsi in locande e punti di ristoro lungo un percorso che copre una distanza di 240 chilometri.

  • Basilicata coast to coast 

Si parte da Maratea e si ripercorre l’itinerario del noto film di Rocco Papaleo Basilicata coast to coast arrivando a Scanzano ionico. L’itinerario si snoda attraverso i 233 chilometri che separano il mar Tirreno dallo Ionio, alla scoperta di una delle regioni meno conosciute d’Italia.

  • Via degli Abati

Si raggiunge un dislivello complessivo di 6000 metri nei 190 chilometri della “Via Francigena di montagna”, che corre lungo l’Appennino tosco-emiliano. Percorsi impegnativi  tra sentieri, mulattiere, valli e crinali che partono da Bobbio, nella provincia di Piacenza e arrivano a Pontremoli, in Toscana.

Cammino della Magna Via Francigena in Sicilia

  • Vie Francigene di Sicilia

900 km di vie sparse per la Sicilia, di strade sterrate, sentieri e città ricche di tradizioni della cultura locale. Agli inizi dell’anno 1000 d.c., le antiche vie, collegavano l’entroterra e le zone costiere ai vari porti d’imbarco dell’isola, per permettere ai pellegrini dell’epoca di raggiungere Roma o la Terra Santa.

  • Cammino di San Giorgio Vescovo

Per gli amanti della Sardegna, questo itinerario si svolge tra Cagliari e le aree montane interne dell’Ogliastra, nei pressi di Nuoro. Strade sterrate e pendenze da superare in un contesto naturale di maestosa bellezza. 200 chilometri suddivisi in 12 tappe che necessitano una buona conoscenza del territorio o la presenza di una guida per mancanza di segnalazione.

310 km nel cuore dell’Italia partendo da Norcia, in Umbria, e arrivando a Montecasino, dopo aver attraversato tutto il Lazio. 16 tappe su sentieri, carrarecce e strade secondarie a stretto contatto con la natura e la storia medievale.

  • Italia coast to coast 

18 tappe per percorrere i 410 km che connettono il Mar Adriatico al Tirreno. Si parte da Portonovo, nelle Marche e si arriva a Orbetello, di fronte al Monte Agentario. Si attraversano Marche, Umbria, Lazio e Toscana percorrendo antiche vie, trovando alloggio in antichi eremi, immersi nella natura e nella storia.

cammini d'italia

Riflessione

I cammini italiani, come tutti i pellegrinaggi, si portano dietro il fascino di andare a piedi. Non importa verso dove né per quanti chilometri. Ritrovare lo spazio intorno a sé e farne un cammino è una piccola sfida. Nessun mezzo di trasporto, niente motore, niente benzina. Solo noi e la strada, noi e un pianeta da misurare a piedi. E chissà che non si scopra che camminando si può arrivare ovunque e che il corpo ce la fa, ad essere libero, ad essere forte. Un buon paio di scarpe, una massiccia dose di fiducia e le gambe come forza motrice, a spingerci avanti.

Lasciare il mito della velocità, abbandonare l’idea di cambiare continente in poche ore e ritrovare la bellezza dei sentieri, la fatica della strada, le origini del viaggio. Ogni buon viaggiatore dovrebbe poter raccontare di quella volta in cui “mi sono incamminato e perso, per le strade del mondo”. Ogni buon viaggiatore dovrebbe poter dire “ci sono arrivato a piedi”.

Federica Portoghese