Cosa vedere a Capo Verde: 5 tappe… “italiane”!
«Se dopo tanto rimandare è arrivato finalmente il momento di visitare Capo Verde, vi sveliamo in 5 tappe dal sapore italiano cosa andare a vedere.»
Con l’estate ormai alle porte è arrivato il momento di iniziare a pianificare le proprie vacanze, districandosi tra mille mete e tante destinazioni che meritano di essere visitate. Una scelta molto ampia, che rendono le nostre scelte molto difficili. Per gli amanti delle mete estere (ma che dell’Italia non possono fare a meno) c’è di sicuro Capo Verde, posto ideale per gli amanti del mare e della montagna, che pure non disdegnano trascorrere le proprie passeggiate andando alla scoperta di lussuose città e piccoli centri rurali dall’incredibile fascino. Quindi, senza perdere altro tempo, correte a preparare le valigie: è arrivato il momento di andare a Capo Verde con Voyage Privé e di scoprire cosa vedere. Viaggiando con questo portale, infatti, potrete ottenere sconti sugli hotel di lusso fino al 70%, godendovi pacchetti all-inclusive. Tornando a noi, che dell’Italia proprio non possiamo fare a meno, per rendere diversa la vostra vacanza vi sveliamo 5 tappe molto particolari, dal suono e dal sapore tutto italiano. Del resto dalla capitale Praia alla splendida isola di São Vicente sentirete spesso parlare italiano, sia dai tantissimi turisti ed expat che hanno scelto l’arcipelago africano come meta del loro viaggio, sia dai capoverdiani stessi, che con l’Italia sono legati davvero a doppio filo.
Per questo motivo, lasciandovi l’imbarazzo della scelta per ciò che concerne le spiagge (tutte magnifiche e adatte ad ogni esigenza) vi portiamo alla scoperta di un tour davvero insolito, perfetto per chi ha nostalgia di casa e per chi ama sentirsi nel Belpaese anche a quasi 4.500 km di distanza. Prima di iniziare una piccola curiosità: l’Aeroporto Internazionale Amílcar Cabral, quello in cui atterrerete per intenderci, è stato costruito da un italiano così come la maggior parte delle strutture turistiche, che ormai dominano larga parte del Paese.
1) Cosa vedere a Capo Verde: alla scoperta dell’isola di Sal
Partiamo da Sal, che di fatto è un tutt’uno con l’Italia, anche se usi e costumi non sempre aderiscono con ciò che siamo abituati a vedere con l’Italia. Per quanto riguarda la lingua, però, non ci si può sbagliare: a Sal si parla italiano, ovunque e con chiunque. Come anticipato in precedenza, infatti, per la maggior parte dei capoverdiani l’italiano è diventata una seconda lingua. Una particolarità dovuta al turismo e alla forza della musica: non di rado potreste vedere capoverdiani imbracciare una chitarra e intonare versi dei grandi successi di Lucio Battisti e di Vasco Rossi. Ma non è tutto: gli spaghetti al ragù sono una delle specialità, così come il caffè, di qualità e presente in quasi tutti i bar.
2) Pizzaria El Gato & La Raposa
Se non sapete cosa vedere e dove andare a magiare a Capo Verde è d’obbligo una tappa alla Pizzaria El Gato & La Raposa (gli italianissimi Il Gatto e La Volpe). Situata a Sal Rei, la città principale dell’isola di Boa Vista, troverete questa pizzeria tipicamente italiana, anche se non mancano specialità esotiche e a prova di turista. Oltre alla pizza, specialità della casa, e alla pasta troverete, infatti, anche kebab e hamburger in diverse varianti, tentando così di far contenti tutti gli avventori. Nel menù potrete trovare anche i nostri Panzerotti, che rendono una visita a questo ristorante un piacere per gli occhi, per le orecchie e soprattutto per il palato.
3) Cosa vedere a Capo Verde: i vigneti di Fogo
In una terra ostile e inospitale solo all’apparenza nasce una bella storia dai forti contorni italiani. Il merito è di Padre Ottavio Fasano, nato in un piccolo borgo del cuneese (tra le Alpi e le Langhe) e ormai capoverdiano di adozione, che ai piedi del vulcano dell’isola di Fogo ha scoperto l’inattesa generosità di queste terre. Dopo la tremenda eruzione del 1995, infatti, sono riaffiorate, ostinate e spontene, alcune piante di vite, che hanno spinto Padre Ottavio a impegnarsi in un progetto difficile e ambizioso, che mira a dare nuovo impulso al settore agricolo dell’isola. Obiettivo raggiunto, perché nonostante l’ambiente selvaggio (Fogo è anche la metà ideale per gli amanti della mountain bike) e il sole cocente, nel 2012 è arrivato il primo raccolto, con la produzione che è cresciuta poi di anno in anno. Oggi, nella cantina collegata alla vigna, si producono vini bianchi e rossi di qualità, che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Non solo: grazie alla collaborazione con una scuola enologica di Alba, alcuni giovani capoverdiani stanno imparando l’arte del vino italiano. Per una vacanza “avventuriera” una tappa davvero da non perdere!
4) Ca’ Baby di Boa Vista
Dopo un piccolo tour di Fogo ritorniamo a Boa Vista, dove a dettare legge è ancora una volta la cucina italiana. In una via che costeggia la piazza dove si svolge il Mercato Municipale sorge, infatti, il Ristorante Ca’ Baby, un ristorante pizzeria gestito da Barbara, che dal Friuli Venezia Giulia – sua terra natia – si è trasferita a Capo Verde, portando con se piatti e sapori della cucina italiana. Oltre all’immancabile pizza da provare anche i primi, come nel caso degli gnocchi, senza dimenticare gli ottimi cocktail e gustosi secondi a base di pesce. Del resto dopo una giornata di mare e di passeggiate non c’è niente di meglio che una pausa a base di ricette capoverdiani con un tocco italiano (o viceversa).
5) Il Carrino di Tarrafal
Se non sapete cosa vedere a Capo Verde non possiamo che consigliarvi Tarrafal, la città principale dell’isola di Santiago. Un posto che vive di mare e delle sue splendide spiagge, dove potrete imbattervi nel carrino di Rosy. Toscana purosangue, Rosy è andata in vacanza a Capo Verde nel 2013 e da allora ci è rimasta, facendosi catturare dalla bellezza del posto. Per sopperire al problema del lavoro ha risposto semplicemente ad un’esigenza di queste piagge. In effetti, vista la mancanza di punti ristoro in spiaggia, ha prima venduto mojito aiutandosi con un frigo portatile e poi, dopo essersi procurata un carretto, ha iniziato a preparare Caipirinha, facendone un’attività vera e propria. Per il resto godetevi le spiagge di Tarrafal, tra palme di cocco, acqua turchese e sabbia bianca finissima. Le Maldive non vi saranno mai sembrate così vicine.