arte in cucina
29 Novembre 2018   •   Redazione

Arte in cucina, il connubio perfetto per 4 fantastici ristoranti

«Arte in Cucina: due parole che da sempre risuonano nella mente come un connubio perfetto. Ecco i ristoranti che dell’arte in cucina ne sono i veri pionieri!»

L’arte in cucina è qualcosa che, per chi ama cucinare non manca mai; ma in alcuni casi diciamo che la fa proprio da padrone. Se è sempre vero che infatti cucinare è un’arte, si deve ammettere anche che in alcuni ristoranti questa ne è la vera protagonista. Locali disegnati dai più grandi architetti, ristoranti e caffè che si trovano nei musei più importanti di Italia, o piatti che sembrano dei veri e propri quadri: l’arte in cucina è qualcosa a dir poco appagante e spettacolare. Ecco i ristoranti e i locali che dell’arte in cucina ne hanno fatto il loro punto di forza.

Open – Antonello Colonna

Al Palazzo delle Esposizioni si articola su due piani il ristorante Open, dello chef stellato Antonello Colonna, disegnato dall’architetto Paolo Desideri. Qui parlare semplicemente di arte in cucina è riduttivo: infatti in primis il locale si trova in un luogo sede di alcune delle mostre più importanti di Roma (in questo periodo vi è Pixar. 30 anni d’animazione); ma soprattutto, i piatti di questo grandissimo chef sono delle vere e proprie opere d’arte. Eppure l’ambiente vi metterà del tutto al vostro agio, con un’accoglienza informale e amichevole condita però con una cucina ricercata e raffinata.

La cucina è quella tipica romana, che però si sposa con la creatività, la modernità e l’internazionalità, pur rimanendo nella tradizione. Antonello Colonna infatti dice: La romanità è nei miei ingredienti, l’internazionalità in quell’alchimia che viene dalla ricerca. Open di Antonello Colonna è il luogo ideale per un caffè, una cena speciale e romantica, o anche un semplice pranzo al volo prima o dopo una mostra. Insomma, un posto del tutto versatile, in cui l’arte in cucina di certo non manca.

«Io sostengo che in cucina l’originalità è di primaria importanza, questo può essere un modo assai sottile per affermare che la cucina è scienza e arte, arte benedetta la cui conservazione consiste in una rivoluzione perpetua, che si preserva attraverso la sua distruzione»
Antonello Colonna

Ristorante del Mudec di Enrico Bartolini 

Parliamo di un altro chef stellato, ossia di Enrico Bartolini, classe 1979. Il suo è il ristorante del Mudec, il museo delle Culture di Milano, che si trova in zona Tortona, il quartiere del design. Enrico Bartolini definisce così il suo locale, come una classicità contemporaneae non è difficile capirne il motivo. Novità stagionali, creazioni originali e internazionali, pur sempre nel rispetto della tradizione, riempiono i piatti di Enrico Bartolini, delle vere e proprie opere d’arte in cucina. 

Avrete la possibilità di scegliere fra varie formule di menu, come quello Be Contemporary o Be Classic, e i piatti alla carta, davvero tutti gustosissimi. Un esempio? Gli gnocchi al forno di cavolo nero, lumache e zucca, astice blu, frutto della passione e rapa rossa o le capesante con salsa all’aceto di vino delicato, foie gras e tartufo bianco. Solo a sentirli nominare non vi sembrano delle vere e proprie opere d’arte? A tutto questo aggiungete un ambiente intimo ed elegante, colorato con toni caldi e naturali e arricchito da un arredamento dalle linee fluide. 

L’Imbuto di Cristiano Tomei

Il particolarissimo ristorante di Cristiano Tomei sorge nel Lucca Center of Contemporary Art, nel cinquecentesco palazzo Bocella. È un ristorante che oltre a portare l’arte in cucina, ci ha portato una grande originalità, e col tempo anche una stella Michelin. Ma chiamare questo progetto semplicemente come ristorante è un po’ riduttivo: chi vorrà recarsi all’Imbuto infatti potrà avere la possibilità di mangiare nell’androne o nelle salette del museo, circondato dalle opere in mostra, o negli ambienti sotterranei. 

E non vi è neanche un vero e proprio menu: vi sono varie formule, da cinque, sette o nove assaggi, che vi porteranno alla scoperta di sapori nuovi e particolari, realizzati in base alla stagione e all’estro giornaliero dello chef Cristiano Tomei, che ogni giorno ama modificare i suoi cavalli di battaglia. Insomma, ogni piatto non è mai uguale all’altro, ma sempre unico, fatto su misura e irripetibile: una vera e propria opera d’arte! Perchè in fondo, i piatti dell’Imbuto sono imprevedibili, una sorpresa sempre nuova, anche se ci si torna per 10 volte di seguito: proprio come un bel dipinto, che ammirato più volte, regala ogni giorno un’emozione diversa e sempre sconvolgente.

Ristorante Giacomo Arengario, Duomo di Milano

Se volete un pranzo o una cena con vista direttamente sul Duomo di Milano, il Ristorante Giacomo Arengario è ciò che fa per voi. Ma non stiamo parlando di un panorama con il duomo che si scruta a chilometri di distanza; la Basilica Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria è davvero quasi dentro il ristorante, se così si può dire!

Il locale si trova nel Museo del Novecento, è in stile Decò, ed è stato prontetato da Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli. All’interno troverete un bar, una sala ristorante, una galleria aperta sulla cucina e il dehors in ferro e vetro, con la sua vista incomparabile. Il menu varia a seconda della stagione, i piatti sono molto creativi e raffinati: insomma, anche qui l’arte in cucina è assicurata, soprattutto dalla magnifica vista su una delle opere più belle d’Italia.

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Pagina facebook Giacomo Arengario Ristorante Milano

Foto copertina: Pagina Facebook Antonello Colonna (Roma)

Francesca Celani