Cicco Sanchez
24 Ottobre 2018   •   Cecilia Gaudenzi

Cicco Sanchez. L’intervista al cantautore urban- rapper

«Cicco Sanchez è una delle promesse musicali nostrane. Il cantautore torinese si distingue per la particolare musicalità dei suoi brani che suonano R’n’B pur mantenendo una scrittura da rapper. Lo abbiamo intervistato in occasione dell’uscita di Cose che non dovrei dirti, il suo ultimo brano.»

Cicco Sanchez (Fb; IG) è un artista ibrido, la sua musica vive di contaminazioni e influenze diverse, canta su melodie pop di cui cura la scrittura che ha sempre un significato e un tocco di poesia. Anche il suono vuole la sua parte e in base a questo seleziona le parole utilizzando tecnicismi tipici del rap, su cui si è formato. Torinese classe 1993 sta pubblicando un singolo dietro l’altro ed è uno dei cantanti emergenti italiani più interessanti nel panorama musicale pop-R’n’B.

L’ultimo è Cose che non dovrei dirti, brano sentimentale in cui si incrociano melodia pop e linguaggio urban. La produzione del pezzo è affidata, anche questa volta, a Freeso. Il producer torinese, classe 1989 è suo socio artistico da più di un anno e mezzo e per conferire al brano la giusta dose di atmosfera sognante ha addirittura campionato il canto delle balene. In questo brano Cicco Sanchez sembra seguire, nella scrittura, l’umore variabile di una persona che si muove tra due stati d’animo opposti, passando dall’introspezione delle strofe alla spensieratezza del ritornello. In fondo questo contrasto è un po’ la sua cifra, al quale si è ispirato per il suo nuovo logo :(: una faccina triste e sorridente allo stesso tempo o a seconda del punto di vista. Di singoli Cicco Sanchez ne sta collezionando tantissimi, tra cui Mamacita che lo vede in feat. con Fred De Palma.

Luna è il singolo che sancisce il passaggio dall’urban francese verso una musicalità ancora più internazionale, tra l’hip hop e l’ R’n’B canadese che punta alla musicalità dei versi tanto quanto alla parte ritmica. Anche qui la presenza di Freeso che firma la produzione del brano. Con Pardon invece Cicco Sanchez battezza l’afro R’n’B dando inizio a un nuovo percorso artistico accennato appunto da Luna. I versi in rima seguono una linea melodica e un ritmo grazie alla varietà degli strumenti suonati; due chitarre, percussioni e il pianoforte, suonato proprio da Freeso. “Pardon è una lettera di scuse a lei, ai miei genitori, a me stesso, e anche per questo chiude un capitolo e rappresenta un nuovo inizio”, racconta Cicco Sanchez. “Con Freeso abbiamo lavorato a cinque versioni diverse del brano prima di trovare quella che secondo noi è ideale e in cui diversi cambi di atmosfera rispecchiano gli sbalzi di umore del testo. Abbiamo scelto, inoltre, di inserire il pianoforte e le chitarre perché colgono e trasmettono in pieno il senso di nostalgia dominante nel brano”.

Poi c’è Bae il cui testo esprime sentimenti di rivalsa e consapevolezza, prendendo spunto dalle esperienze nei rapporti umani fatte dallo stesso Cicco Sanchez. Suono e testo danno vita a un brano riflessivo e, nello stesso tempo, positivo. Il titolo del brano si ispira a un’espressione entrata negli ultimi anni nel gergo giovanile e usata per indicare un amico preferito, un partner o comunque una persona che viene “prima di chiunque altro” (Before Anyone Else).

Gli anni passano e le relazioni cambiano – racconta Cicco Sanchez -, alcune si complicano, altre si solidificano a prescindere da qualsiasi cosa. Bae è un brano in cui i rapporti e il tempo sono protagonisti. Come al solito abbiamo lavorato molto sul sound: la strumentale ci è piaciuta da subito ma sentivamo che mancava qualcosa e dopo aver lavorato a 4 versioni differenti abbiamo trovato la giusta quadra”.

Mi sarebbe piaciuto chiacchierare di persona con Cicco Sanchez, mi dispiace non averlo incontrato ma felice di avergli fatto qualche domanda, insomma mi sento un po’ come il suo logo :(: ecco qui l’intervista!

Ciao Cicco Sanchez, cominciamo dal principio. Quale è stato il tuo approccio alla musica?
Quando ero piccolo, in casa, mio padre aveva il karaoke, e con lui cantavo le canzoni di Lucio Battisti. Possiamo dire che ho cominciato così.

Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
Ho capito che volevo fare questo nella vita a sedici anni poi, due anni fa, ho realizzato che fosse davvero possibile, lavorando con costanza e dedizione.

Pop, urban, trap oafro-RnB. In quale genere ti identifichi?
Sono un mezzosangue, mi piazzo tra afroRnB-pop e rap, per via delle mie radici.

È appena uscito il tuo ultimo singolo Cose che non dovrei dirti. Come è nato e cosa rappresenta per te.
Penso sia uno dei miei pezzi venuto meglio, anche a livello di produzione, e direi che è il brano a rappresentare me.

Una cosa che non dovresti dire e una che non dovresti fare
Non dovrei bere per non pensare e non avrei dovuto dirtelo…

L’importanza delle parole nei tuoi testi.
Per me è fondamentale trasmettere vibrazioni con le mie parole, dunque non posso che essere molto affezionato alla lirica e alla poetica.

Sei un perfezionista o ti butti?
Mi butto e poi perfeziono.

Che musica ascolti?
Musica triste, principalmente :(:

Canzone preferita?
Marvins Room di Drake.

Da chi/ cosa prendi ispirazione?
Da quello che sento e che vivo.

C’è qualcuno con cui ti piacerebbe collaborare?
Più di qualcuno… Tipo adesso sto scrivendo un pezzo in cui ci starebbe benissimo Coez.

Il palco dei desideri?
Il Forum di Assago.

Torino pro e contro
Bella città, brutte persone :(:

Santa Giulia o San Salvario?
San Salvario, direi…

Progetti futuri?
Chiaramente c’è un nuovo singolo in arrivo :(:

 

Cecilia Gaudenzi