Vendere casa da soli
17 Febbraio 2022   •   Redazione

Vendere casa da soli: i consigli di un agente immobiliare

«Vendere casa da soli e in autonomia può rivelarsi complicato ma anche sfiancante. Building Production dà 10+1 consigli utili per riuscirci.»

La vendita di un immobile può essere una delle attività più complesse e stressanti che possano capitare nel corso della vita. Questo a causa di diversi fattori: emotivi, logistici e burocratici. In special modo in questo periodo però, complice il momento post-pandemico, sempre più persone desiderano cambiare casa e iniziare quindi un’avventura di compravendita immobiliare. Si tratta di un’operazione non di facile gestione ma se si decide di vendere senza l’intermediazione di un’agenzia immobiliare, è importante tenere presenti alcuni passaggi chiave, necessari al raggiungimento dell’obiettivo di vendita. Lo sanno bene gli esperti di Building Production, rete immobiliare attiva a Roma e provincia, che hanno tracciato un decalogo degli step fondamentali per riuscire a vendere casa da soli e in sicurezza.

«Abbiamo deciso di creare questa guida in quanto volevamo rimanere vicino ai nostri clienti e trasferirgli così le nostre conoscenze in materia, anche nell’eventualità in cui decidano appunto di provare a vendere casa anche senza il nostro servizio. – commenta Daniele Scatassi CEO di Building Production. – Vendere il proprio immobile in autonomia, infatti, è un’operazione molto delicata, e necessita di qualche accorgimento per riuscire a finalizzare tutto al meglio».

  1. Dare il giusto valore all’immobile

L’attaccamento emotivo spesso non porta ad una visione lucida del reale valore dell’immobile. È essenziale invece, sin da subito, stimare oggettivamente la cifra con cui ci vuole proporre sul mercato e proseguire con coerenza. Una sovrastima del valore della casa o l’oscillazione continua del prezzo rovinano la reputazione dell’immobile, rischiando di pregiudicarne la vendita. La casa deve essere valutata secondo criteri professionali precisi, quali ad esempio: metratura, territorio in cui si trova, ma anche stato degli impianti e anno di costruzione.

  1. Tenere d’occhio le tempistiche

Affacciarsi sul mercato con un prezzo realistico è importante anche perché, più passa il tempo, più l’entusiasmo iniziale dei potenziali acquirenti tende a scemare. Mettere l’immobile in vendita ad un prezzo eccessivamente alto può infatti portare ad un disinteresse generale sul lungo termine. Trascorsi sei mesi dalla pubblicazione dei primi annunci, saremo costretti ad abbassare il nostro prezzo, perdendo di credibilità agli occhi dei compratori potenziali.

Vendere casa da soli

  1. Mantenere tutta la documentazione in ordine

La burocrazia può essere noiosa e intricata ma è una parte fondamentale del processo, soprattutto se decidete di vendere casa da soli. È importante possedere tutti i documenti necessari ad ogni fase della trattativa in modo da poter avere sempre ogni elemento in regola e pronto all’uso. Va sempre ben tenuto presente che non è possibile portare a termine la procedura di vendita senza una documentazione completa e correttamente stilata. Attenzione, perché in mancanza di taluni documenti esiste la possibilità di incappare in sanzioni.

  1. Ottenere visibilità

Come risaltare nel mare magnum degli annunci online? È scontato il peso che ricopre l’utilizzo di foto ad hoc ma anche la parte testuale va curata con eguale attenzione. Inserire negli annunci non solo informazioni tecniche ma che evidenziano anche punti di forza e peculiarità dell’immobile può fare la differenza. «Ottima idea è quella di sfruttare ogni opportunità tecnologica: foto panoramiche, tour 3D e video, per rendere l’esperienza il più interattiva e coinvolgente possibile, possono essere vincenti» – aggiunge Daniele Scatassi.

  1. Presentare al meglio la casa durante le visite

È stato provato che la buona riuscita di una vendita viene determinata, in media, nei primi 5 secondi della prima visita all’immobile. È importante apportare tutti quegli interventi di manutenzione che rimandavamo. Sembra un controsenso investire su un immobile di cui intendiamo liberarci, ma se vogliamo vendere bene una casa dobbiamo renderla il più appetibile possibile. Via libera quindi a candele, profumatori d’ambiente e fiori freschi, per creare un’atmosfera piacevole da vivere e ricordare.

  1. Non farsi guidare dall’emotività

Per quanto possa suonare cinico, per vendere un immobile è necessario avere nervi ben saldi e non lasciarsi prendere dalle emozioni e dai sentimenti che ci legano a quella casa. Bisogna cercare di mantenere sempre la calma e prendersi il giusto tempo per ogni decisione, evitando comportamenti affrettati di cui ci si potrebbe pentire in seguito.

  1. Gestire con cura le trattative

Non tutti i potenziali visitatori dell’immobile sono genuinamente interessati all’acquisto. Il mondo delle compravendite è popolato infatti da molti indecisi e titubanti che, nel migliore dei casi, si rivelano una perdita di tempo. In mancanza di esperienza nel campo è quindi fondamentale fare appello a tutto il proprio impegno e intuito nel capire quali appuntamenti è davvero vantaggioso fissare.

  1. Curare il contratto preliminare

Senza l’aiuto di un agente immobiliare, la stesura del contratto ricade in capo al venditore. Si possono trovare diversi modelli online da cui può essere utile partire. Una volta compilato, il contratto va registrato all’agenzia delle entrate con costo variabile in base all’importo della caparra e/o al prezzo dell’immobile. Attenzione però, perché se il preliminare registrato risulta errato, andrà disdetta la registrazione per procedere poi successivamente con una nuova registrazione (entrambe le operazioni sono a pagamento).

Vendere casa da soli

  1. Rogito: cosa tenere in conto

Il rogito è la fase conclusiva dell’operazione di vendita con cui si sancisce il passaggio di proprietà di un bene immobile ed è un’operazione svolta dal notaio. È importante però prevedere dei controlli preliminari, ancor prima di recarsi dal professionista. Nel caso in cui l’atto salti per una mancanza del venditore, l’acquirente ha il diritto di chiedere il doppio della caparra e un risarcimento per eventuali danni, come ad esempio il mutuo perso.

  1. Plot twist: l’acquirente potrebbe ritirare la proposta d’acquisto

Quando la proposta d’acquisto da parte del compratore è vincolata al buon esito della sua richiesta di mutuo, nel caso in cui non lo ottenga, non solo non potrà tenere fede alla propria proposta ma non sarà nemmeno tenuto a corrispondere nessun compenso al venditore. Può capitare però che gli acquirenti fingano di non aver ottenuto il mutuo, per “svincolarsi” dal preliminare. In questo caso, l’aiuto di un agente che lavora in tandem con il proprio intermediario creditizio di fiducia, capace di seguire più da vicino la pratica, potrebbe rivelarsi fondamentale nello scovare l’inganno e portare a termine positivamente la trattativa.

+1. Non sottovalutare il lavoro dei professionisti

Se si è davvero intenzionati a vendere casa da soli e a portare avanti una trattativa in autonomia non si deve mai sottostimare il tempo e l’impegno necessario a compensare la mancanza di una consulenza professionale. «Secondo noi l’opzione migliore per chi vuole affrontare il mercato in modo “fai-da-te” è quella di iniziare comunque con una valutazione professionale dell’immobile, svolta da un agente con esperienza e conoscenza profonda del territorio. Si tratta di un passaggio fondamentale, che può cambiare completamente le sorti della vendita e del relativo guadagno che ne se può trarre» conclude Daniele Scatassi.