codice leicester
09 Novembre 2018   •   Redazione

Codice Leicester: in mostra agli Uffizi uno dei documenti più importanti di Leonardo

«Alle Gallerie degli Uffizi dal 30 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019 sarà presente una sensazionale mostra in onore dei 500 anni dalla morte di uno dei più grandi geni italiani:  L’Acqua Microscopio della natura. Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci»

Dal 30 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019 alle Gallerie degli Uffizi, il museo italiano più visitato secondo TripAdvisor, arriva una delle mostre più attese dell’anno: L’Acqua Microscopio della natura. Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci, a cura di Paolo Galluzzi. La mostra, progetto delle Gallerie degli Uffizi e del Museo Galileo, è stata realizzata con il contributo di Fondazione CR Firenze e del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo.

Infatti nel 2019 sarà il cinquecentesimo anniversario della scomparsa del grande genio nostrano, avvenuta il 2 maggio del 1519: in tutto il mondo si svolgeranno manifestazione ed eventi, e questa sensazionale mostra ne è uno straordinario anticipo. E dove poteva accadere ciò, se non a Firenze, la città più artistica di tutto il nostro paese?

«L’esposizione del Codice Leicester di Leonardo, insieme ad altri preziosissimi disegni e scritti del genio di Vinci dimostra il nostro impegno nel rendere accessibili tematiche molto complesse della ricerca scientifica, e nel contestualizzare episodi fondamentali di storia della scienza in una prospettiva del tutto contemporanea; al visitatore degli Uffizi è data inoltre l’opportunità di mettere in rapporto uno dei caposaldi della trattatistica di Leonardo con la sua attività pittorica, nuovamente allestita nella sala che gli è stata dedicata alle Gallerie»
Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi

Il Codice Leicester: un documento dal grande valore storico e scientifico

Il Codice Leicester è un manoscritto di 72 pagine di ricerche scritto da Leonardo dal 1504 al 1508 dove, fra appunti, teorie, disegni, abbozzi e pensieri, l’acqua è l’indiscussa protagonista. L’elemento primordiale infatti affascina il genio, che, considerandolo come motore vero e proprio dell’evoluzione del pianeta, anzi, per dirla come lui, il «vetturale della natura», cerca di comprenderne la composizione, gli effetti e le potenzialità.

Allo studio sull’acqua si aggiungono anche altri temi, come quello sulla costituzione della Luna, elemento che ha sempre affascinato Leonardo, e della storia del Pianeta. Il periodo in cui l’artista scrisse il Codice Leicester era una fase davvero molto produttiva della sua vita: in quegli stessi mesi infatti Leonardo stava studiando anatomia nell’Ospedale di Santa Maria Nuova, stava cercando un modo per far volare l’uomo, e anche soluzioni per rendere l’Arno navigabile. Non a caso nel Codice Leicester si trovano alcuni degli studi più importanti di Leonardo riguardo la Luna. Infatti in quel tempo si credeva che il satellite fosse una sfera di cristallo; ma il genio, discostandosi dalla cosmologia tradizionale, dedusse che in realtà la luna fosse «gemella della terra», coperta d’acqua e che la sua forma fosse irregolare: per questo su di essa la luce solare risulta diffusa uniformemente.

“I[o] lascierò qui stare le prove, le quali si faran poi nell’opera ordinata, e attenderò solamente a trovare casi e invenzioni e le metterò sucessivamente, secondo che [el]le vengano, e poi darò ordine mettendo insieme quelle d’un medesimo gienere; siché per ora non ti maraviglierai né riderai di me lettore se qui si fa sì gran salti da materia a materia”

La mostra sul Codice Leicester

Insomma, il Codice Leicester è un intreccio di considerazioni e annotazioni, che potrete ammirare al meglio in tutto il percorso espositivo. Ogni foglio è esposto in eleganti teche di corten, ma la lettura non è semplice, sia per la longevità del documento che per la scrittura di Leonardo. Per questo vi sono una serie di schermi interattivi che consentono di consultare il Codescope, un innovativo strumento digitale con il quale potrete sfogliare le pagine del manoscritto in altissima risoluzione; il tutto con funzioni di trascrizione, traduzione, rovesciamento speculare della scrittura mancina di Leonardo e ingrandimento. 

Il percorso espositivo inizia con una seria di teche, che dimostra come Leonardo, sebbene più volte è definito “uomo sanza lettere”, conoscesse in realtà molto bene Platone, Strabone, Aristotele, Alberto Bagno, Dante Alighieri e molti altri filosofi e letterati. Invece, alla fine del percorso, è proiettato un video di circa otto minuti dove sono messe insieme le sue teorie sul ruolo dell’acqua nell’evoluzione del pianeta, dalla preistoria ai tempi suoi. 

A questo aggiungete l’esposizione di manoscritti preziosissimi prestati per l’occasione da altre istituzioni, come per esempio fogli originali del Codice Atlantico proprietà della Biblioteca Ambrosiana di Milano, Del moto et misura dell’acqua dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, del Codice Arundel proveniente dalla British Library di Londra e del Codice sul volo degli Uccelli, proprietà della Biblioteca Reale di Torino.

Inoltre grandi pannelli e schermi digitali vi narreranno altri studi di Leonardo, quali quello sugli effetti delle maree, sulla luna, sulle bolle di sapone, sul principio di costanza e flusso che il maestro riscontrò uguale nei fiumi e nel circolo sanguigno umano, sulle macchine per rendere navigabile l’Arno e tantissimo altro. Ma la mostra sul Codice Leicester è anche, se così si può dire, una mostra sensoriale e suggestiva: infatti sul pavimento sono proiettate gocce d’acqua che cadono e ruscelli che scorrono. Vi sembrerà di immergere i vostri piedi: un’immagine che rimanda chiaramente al Battesimo di Cristo dipinto da Leonardo insieme a Verrocchio ed esposto due piani sopra.

«Il Codice Leicester frutto dell’ormai acquisita maturità come artista raffinatissimo, penetrante osservatore della natura, ingegnere capace di concepire progetti di straordinario ardimento e interprete originale dei fenomeni più significativi del macrocosmo e del microcosmo, offre una visione intrigante della vastità inaudita degli orizzonti esplorati dalla mente di Leonardo. Una mente protesa a raccogliere le sfide più complesse e a mettere in discussione le conclusioni stabilite dagli autori più accreditati della tradizione. Compilato nella fase più creativa della propria esistenza, nel cuore di una Firenze allora vera e propria Scuola del Mondo, il prezioso manoscritto documenta l’ossessione conoscitiva di Leonardo per l’elemento acqua, per i suoi movimenti vorticosi, per la forza plasmatrice e la potenza distruttrice che la caratterizzano».
Paolo Galluzzi, direttore del Museo Galileo

Info e costi sulla mostra

Firenze, Uffizi, Aula Magliabechiana 30 ottobre 2018 – 20 gennaio 2019

Enti Promotori: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Gallerie degli Uffizi, Museo Galileo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Firenze Musei; un progetto delle Gallerie degli Uffizi e del Museo Galileo realizzato con il determinante contributo di Fondazione CR Firenze.

La mostra si avvale del patrocinio e del contributo del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Il prestito dei quattro fogli del Codice Atlantico di Leonardo è stato possibile grazie alla generosa sponsorizzazione di Stefano Ricci

Cura della Mostra: Paolo Galluzzi

Comitato Scientifico: Andrea Bernardoni, Filippo Camerota, Francesco Paolo Di Teodoro, Paolo Galluzzi, Martin Kemp, Domenico Laurenza, Pietro C. Marani, Alessandro Nova, Eike D. Schmidt, Carlo Vecce

Direzione della mostra: Marzia Faietti

Costo: la mostra è inclusa nel biglietto delle Gallerie degli Uffizi e rispetta gli stessi orari. Intero 12 euro, ridotto 6 euro (prezzi di bassa stagione); da martedì a domenica dalle 8.15 alle 18.50.

Foto copertinaLeonardo da Vinci, Il Sole e la Luna visti dalla Terra. Origine della luce lunare Codice Leicester, 1r  Courtesy Bill Gates/©bgC3

Francesca Celani