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24 Ottobre 2018   •   Redazione

Pixar. 30 anni di animazione. In mostra a Roma l’arte digitale di animare.

«“Verso l’infinito e oltre!” È atterrata a Roma, Pixar. 30 anni d’animazione, una grande rassegna internazionale che ripercorre i 30 anni di vita della casa di animazione in computer grafica creatrice di capolavori cinematografici, ormai diventati cult per grandi e piccini: da Toy Story a Gli Incredibili 2. Ad Ospitare l’evento Il Palazzo delle Esposizioni, fino al 20 gennaio 2019

Era il 1991 quando la compagnia Pixar (sito ufficiale) venne contattata dai vertici della Disney per iniziare a lavorare su un progetto comune e decisamente originale: secondo il parere della più grande e famosa casa di animazione di tutti i tempi, fondata da Walt Disney nel 1923, era giunto il momento di realizzare il primo vero e proprio lungometraggio interamente animato in computer-grafica. Fino ad allora, John Lasseter e compagni, l’equipe della Pixar, avevano lavorato più che altro a piccoli cortometraggi e pubblicità. Avevano già partecipato ad alcuni lungometraggi, come The Young Sherlock Holmes, inserendovi una o poche scene.

In origine era la Computer Division

In realtà, la compagnia a quel tempo costituiva ancora la Computer Division della Lucasfilm ed era nata da un’idea di George Lucas. Nel 1979 il padre di Star Wars (lo sapevi che molte scede sono state girate in Italia?) aveva reclutato un gruppo di sviluppatori di tecnologie informatiche che fossero all’avanguardia per l’industria cinematografica. Fu solo nel 1986, grazie ad un’intuizione di Steve Jobs, che nacque la Pixar vera e propria con sede a Emeryville (California). Il genio visionario, fondatore della Apple Inc., l’aveva acquistata da Lucas e ne aveva fatto un’entità autonoma, composta da 40 persone.

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@Pixar. 30 anni di animazione.

Da quel momento Disney e Pixar cominciano a collaborare sul CAPS, il Sistema di Produzione di Animazione al Computer che rivoluzionerà la produzione di film di animazione. Nello stesso anno esce anche il primo cortometraggio: Luxo Jr. Molti di voi ricorderanno la piccola lampada che gioca con una palla sotto l’occhio vigile di suo padre, Luxo senior. Nato quasi per caso, il primo corto firmato Pixar fu addirittura nominato per un Academy Award! La lampada Luxo diventerà da quel momento in poi il simbolo della compagnia.

E alla fine nacque Toy Story

1991, dicevamo. Gli animatori della Pixar si misero subito al lavoro per creare un lungometraggio che confacesse alle loro esigenze e che potesse consacrare finalmente l’utilizzo della grafica computerizzata nel mondo dell’animazione. Dopo un primo tentativo di progetto, miseramente fallito (ne era uscito fuori un Woody troppo cinico e decisamente cattivo), gli artisti della compagnia si rimisero all’opera seguendo semplicemente il proprio istinto e nel 1995 venne alla luce Toy Story. Il film fu subito un successo: le avventure dei giocattoli di Andy, che prendono vita lontano da occhi indiscreti, affascinarono bambini e genitori di tutto il mondo. Lo sceriffo Woody e lo space ranger Buzz Lightyear permisero alla Pixar un favoloso debutto in società anche grazie al doppiaggio, rispettivamente di Tom Hanks e Tim Allen. In Italia il personaggio di Woody è legato indissolubilmente a Fabrizio Frizzi, che gli regalò la voce nella nostra lingua.

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@Pixar. 30 anni di animazione.

La mostra

Dietro i 400 memorabilia esposti nella mostra a Palazzo delle Esposizioni, tra le più attese per questo autunno, si nascondono tutte le fasi preparatorie alla stesura dei lungometraggi animati. A Toy Story infatti ne seguirono molti altri: da A Bug’s Life a Monsters & Co., da Alla ricerca di Nemo a Ratatouille, passando per le avventure spaziali di Wall-e ai grandi successi di Up, Inside Out e gli Incredibili.

Coco, che racconta del meraviglioso viaggio del bambino messicano Miguel nella coloratissima Terra dei Morti alla scoperta delle sue origini, ha vinto due premi Oscar alle celebrazioni di quest’anno. Da settembre, gli Incredibili 2 riporta in scena le vicende della famiglia di supereroi più amata, i Parr, al cinema.

Maria Grazia Mattei, curatrice dell’edizione italiana della mostra, parla di una sorta di Nuovo Umanesimo per quanto riguarda la creazione tecnologica: «la tecnologia assume una sua dimensione artistica e profondamente umana, producendo vere e proprie opere d’arte». Questa mostra nasce proprio per mostrare lo spettacolare patrimonio artistico creato per ciascun film: disegni matita e pennarello, dipinti in acrilico, guazzo e acquerelli, dipinti digitali, calchi, modelli fatti a mano ecc. Tutti elementi che si uniscono e si armonizzano nel prodotto finale, il lungometraggio. Il Percorso espositivo si snoda in 3 sezioni: Personaggi, Storie e Mondi. Oltre ai disegni, vi trovano posto una selezione di video, proiezioni e due istallazioni molto particolari: l’Artscape e lo Zoetrope che permettono quasi di rivivere le opere esposte.

“Questo non è volare, questo è cadere con stile!”

Precisava Woody a Buzz. E che stile, cara Pixar!

Orari e biglietti

Domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso
Intero: € 12,50; ridotto: € 10,00; scuole: € 4,00 per studente
Ragazzi dai 7 ai 18 anni: € 6,00; bambini fino a 6 anni: gratuito
Pacchetto famiglia 2 adulti e max 3 bambini under 7: € 20,00
Pacchetto famiglia 2 adulti e max 2 bambini 7-18 : € 25,00

Lavinia Micheli