Viaggio in Sicilia: da Taormina a Ragusa alla scoperta della costa orientale
«Un viaggio in Sicilia, in un’isola sempre bella, anche quando gli ombrelloni si chiudono e l’estate finisce. Scoprite il nostro nostro primo itinerario, che vi porterà alla scoperta della “fascia est”, da Taormina a Ragusa»
Dopo essere stati a Marzamemi abbiamo deciso di fare di nuovo un viaggio in Sicilia, magari un po’ più lungo di una toccata e fuga, alla scoperta di alcune delle più belle città della costa est. Il primo buon motivo per un viaggio in Sicilia? Sicuramente il calore delle persone! E il secondo? L’arte e la storia, immancabili in ogni angolo! Ogni città è uno scrigno pieno di tesori tutti da scoprire, dove a farla da padroni saranno il mare, la natura, il buon cibo e le tradizioni.
Sì, proprio così: durante il vostro viaggio in Sicilia non vi mancherà proprio niente! Non ci credete? Allora non vi resta che venire a scoprire la prima parte del nostro itinerario, un tour imperdibile in cerca di tutte quelle bellezze offerte dalla costa orientale. Ma prima di iniziare un piccolo consiglio: oltre a scarpe comode e uno zaino capiente regalatgevi qualche giorni di completo relax presso i villaggi vacanze di Bluserena, l’ideale dopo una lungo viaggio in Sicilia alla scoperta dei luoghi più belli dell’isola.
-
Taormina (ME) – una città da cinema
Il nostro viaggio in Sicilia inizia dalla costa orientale. Guy de Maupassant nel 1885 scrisse:
Se qualcuno dovesse passare un solo giorno in Sicilia e chiedesse: “Cosa bisogna vedere?” risponderei senza esitazione: “Taormina”.
La meravigliosa città offre molto da vedere. Fin dalle sue origini rappresenta un crocevia di culture e genti diverse, tra Siculi, Greci, Romani, Bizantini, Saraceni e Normanni. In tempi più moderni diventò la meta turistica prediletta dai politici, reali e artisti. Iniziamo col visitare il Duomo di San Nicola (XIII sec). È riconoscibile dalla merlatura a corona che decora l’imponente facciata e dalla torre a bastione. Caratteristici sono i quattro portali del duomo: quello principale in stile barocco, quello rinascimentale o di Ponente, quello gotico o di Levante e quello medievale.
Prendete poi Corso Umberto I (la via principale di Taormina) per visitare Palazzo Corvaja. Il nucleo originario viene costruito dagli arabi durante il loro dominio, poi nel corso degli anni vennero edificate le due ali laterali e la scala che si trova nel cortile. È un palazzo storico molto interessate che amalgama più stili: le merlature della torre in stile arabo, finestre bifore di stile gotico- catalano, mentre è normanna la sala quattrocentesca in cui si riuniva il Parlamento siciliano. Oggi il palazzo ospita l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo e il Museo delle arti e tradizioni popolari. Sicuramente apprezzerete moltissimo anche il palazzo dei Duchi di Santo Stefano (XIV sec.), anch’esso risultato di più epoche e stili. La pinta quadrata e la merlatura, in effetti, ci riportano all’epoca normanna, mentr le finestre bifore con il merletto trilobato, l’arco a sesto acuto e il rosone traforato sono uno splendido esempio di stile gotico. La decorazione bianca e nera in alto, invece, è in stile tipicamente arabo.
La città venne fondata dai greci, infatti il monumento più famoso è il teatro greco: fondato nel III sec. a C. e modificato dai romani nel II sec. d.C., con il suo diametro di 109 metri è il secondo teatro greco più grande della Sicilia. Vi consigliamo di visitarlo al crepuscolo, quando il sole sta per tramontare e le luci del teatro si accendono. In cima alla platea godetevi un panorama unico: da un lato Castelmola, dall’altro Giardini Naxos e l’Etna. Fate poi un salto a Piazza IX Aprile, una bellissima terrazza sullo splendido mare siciliano, sulla quale si affacciano la torre dell’Orologio, la chiesa barocca di San Giuseppe (XVII secolo) e l’ex chiesa gotica di Sant’Agostino.
Al cinema: Taormina è stato lo sfondo di numerosissimi film, tra cui di alcune scene di La dea dell’amore di Woody Allen, Tipi da spiaggia di Ugo Tognazzi, il Padrino III di Coppola, L’avventura” di Antonioni e Divorzio all’italiana di Pietro Germi. Famosissimo è il Taormina Film Fest.
Da mangiare: Sicilia è pesce e dolci! Tra i dessert provate la cassata, i dolci di marzapane, i cannoli, la frutta martorana, poi le famose granite. Ancora gli arancini, la ’mpanata di pesce spada, l’involtino di pesce spada alla griglia condito con “sammurigghiu“ o preparato alla ’gghiotta.
-
Zafferana Etnea (CT) – la perla dell’Etna
Il nostro viaggio in Sicilia continua nell’entroterra. Zafferana si trova nel Parco Regionale dell’Etna, a 574 metri s.l.m sulle pendici del vulcano attivo più grande d’Europa. La città offre molti punti d’interesse: tra gli imperdibili vi citiamo la Chiesa Madre della Provvidenza (XVIII sec.), più semplicemente il simbolo della città. La facciata è stata realizzata nel XX secolo in pietra bianca di Siracusa e ha tre ingressi, senza dimenticare le due torri campanarie in stile barocco che si amalgamano bene con gli elementi liberty della costruzione.
Da visitare è anche il Municipio, un elegante edificio ottocentesco in stile liberty con decorazioni floreali e con uno splendido cornicione merlato. La città di Zafferana offre ancora molto da vedere ma noi vogliamo portarvi sulle pendici dell’Etna, nel parco regionale, dove si può ammirare una natura stupefacente per la sua conformazione e per la vegetazione. Questo è anche un ottimo punto panoramico da dove si può osservare il territorio circostante e il mare.
Al cinema: Venne scelta da Franco Zeffirelli per alcune riprese di Storia di una Capinera.
Cosa mangiare: Il suo prodotto tipico è il Miele, non a caso Zafferana è denominata anche la “Città del Miele”! Da provare sono anche lo Sciatore (biscotto al latte ricoperto da cioccolato fondente, inventato qui come fonte di energia per gli sciatori dell’Etna), i biscotti chiamati le “foglie da tè” e la pizza Siciliana (calzone fritto ripieno di tuma, acciughe, e pepe).
-
Aci Castello (CT) – tra mito, cinema e letteratura
Tappa obbligata del vostro viaggio in Sicilia sarà Aci Castello, un luogo dalla storia molto affascinante. In questi luoghi Omero ambienta l’episodio dell’Odissea in cui Ulisse acceca Polifemo che, cieco e disperato, per colpirlo scaglia in mare enormi massi di lava. Proprio da questi massi sarebbero nati i Faraglioni e l’Isola Lachea. Un altro mito spiega invece l’esistenza del fiume Aci: un pastorello chiamato Aci era innamorato della ninfa Galatea, ma Polifemo, per gelosia, lo schiacciò con un masso. Gli dei decisero di trasformare il pastorello in fiume, che scorrendo si ritrova tra le braccia di Galatea, che lo apetta nel Mar Ionio. Secondo la leggenda Polifemo sarebbe la personalizzazione dell£Etna, Galatea della spuma del mare e Aci del fiume.
Un altro modo di scoprire questi luoghi è il Percorso Turistico del Verga, un affascinante itinerario tra i posti che hanno fatto da sfondo a I Malavoglia e agli altri capolavori verghiani. Aci Castello e Acitrezza offrono, però, molte altre bellezze, come il Castello. Fu edificato nel VII secolo d.C. dai bizantini e da allora fu protagonista dell’avvicendersi delle dominazioni straniere. Il castello sorge su un promontorio di roccia lavica a picco sul mare ed è accessibile attraverso una scalinata in muratura. Dell’impianto originale rimangono poche strutture, il ponte levatoio è andato perduto, mentre ci sono ancora il cortile e alcuni ambienti interni. All’interno è presente il Museo Civico, una cappella, i dipinti dell’artista Jean Calogero e una stupenda terrazza.
Al cinema: è stata set di parecchi film, tra cui La terra trema di Visconti, Capitan Blanco (1914) di Nino Martoglio, girato ad Acitrezza, Porcile (1969) di Pier Paolo Pasolini, girato ad Aci Castello.
Cosa mangiare: oltre alle varie prelibatezze provate come antitipasto il mauro, un’alga che cresce solo qui servita con succo di limone.
-
Siracusa (SR) – Arte, Montalbano e non solo
Per parlare della bellezza di Siracusa ci vorrebbe una giornata intera! Nel nostro viaggio in Sicilia è d’obbligo iniziare la visita dal Parco archeologico della Neapolis, uno dei siti archeologici italiani più importanti. Qui troverete il teatro greco più grande della Sicilia, un posto davvero suggestivo che ci riporta indietro nel tempo, nelle epoche passate di dominazione greca e romana.
La zona più affascinante di Siracusa è l’Isola di Ortigia, la parte più antica della città. Qui si trova il Duomo, una delle più belle architetture religiose italiane. La facciata bianca è un esempio di barocco, a cui si aggiungono delle belle colonne corinzie, decorazioni raffiguranti Maria, lo stemma dei Carlo III di Borbone e statue raffiguranti San Marciano e Santa Lucia. L’effetto d’insieme è di straordinaria bellezza tanto da valergli l’entrata nel patrimonio UNESCO. Siracusa offre ancora numerosi chiese, musei, siti archeologici e bellezze naturali. Per saperne di più visitate il sito della città.
-
Noto (SR) – la capitale del barocco siciliano
Il nostro viaggio in Sicilia continua nella città di Noto, il cui centro storico è patrimonio UNESCO dal 2002. Come tutte le città siciliane racchiude tantissimi meraviglie, ma noi vi consigliamo qualcosa di veramente imperdibile. La Cattedrale di Noto, situata su una scalinata, è bellisima. Realizzata in pietra bianca combina elementi barocchi e neoclassici. Le colonne che vedete sono corinzie, mentre le statue risalgono al Settecento e conta tre imponenti portali.
Ammirate poi Palazzo Ducezio che è sede del municipio, intitolato allo stesso fondatore della città. Realizzato tra il 1746 e il 1830 con chiara ispirazione francese, come dimostrano varie sale ammobiliate in stile stile Luigi XV. La raffinata facciata al piano inferiore conta venti archi sorretti da colonne in stile ionico, mentre al piano superiore tredici grandi finestre. Lo stile di questo palazzo è davvero unico!
Altro gioiello di Noto è il Palazzo Nicolaci. L’entrata è costituita da un grande portale limitato da due colonne ioniche e sormontato da un balcone in stile barocco. La particolarità del palazzo sono le figure grottesche come sirene, leoni, sfingi, ippogrifi, cavalli alati e angeli che sorreggono i balconi. Gli interni sono stupendi, dalla scala neoclassica fino alla Sala da tè, decorata con motivi orientali, e alla Sala delle feste, finemente affrescata. Da notare è l’allegoria del Carro di Apollo che insegue l’Aurora.
Al cinema: Sono stati girati qui L’avventura di Antonioni, Mio Dio come sono caduta in basso di Luigi Comencini, Storia di una Capinera di Zaffirelli, Malèna di Tornatore, Il commissario Montalbano e la serie TV Immaturi.
Cosa mangiare: tra le tantissime specialità che la Val di Noto Offre vi suggeriamo di assaggiare la cubbaita (un torrone di mandorle e miele) e la giggiulena (torrone di mandorle ricoperto con semi di sesamo e miele).
-
Modica (RG) – Non solo cioccolato
Il nostro viaggio in Sicilia continua a Modica, città natale del poeta Salvatore Quasimodo. Il suo centro storico è patrimonio UNESCO dal 2002. Qui troverete un altro splendido esempio di barocco: il Duomo di San Giorgio. Per arrivarci si deve salire una scalinata ottocentesca di 164 gradini, la struttura è molto imponente e raggiunge i 62 metri d’altezza. Sulla facciata spicca la torre che culmina con una cupola. Permettono l’accesso al duomo cinque portali che conducono in altrettante navate. Altre splendide chiese sono il Duomo di San Pietro, la Chiesa di Santa Maria del Gesù e quella di San Giovanni Evangelista.
Modica possiedeva anche un Castello che in passato fu il centro del potere della contea di Modica. Si trovava su un promontorio roccioso ed era per questo difficilmente attaccabile. Da vedere è anche la Torretta dell’orologio che è uno dei monumenti più fotografati di Modica.
Al cinema: Nel 1947 viene girato a Modica Anni difficili di Luigi Zampa.
Da mangiare: provate i lolli con le fave (pasta tirata in casa, spessa e cotta in una zuppa di fave), i maccheroni di Modica al forno (con piselli, verdure, uova sode, carne di vitello macinato, carne di maiale, salsiccia, passata di pomodoro e concentrato, prezzemolo, salvia, caciocavallo grattugiato, olio, sale e pepe). Provate il cioccolato di Modica! Il suo gusto vi stupirà, pensate che si fa discendere da quello preparato dagli Aztechi.
-
Ragusa (RG) – il Castello di Donnafugata
La prima parte del nostro viaggio in Sicilia termina al Castello di Donnafugata, un palazzo nobiliare stupendo ad una ventina di chilometri dal centro di Ragusa. Probabilmente è stato costruito nel XIV dai Chiaramonte, i conti di Modica. La facciata gotica, decorata di merli e arricchita da colonnine, è uno splendido esempio di neogotico, come confermano anche le finestre bifore a sesto acuto. Ai lati si innalzano due torri. Anche gli interni sono molto belli, nelle stanze vengono conservati ancora gli antichi arredamenti e sono inoltre arricchiti da opere d’arte e affreschi. Visitate il salone degli Stemmi, il salone degli specchi, le Sale del Biliardo e della Musica e la stanza delle Signore.
All’esterno del Castello c’è un giardino di 8 ettari ricco di piante, fiori e anfore in ceramica. Interessante è la presenza di un labirinto i cui muri erano ricoperte da siepi di rose rampicanti che impedivano la vista e di scavalcare le corsie.
Al cinema: Nella stanza del biliardo sono state girate alcune scene del film, sulla terrazza e nel parco del castello sono state girate varie scene della serie Il commissario Montalbano. È stato anche uno dei set del capolavoro di Visconti Il gattopardo.
Il nostro viaggio in Sicilia non è ancora finito, vi aspettiamo con la seconda parte del nostro itinerario!
Giulia Pepe