Turismo 2023: i dati e il trend (leggermente) positivo per l’Italia
«I dati che fotografano la situazione italiana per ciò che concerne il turismo nel 2023: dai numeri incoraggianti alle mete ecco cosa sapere.»
Il 2023 è stato finora un anno molto positivo per il turismo; il settore versa in buona salute e sembra aver assorbito quasi del tutto il contraccolpo provocato dalle limitazioni imposte durante la fase acuta della pandemia. In attesa dei dati ufficiali, che l’ISTAT dovrebbe pubblicare nei prossimi mesi, proiezioni e previsioni delineano un quadro incoraggiante, con sensibili margini di crescita rispetto allo scorso anno ma con un gap ancora da colmare sul 2019 (anno di riferimento in quanto ultimo pre-pandemico).
I dati parziali sul turismo nel 2023
Il portale ufficiale del Touring Club Italia ha pubblicato alcuni dati provvisori che, da un lato, certificano la ripresa del comparto ma, dall’altro, evidenziano una parziale flessione durante i mesi estivi. Tra gennaio ed agosto 2023, le presenze turistiche in Italia sono aumentate (+4%); il dato è però frutto di due tendenze contrastanti: il netto incremento dei flussi stranieri (+10%), a compensazione di una leggera contrazione del turismo domestico (-2%). In aggiunta, resta negativo il saldo rispetto al 2019, per via del calo del contributo domestico (-6%) e dell’incoming (-3%).
Anche il raffronto su base mensile è meno incoraggiante di quanto possa suggerire il dato complessivo. I primi cinque mesi del 2023, rispetto al periodo gennaio-maggio dell’anno precedente, hanno fatto registrare incrementi significativi (dal +31% di gennaio al +12% di maggio), in netto contrasto con l’andamento dei mesi estivi: dal dato stazionario di giugno (-1%), si passa a quello negativo di luglio (-12%). Anche il turismo domestico segue lo stesso andamento, con un calo nei mesi estivi e una parziale ripresa ad agosto.
I bacini turistici del mercato italiano
La maggior parte dei turisti presenti in Italia sono tedeschi. È quanto emerge dall’analisi del Touring Club Italia, che quantifica in oltre 60 milioni le presenze turistiche provenienti dalla Germania. Al secondo posto, con oltre 46 milioni di unità, si colloca la Lombardia; seguono, nell’ordine, Lazio, Veneto, Emilia-Romagna, Campania e Piemonte, tutte oltre la soglia dei 15 milioni. Con poco più di 15 milioni di presenze, gli Stati Uniti si confermano quale secondo mercato estero di provenienza mentre il terzo, con quasi 13 milioni di turisti, è la Francia.
Città d’arte e laghi le mete preferite
Circa la distribuzione dei flussi turistici in Italia, è possibile far riferimento all’infografica pubblicata dal MiTur lo scorso settembre. Pur basata sul dato mensile, resituisce un quadro piuttosto chiaro delle mete preferite dai turisti che visitano le località italiane. In testa, con oltre il 50%, ci sono le città d’arte le quali fanno registrare anche il prezzo medio per singolo pernottamento (poco meno di 200 euro la coppia) più alto. Segue il turismo lacuale, ovvero i flussi che interessano i borghi e le stazioni presenti lungo le sponde dei laghi italiani. Si tratta di un segmento turistico piuttosto ampio, grazie anche ad un patrimonio naturalistico ampio e variegato; i grandi laghi dell’Italia settentrionale, infatti, attirano ogni anno tanti visitatori (non solo dalle regioni vicine, ma anche da Germania, Svizzera e Paesi Bassi).
Le molte località caratteristiche, che offrono tante possibilità di soggiorno, rappresentano di certo un notevole incentivo per questo tipo di turismo; per chi vuole visitare il Lago Maggiore, ad esempio, può pernottale in un hotel a Stresa sul lago come il Royal, così da avere un comodo appoggio per una tappa sulle Isole Borromee. Discorso analogo per quanto concerne il lago di Como; il capoluogo lariano, assieme a Bellagio, spiccano per le ville sette-ottocentesche, i giardini e le residenze signorili che si specchiano direttamente nelle acque del lago. Ancor più ampio il ventaglio di possibilità offerte dal Garda: da Sirmione a Peschiera, da Bardolino a Lazise, passando per Gardone Riviera e Garda, le tante stazioni turistiche presenti lungo le rive del “Benaco” ne fanno uno dei principali poli del turismo di lago.