martedì grasso
20 Febbraio 2020   •   Carlotta Giuliano

Martedì Grasso: idee menù per festeggiare l’ultimo giorno di Carnevale

«Che stiate organizzando una festa di Carnevale o siate in vena di preparare qualche manicaretto per voi o la vostra familgia, è tempo di iniziare ad ideare un menù per celebrare anche questo Martedì Grasso 2020. Dalle lasagne alle graffe, ecco una selezione di piatti tradizionali a cui ispirarvi per banchettare con gusto».

La tradizione parla chiaro: prima del lungo periodo di penitenza, la Quaresima, per la preparazione alla Pasqua, occorre festeggiare il giorno del Martedì Grasso mangiando cibi ricchi e saporiti. Passando in rassegna le tavole delle varie regioni italiane troviamo piatti anche molto diversi tra loro che, però, sembrano tutti essere accomunati da un unico fattore: l’elevatissimo indice calorico!

Martedì Grasso e la pasta: i primi immancabili

Uno dei piatti carnevaleschi per eccellenza è rappresentato dalle lasagne di carnevale napoletane, a base di salsiccia e pancetta. A rendere particolare questa preparazione è un ricco sugo di carne che va a condire gli strati di sfoglia insieme a ricotta, uova sode, polpette di carne, mozzarella e provola. Un cenno lo meritano anche i ravioli al tocco (o tucco, un sugo di carne che ha bisogno di una cottura molto lunga) con cui in Liguria si festeggia l’ultimo giorno di Carnevale. Oppure potete seguire la tradizione irpina e preparare una più classica frittata di bucatini, comoda da preparare in anticipo ed ottima da servire anche fredda. Nel tentativo di non eccedere con le calorie, invece, il consiglio è quello di vestire a festa una pasta o un risotto: tagliando a dadini verdure a scelta, si può portare in tavola un risotto o una pasta “ai coriandoli”.

Secondi a base di carne e fritti a volontà

Nei secoli passati l’usanza di friggere nel giorno di Carnevale era dovuta, in mancanza del frigorifero, alla necessità di terminare le provviste di strutto prima dell’inizio della Quaresima. Anche se oggi non persiste più questa esigenza, in Emilia, ad esempio, non è Carnevale se non si prepara lo gnocco fritto. Detto anche crescentina, è un celebre cibo di strada a forma di rombo, fritto nello strutto e servito con salumi e formaggi, relativamente semplice da preparare.

In Molise si preparano invece i calcioni, una sorta di grossi ravioli ottenuti da un impasto di farina e uova, farciti con ricotta, pecorino, prosciutto crudo e fritti in olio. Ancora, immancabili sono pure i panzerotti pugliesi, calzoni ripieni di mozzarella e pomodoro, fritti in abbondante olio d’oliva e le pizzelle fritte napoletane. Per quanto riguarda i secondi, poi, in Toscana è consuetudine mangiare braciole e fagioli all’uccelletto con salsiccia. Invece in Abruzzo si preparano i fagioli con le cotiche, che in Piemonte prendono il nome di fagioli grassi (che, oltre alle cotiche, comprendono anche piedini e salamini). Altra tradizione toscana è quella di preparare l’arista di maiale arrosto, con contorno di patate al forno.

Per concludere in bellezza: i dolci tipici del Martedì Grasso

Se ancora vi sembrerà di poter avere spazio per il dolce, di certo non mancano le ricette da cui trarre ispirazione da nord a sud Italia. Si comincia con le bugie liguri, i tortelli dolci lombardi, le tagliatelle fritte emiliane, per poi passare alle frittelle di riso romane, alle graffe napoletane, i bocconotti pugliesi e… chi più ne ha, più ne metta. Di struffoli, frappe e castagnole, i dolci di Carnevale più  trasversali, qualcuno forse ne ha già fatto il pieno in questi giorni. Tuttavia, non c’è un vero e proprio motivo per cui dovrebbero mancare proprio nel giorno più importante e godereccio, il Martedì Grasso.

Carlotta Giuliano