Registi italiani famosi all'estero
24 Aprile 2018   •   Cecilia Gaudenzi

Registi italiani famosi all’estero. La top 5 di Snap Italy

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«Il cinema italiano è da sempre molto apprezzato dal pubblico di tutto il mondo. I film italiani in gara e premiati ai festival internazionali di cinema sono tantissimi. Il merito è di chi quei film li ha saputi vedere ancor prima che fossero pronti. Scopriamo insieme chi sono oggi i registi italiani famosi all’estero.»

La nostra top 5 di registi italiani famosi all’estero non poteva che partire dalla prossima rassegna di cinema internazionale. Il Festival di Cannes è infatti alle porte. A rappresentare l’Italia tre dei registi nostrani più apprezzati degli ultimi anni, in patria e fuori. Un magnifico trio quello composto da Valeria Golino con Euforia, Matteo Garrone con Dogman e Alice Rohrwacher con Lazzaro Felice. Tutti e tre, pellicola dopo pellicola si sono guadagnati il consenso del pubblico di tutto il mondo. Considerati tra i registi italiani famosi all’estero continuano la tradizione del cinema made in Italy di eccellenza. Il compito è arduo perché i nomi dei maestri della macchina da presa del passato hanno fatto grande il nostro cinema. Federico Fellini, Sergio Leone, Vittorio De Sica, Michelangelo Antonioni, tanto per citarne alcuni. Se eguagliare le loro opere è difficile, superarle ancora di più. Ma la scuola italiana di oggi sa far tesoro delle lezioni di ieri e ci stupisce ancora. Insomma il cinema made in Italy continua a conquistare, tanto che ad oggi i registi italiani famosi all’estero sono sempre di più. Scopriamo insieme la top 5 che abbiamo pensato per voi.

P.S. che tre su cinque finiscano in “ino” è un incredibile caso!

Luca Guadagnino

Il regista siciliano Luca Guadagnino è reduce dal bagno di folla, successo e apprezzamenti all’ultima edizione degli Oscar. Il suo Chiamami col tuo nome che aveva ricevuto quattro candidature è tornato in patria con una scintillante statuetta d’oro per la miglior sceneggiatura non originale a James Ivory e tanto amore. Dopo The Protagonist, Melissa P. e Io sono l’amore, tutti apprezzati da pubblico e critica, è il momento di A Bigger Splash. Il film che vanta un cast stellare del calibro di Tilda Swinton, Ralph Fiennes e Dakota Johnson gli vale fama internazionale. Ma è con Chiamami col tuo nome che si è conferma tra i registi italiani famosi all’estero. Crema, dove è stato girato il film, è invasa dai turisti che fanno la fila per farsi una foto in Duomo. Lì è stata riprodotta la location di una delle scene più famose. Un tavolino, tre sedie e le due biciclette. Pronti per il click?

Paolo Sorrentino

Paolo Sorrentino, tra i registi italiani famosi all’estero, nato a Napoli il 31 maggio 1970 non è “solo” La Grande Bellezza. Certo con questa pellicola ha vinto un Oscar nel 2013, ipnotizzato il mondo e ricoperto Roma di una bellezza decadente scintillante grazie a una fotografia da togliere il fiato. Il successo internazionale lo raggiunge con Il divo, film ispirato a Giulio Andreotti, nel 2008 prima di girare nel 2011 la sua prima pellicola in inglese, This Must Be The Place che vede un rockerissimo quanto affranto e determinato Sean Penn protagonista. Dopo La Grande Bellezza i riflettori non si spengono, anzi. Nel 2015 esce Youth-La giovinezza, seconda pellicola in inglese e dal cast internazionale: Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano e Jane Fonda. Per molti il cinema è il punto di arrivo massimo della propria carriera, per Sorrentino no. Il 2016 è l’anno della sua prima serie tv che scrive e dirige. The Young Pope con Jude Law e Diane Keaton tra i protagonisti è stato il fenomeno tv tanto che è stata confermata una seconda stagione. Un’attesa del genere non bastava, infatti c’è anche Loro con Toni Servillo ed Elena Sofia Ricci. Il suo nuovo film ispirato a Silvio Berlusconi e compagnia cantante. Un ritratto umano più che un quadro politico. Per fortuna il 24 aprile si avvicina.

Matteo Garrone

Matteo Garrone è romano, classe 1968. Figlio d’arte, in almeno tre sensi. Mamma fotografa, papà critico teatrale e studi artistici. Prima di approdare al cinema, lavorava come pittore. Inizia con documentari a tema sociale. La prima pellicola ad attirare critica e pubblico è L’imbalsamatore del 2002 che gli vale Nastri d’Argento e David di Donatello. Poi c’è l’Orso d’argento a Berlino con Primo amore nel 2004 e la consacrazione con Gomorra. Il film ispirato all’omonimo best seller di Roberto Saviano, nel primo week-end di programmazione si è aggiudicato il titolo di film più visto d’Italia. Nomination ai Golden Globes e ai BAFTA, ha conquistato Cannes, David di Donatello e altri premi. Dopo Reality è con Il racconto dei racconti che si conferma tra i registi italiani famosi all’estero. Film a episodi, adattamento de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, è il suo primo in lingua inglese, gli vale sette David di Donatello e sette minuti di applausi a Cannes alla proiezione al pubblico. Un set da fiaba e un cast da sogno: Salma Hayek, John C. Reilly, Toby Jones e Vincent Cassel. Grande attesa per Dogman, il suo ultimo film in uscita e in concorso a Cannes, ispirato a un fatto di cronaca nera.

Gabriele Muccino

Nato a Roma nel 1967 Gabriele Muccino ha il merito di esser stato tra i primissimi registi della nuova generazione a far fagotto per sbancare oltre i confini. Sicuramente tra i registi famosi all’estero lui è quello più navigato degli ultimi quindici anni. Più precisamente dal 2006, anno in cui è approdato a Hollywood per dirigere Will Smith in La ricerca della felicità. Un vero e proprio boom da nomination agli Oscar e ai Golden Globes. L’America lo vuole ancora e pure Will Smith o forse è Muccino che vuole Smith, ma anche l’America. Vabbè insomma il sodalizio continua, il successo pure. È la volta di Sette anime e un miliardo di fazzoletti (per tutti quelli che come me non trattengono le lacrime). L’America dà l’America toglie. Dopo calore, sole, cuore e amore le cose cominciano a inclinarsi. Né Quello che so sull’amore con Gerard Butler, Jessica Biel, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones, Judy Greer e Dennis Quaid; né Padri e figlie  con Russell Crowe, Amanda Seyfried, Diane Kruger , Octavia Spencer e Jane Fonda fanno il botto negli USA ma tanto A casa tutti bene.

Roberto Benigni

Tra i registi italiani famosi all’estero non poteva mancare Roberto Benigni. Sua signorìa il “toscanaccio” dalla memoria Divina e candidato al Premio Nobel per la letteratura 2007 è stato protagonista del più bel momento Oscar di sempre. Ironico ed elegantemente dissacrante ha saputo commuovere e divertire la pettinata platea degli Oscar 2009. La vita è bella aveva ricevuto quell’anno ben sette candidature e Benigni è stato il quarto nella storia a ricevere quelle per miglior attore, regista e sceneggiatore nello stesso anno. Quando Sophia Loren lo ha chiamato sul palco per consegnargli la prima delle tre statuette d’oro portate a casa, la gioia di Benigni era incontenibile, saltato sui braccioli delle poltrone ha regalato a un pubblico meravigliato uno dei più bei momenti nella storia degli Oscar.

Cecilia Gaudenzi

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