sfilata di moda
13 Ottobre 2018   •   Raffaella Celentano

Sfilata di moda: com’era prima e com’è adesso?

«Nonostante i tanti cambiamenti, la sfilata di moda resta un momento cruciale per i maggiori fashion brand. Ma vediamo come si è trasformata nel corso del tempo…»

La moda, si sa, è in continuo movimento, cambia in fretta ed è sempre pronta a stupirci. Nuove fogge, trend innovativi e tante novità animano il fashion system e fanno impazzire i modaioli di tutto il mondo. Ma non sono solo gli abiti a catturare l’attenzione degli esperti, perché anche la sfilata di moda ha subito notevoli trasformazioni nel corso della storia, facendosi portavoce dei cambiamenti storici e sociali del mondo.

Dimentichiamo i vecchi defilé per pochi intimi, senza musica e in cui era proibito scattare fotografie. Le sfilate contemporanee sono allegre e rumorose, ricche di luci e musiche, devono lasciare senza parole ed essere, ovviamente, social, con tanto di diretta live-stream e fotografie da postare in tempo reale.

Da incontro privato a evento mondiale

Quello che salta subito all’occhio, vedendo le passerelle degli ultimi anni, è la centralità del brand più che della collezione: la sfilata di moda si è trasformata in uno show che deve conquistare il pubblico presente e tutti coloro che la seguono in diretta streaming. Sì, perché ormai la sfilata non è un evento esclusivo e quasi segreto, riservato solo ed esclusivamente agli addetti ai lavori, come avveniva in passato. Le passerelle possono e devono essere seguite dal grande pubblico, in qualsiasi parte del mondo. Le fotografie non sono più vietate, anzi, i maggiori influencer sono sempre seduti in prima fila, armati dei loro smartphone di ultima generazione e pronti a condividere i migliori scatti della sfilata di moda in tempo reale. E, a proposito di influencer, a cambiare è anche il pubblico: se prima gli unici ad essere invitati ai defilé erano i giornalisti e i clienti delle maison, adesso i posti migliori sono riservati alle celebrità più in voga del momento. E se prima si trattava di attori e cantanti, adesso a farla da padroni sono i blogger e gli influencer di tutto il mondo, sempre molto amati dalle case di moda e dal pubblico social.

Ancora, gli storici della moda ricorderanno le rigide regole delle prime sfilate: gli ospiti in religioso silenzio ad osservare le mannequin che sfilavano. Il tutto, ovviamente, senza l’accompagnamento della musica per non distogliere l3attenzione dagli abiti presentati. Solo per il gran finale il pubblico si lasciava andare ad un applauso. Adesso, invece, le sfilate sono sempre più rumorose, accompagnate da canzoni di vario genere (dipende, ovviamente, dalla sfilata), esibizioni di artisti internazionali o performance teatrali. Alcuni stilisti scelgono anche di proiettare immagini e video su maxischermi, ponendo il pubblico al centro del proprio mondo. Insomma, non è più una presentazione di abiti, ma uno spettacolo che ha il compito di far trasparire l’essenza del brand.

E, infine, se prima le collezioni venivano presentate nell’atelier della casa di moda, ora le location sono sempre più diversificate e particolari. Hotel di lusso, monumenti storici, ma anche teatri, palazzi, grandi spazi all’aperto e perfino aeroporti (come ci ha insegnato Giorgio Armani alla MFW 2018). Tutto è più grande, più rumoroso, più spettacolare, per lasciare il pubblico a bocca aperta e trasportarli in un  universo (modaiolo, ovviamente) inesplorato.

Raffaella Celentano