castel del monte
11 Aprile 2019   •   Carolina Attanasio

Castel del Monte: 3 buoni motivi per visitarlo il prima possibile

«Non che ci sia bisogno di convincervi a visitare Castel del Monte, patrimonio UNESCO e fortezza unica nel suo genere al mondo, ma se proprio insistete, eccovi 3 motivi buoni e giusti per correre  vederlo»

Tra le varie cose della Puglia che mi mandano con la mascella per terra, Castel del Monte è probabilmente tra le prime tre. Il consiglio che dovevo darvi in quest’articolo ve lo dò subito: andateci. La prossima volta che sfrecciate come gazzelle verso i lidi del Salento, fate una sosta nella fortezza incastonata nell’Altopiano delle Murgie. Prima di andare a mangiare il pesce a Polignano a Mare, fermatevi qui. Invece di farvi il milionesimo aperitivo a Trani, allungate di qualche chilometro. Ad Alberobello ci arrivate comunque, tranquilli, ma prima ritagliatevi un’ora a Castel del Monte. Se proprio avete bisogno di un perché, eccone 3.

1. Perché Castel del Monte è un varco spazio-temporale

State guidando già da un po’, persi nella pianura pugliese dettata da bassi muretti bianchi ai bordi delle strade, quando la Murgia vi si piazza davanti: il suo altopiano liscio e bilanciato vi apre nella testa una colonna sonora di Morricone in tre-due-uno, neanche il tempo di fischiettarla che eccolo là. All’inizio non capite, sembra uno strano parallelepipedo stile Star Wars buttato lì, su un cocuzzolo nel mezzo del piatto pugliese, e invece è proprio lui. Più vi avvicinate è più è chiara una cosa: chi ha costruito Castel del Monte viene dal futuro. Forse Federico II, che lo ha commissionato, conosceva qualcuno che non è ancora nato. Il castello è un alieno, sta lì con fattezze assolutamente giuste per la sua epoca (parliamo del XIII secolo), eppure ha qualcosa che viene da un altro mondo. Naturalmente è prima di tutto una costruzione precisa, un ottagono con otto torri ottagonali, orientato precisamente verso est, in coincidenza degli equinozi di primavera e autunno. Tutto è simmetria, qui. Castel del Monte rispetta la legge dei numeri, la sua struttura corrisponde alle consonanze musicali di Boezio e alla sequenza di numeri magici di Fibonacci, nonché alla proporzione aurea, il numero 1,618 – presente in ogni forma di vita e per questo considerato il numero di Dio.

2. Perché è carico di simbolismi

Castel del Monte è il regno del mistico. Se vi appassionano leggende e misteri, qui trovate pane per i vostri denti. La forma ottagonale: è considerata una figura intermedia tra il cerchio (il cielo) e il quadrato (la terra), segnerebbe quindi un punto di collegamento tra le due cose, e a vederlo giurereste che è così. L’astrologia, qui, si spreca: nei giorni di solstizio ed equinozio le ombre assumono lunghezze particolari. Ad esempio, nell’equinozio d’autunno l’ombra delle mura raggiunge esattamente la lunghezza del cortile interno. L’8 aprile e l’8 ottobre, un raggio di sole illumina puntualmente un muro dove, anticamente, c’era un bassorilievo. I due leoni del portone d’ingresso guardano verso i due punti in cui sorge il sole durante i solstizi. Se immaginate di tagliare il portale principale con una linea verticale, vedreste una grande F, che Federico II volle a ricordare il suo nome. Per non parlare di quante volte il numero 8 ricorre in decorazioni, capitelli e interni del palazzo. Il motivo per cui Castel del Monte è stato costruito è tutt’ora ignoto, tra le molte ipotesi c’è la possibilità che sia stato lo scrigno del Sacro Graal, o un osservatorio astronomico, o ancora un gigantesco congegno matematico.

3. Perché è Patrimonio dell’Umanità

Castel del Monte è uno degli innumerevoli siti italiani dichiarato Patrimonio dell’Umanità, per le ovvie ragioni sopra descritte. Non troverete nulla di simile da nessun’altra parte d’Italia o del mondo. Solo per questo dovreste inserirlo nei posti da vedere almeno una volta nella vita. Il suo stare così alieno, antichissimo e futuristico allo stesso tempo, vi affascinerà come poche cose. Se potete, visitatelo presto la mattina o verso l’ora del tramonto, quando il suo fascino è alle stelle. Tutta la Puglia, da lassù, vi sembrerà una terra che viene da un universo lontano.

Carolina Attanasio