gioco d’azzardo
18 Marzo 2020   •   Redazione

Gioco d’azzardo: l’impatto del Covid-19 nel mondo del gambling

«Non solo turismo e ristorazione: il Covid-19 ha avuto un impatto negativo anche sul gioco d’azzardo, finendo comunque con il rafforzare l’igaming

Il Coronavirus si abbatte inesorabile anche sul settore del gioco d’azzardo, i cui ricavi potrebbero calare dell’8% nel 2020, secondo la società di ricerca H2 Gambling Capital. Mentre i casi di contagio confermati superano le 96.000 persone (più di 31.000 i casi accertati in Italia), le conseguenze sull’economia mondiale della diffusione del Covid-19 sono oggetto continuo di analisi e apprensione. L’industria dei viaggi al momento è ovviamente la candidata ideale a riportare le perdite più ingenti, soprattutto in un paese come l’Italia che sul turismo fonda gran parte della propria economia. Del resto il declino negli spostamenti è destinato ad avere un forte impatto su compagnie aeree, hotel, agenzie di viaggio e, a ruota, su ristoranti, concerti ed eventi sportivi, a maggor ragione dopo la sospensione della Serie A di calcio e dei principali campionati europei. Ma le implicazioni si estendono anche anche a business di tipo totalmente diverso, come appunto casinò e centri scommesse.

Di recente H2 ha pubblicato un report nel quale affronta il tema dello stato di salute dell’industria del gaming all’epoca del Coronavirus. Gli analisti responsabili del documento si attendono una contrazione sostanziosa del volume d’affari, con il valore del mercato globale del gioco d’azzardo destinato quest’anno a segnare un calo fino all’8%. Se le stime di H2 si riveleranno corrette, sarà la seconda volta che i ricavi del settore registreranno un abbassamento negli ultimi 20 anni. Le prime avvisaglie in realtà si sono viste a Macao, regione autonoma della Cina, epicentro del virus, che ospita alcuni dei casinò più grandi al mondo. Il 5 febbraio le autorità hanno disposto per 15 giorni il blocco delle sale da gioco, oltre alla chiusura di strutture quali cinema, teatri, discoteche, palestre, saloni di bellezza e così via. Queste misure precauzionali (disposte nei giorni scorsi anche in Italia a seguito del DPCM dell’11 Marzo 2020, ndr) hanno generato il risultato negativo peggiore nella storia della regione, un crollo dell’87,8% dei ricavi lordi del gioco d’azzardo rispetto al mese precedente (totalizzando 387,4 milioni di dollari). A Macao i ricavi lordi da gioco d’azzardo sono inferiori di quasi il 50% su base annuale. Stessa sorte, probabilmente, toccherà anche al mercato italiano, complice la chiusura di tutte le sale slot su scala nazionale in seguito al già citato decreto ministeriale dello scorso 11 Marzo.

L’effetto del contagio sul gioco

L’effetto-Corona, quindi, come purtroppo già sappiamo non è circoscritto alla sola Cina. H2, infatti, ha pubblicato stime al ribasso anche per altri mercati molto importanti come Italia, Giappone e Sud Corea. E sel nel Belpaese il caos è già scoppiato, intanto negli Stati Uniti ci si comincia a chiedere cosa comporterà il Covid-19 (e le relative misure di contrasto) per l’attività di una città storicamente legata a doppio filo con l’azzardo come Las Vegas. Ma le cose rischiano di mettersi male non solo per i casinò tradizionali come quello di Sanremo e Venezia. La cancellazione di qualsiasi grande evento sportivo, per esempio, interesserà da vicino le operazioni dei bookmaker di scommesse sportive, tanto quelli terrestri e quanto quelli online. Da segmento del gioco online in particolare arrivano segnali contrastanti.

Da una parte c’è il caso di Playtech, provider di giochi e tecnologia per le piattaforme online. La scorsa settimana Playtech aveva dichiarato che probabilmente gli obiettivi finanziari di fine anno non saranno raggiunti, proprio a causa delle difficoltà legate al Covid-19 riscontrate in Asia e in Italia (dove opera Snai, il suo brand principale, uno dei siti di gioco più popolari secondo Casinoitaliani.it). Subito dopo l’annuncio di Playtech, le azioni della società sono cadute in picchiata, chiudendo la giornata a -11,2%. Eppure il gioco d’azzardo online potrebbe avvantaggiarsi dalle stesse restrizioni che allontanano le persone dai casinò tradizionali. La Cina potrebbe valutare la legalizzazione dei casinò su internet, per esempio. E poi, sempre secondo H2, nel 2020 la quota dei ricavi lordi dell’igaming all’interno del mercato globale del gioco d’azzardo potrebbe passare dal 13,4% ad almeno il 14,7%.