Exempla
11 Marzo 2019   •   Raffaella Celentano

Exempla, la band italiana dal rock sognante e tridimensionale

«Abbiamo intervistato Marta Melis, voce leader degli Exempla, che ci ha portati alla scoperta del suo mondo e del suo rock tridimensionale»

Il loro è un rock melodico e tridimensionale, che racconta l’uomo immerso in un mondo di relazioni. Stiamo parlando degli Exempla, band italiana dall’animo progressista ma profondamente legata ai grandi nomi del rock internazionale. La band  è formata di Marta Melis (voce), Carlo Piernovelli (batteria), Marco Damu (chitarra), Luciano D’Ortenzio (tastiere) e Daniele Baldani (basso). Cinque personaggi con cinque background differenti che si sono uniti per dare vita ad un rock italiano sognante, profondo e potente.

Intervista a  Marta Melis, leader degli Exempla

Partiamo dall’inizio. Come e perché avete deciso di fondare questa band?

Gli Exempla nascono dall’idea di utilizzare la musica come strumento di espansione della creatività, come strumento di dilatazione della mente e dell’anima. Nascono dal desiderio di esprimere attraverso le vibrazioni del nostro rock, che amiamo definire “sognante”, l’amore per la libertà artistica in un mondo che ormai corre troppo velocemente, seguendo schemi e strutture in cui l’essenza di ogni uomo è soffocata da troppa superficialità, in cui la musica, l’arte non possono esprimersi nella loro vera essenza. Il nostro Rock melodico e raffinato amiamo pensarlo ad occhi chiusi, sognando con la mente. È un rock energico dal volto umano.

Quali sono le vostre principali fonti di ispirazione?

È stato determinante l’ascolto di grandi band del passato, come Pink Floyd, Porcupine Tree, Genesis, Alan Parsons, Depeche Mode, Simple Minds. Tutto questo materiale è stato, poi, filtrato e rielaborato dall’esperienza e dalla sensibilità artistica di ognuno e riproposto in uno stile progressive avveniristico, che è il rock Exempla. In fondo, ogni artista che ricerca la profondità di se stesso, che mira a donare ai propri fan tutto ciò che vibra nella sua ricerca di perfezione estetica della musica che compone, è per noi un’ispirazione. Ci piace osservare e ascoltare tutto ciò che nasce da una sincera interiorità artistica.

Qual è stato il vostro percorso?

Veniamo da percorsi diversi. Io ho iniziato la mia carriera facendo musica leggera, per poi passare attraverso lo swing, il jazz, per poi approdare al rock che ha totalmente stravolto la mia impostazione vocale, dando alla mia voce una forte identità artistica. Gli altri componenti della band hanno forti radici nel progressive rock. Il percorso è stato faticoso e duro. Creare e produrre musica di alto livello costa molto sotto tutti gli aspetti. Le idee delle melodie, degli arrangiamenti, lo studio di ogni suono, l’attenzione ai colori. Sì, perché i suoni sono colori che richiedono dedizione e talento.

Parlaci del vostro album e della sua genesi.

Precious è un album che nasce dopo anni di sperimentazione e ricerca del suono, in cui abbiamo voluto esprimere quello che è il percorso di ogni uomo, nelle sue emozioni, esperienze di vita, nelle sue gioie, nelle sue sofferenze. L’obiettivo dell’album è trasmettere le aspirazioni alte dell’animo umano. Amiamo definire il nostro rock “tridimensionale”, perché l’uomo è prezioso e può vivere l’amore in tre dimensioni: la dimensione verticale e, quindi, il mistero che ci sovrasta; la dimensione orizzontale, sociale e, quindi, ciò che sta attorno; la dimensione interiore, mistica e, quindi, ciò che sta dentro di lui. Narriamo storie di amore e di dolore. Per quanto riguarda l’aspetto più creativo, il primo step è stato la composizione dei brani. Ci sono stati casi in cui un brano è stato smontato e rimontato. Una vera vivisezione. Ritornelli che sono diventati strofe e viceversa. Particolarmente curata è stata la parte riguardante i suoni. Abbiamo lavorato su più piani prospettici, per poter rendere il concetto di tridimensionalità sonora. In alcuni brani, abbiamo voluto valorizzare attraverso tonalità minori la ricerca dei sentimenti, per toccare le corde più profonde dell’animo umano, come ad esempio in Almond flower e Precious (qui sotto il videoclip con la partecipazione dell’attrice Carlotta Graverini). Amiamo definire il nostro Album “uno spazio aperto sull’infinito” e Rain from the sky lo esprime al meglio.

Lavorare in gruppo non è sempre semplice. Qual è il vostro segreto per lavorare in armonia?

Per noi il segreto è aver fatto della musica una fonte di vita a cui ciascuno di noi attinge per essere artisti sempre in progresso, alla ricerca di nuovi obiettivi. C’è alla base della nostra band una forte amicizia spirituale. Il segreto di Exempla per lavorare in armonia è sicuramente lavorare prima su se stessi. Lavoriamo mettendo insieme le nostre energie ed esperienze e ciò ci rende davvero legati, come le note che creano armonia. Questo è quello che ci sforziamo di fare, fino ad ora è andata sempre bene.

Cosa pensate del panorama musicale italiano attuale?

Per definirlo dovremmo contestualizzarlo. In questa epoca, dove va di moda il “tutto e subito” e “l’usa e getta”, fare musica di spessore diventa controtendenza. Ci sono idee di un certo livello. Ma non fruttate creativamente al massimo. L’arte non può convivere con le scadenze commerciali. L’arte è Arte! Ha bisogno dei suoi tempi per esprimersi e, oggi, tutto questo non combacia con le esigenze del mercato. I Pink Floyd hanno impiegato tre anni per realizzare The Wall. Michelangelo ha impiegato sei anni, per finire La Pietà. Dante ha impiegato trent’anni, per concludere la Divina Commedia. Al di là di questi esempi di opere intramontabili e perenni, voglio dire che la musica mainstream sacrifica molto il genio e la creatività.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Continuare il nostro tour, che è iniziato il 10 Agosto dello scorso anno, fino alla fine di questa estate, girando i teatri e le piazze di tutta l’Italia. Porteremo questo album in giro per molto tempo. La nostra musica ha avuto dei tempi dilatati per essere realizzata e, di conseguenza, l’ascolto per il pubblico siamo certi avrà la stessa durata.

Raffaella Celentano