cantanti emergenti italiani
03 Luglio 2018   •   Cecilia Gaudenzi

Cantanti emergenti italiani: ecco le star del futuro

«Si buttano nella musica con anima, corpo e voce. Tanti live e voglia di mettersi alla prova. Sono le nuove leve del panorama musicale italiano. Tra scommesse e sorprese ecco la top 5 dei cantanti emergenti italiani!»

È vero che noi italiani tendiamo ad essere nostalgici, ci affezioniamo. Vale un po’ per tutto, anche per la musica. Rischiamo di essere ripetitivi e un po’ noiosi, ma quanto ci sentiamo sicuri! Abbiamo la canzone per quando siamo felici e ci sentiamo invincibili, quella dello sport, quella che ascoltiamo quando siamo innamorati o che ci consola dopo la fine di un amore. Ecco che parte e riparte la canzone del cuore, sempre quella. A volte, come nel mio caso, si tratta anche di pigrizia. Il mio IPod non è aggiornato dai tempi del liceo e quando lo ascolto le canzoni sono talmente vecchie da sembrarmi, a cadenza di anni, quasi nuove! In realtà di novità ce ne sono tante e i cantanti emergenti italiani ne sono una prova, facendosi sempre più spazio, sui palchi e con le frasi delle loro canzoni, nella nostra testa. Sono tanti in Italia i generi che rinnovano le loro scuderie. Dal rock al pop, passando per il gettonatissimo indie. La ruota gira. Quelli che ieri sembravano personaggi di nicchia sono oggi in cima alle classifiche, i loro concerti sold out e i loro brani, in radio o su Spotify, i più ascoltati. Facciamo qualche nome? Calcutta, Thegiornalisti, Motta, Levante, Carl Brave & Franco 126. Scopriamo chi sono oggi i cantanti emergenti italiani nella nostra top 5!

Frah Quintale

Francesco Servidei è Frah Quintale (Account IG), l’eclettico artista, un po’ indie, un po’ rap nato a Brescia nel 1989. Tra i cantanti emergenti italiani, Frah è sicuramente una delle rivelazioni del panorama musicale di oggi. Non solo pop, la sua freschezza passa attraverso il rap e il cantautorato. Uno stile originale, parole che arrivano dirette, proprio come dei Missili in mezzo a 8miliardi di persone e che rivelano la parte più intima di Frah. Consacratosi per Colpa del Vino, con l’etichetta indipendente Undamento, Frah Quintale macina brani e live, affiancato dal produttore Ceri. Dopo 2004, l’EP curato da lui in autonomia dalle grafiche, ai video, fino ai comunicati stampa scritti a manoè uscito a novembre Regardez Moi. Frutto di flusso creativo di brani tutti scritti da Frah Quintale, parti strumentali e messaggi vocali. Dopo un tour invernale di oltre 40 date nei migliori club italiani, raggiungendo quasi sempre il tutto esaurito, e la partecipazione al Concerto del Primo Maggio dove abbiamo avuto la fortuna di intervistarlo, è iniziato a maggio il “Regardez Moi Summer Tour 2018”, con prima data al Mi Ami festival. Lo abbiamo seguito a Roma al Villa Ada incontra il Mondo dove ha cantato benissimo e per due ore ha intrattenuto un pubblico adorante. Il 21 luglio sarà a Latina per aprire il concerto di Calcutta.

Margherita Vicario

Prima attrice e poi cantante. Anzi no, Margherita Vicario (Account IG) è entrambe, aggiungerei cantautrice, visto che le sue canzoni se le scrive da sola. Tra i cantanti emergenti italiani, Margherita l’abbiamo incontrata (leggi l’intervista a Margherita Vicario) al Bar Meraviglia all’interno della manifestazione musicale Villa Ada Incontra il Mondo, la seguivamo già da tempo e come tanti suoi fan siamo impazienti per l’uscita del suo ultimo disco. Romana, classe 1988 trascorre la sua infanzia in campagna dove, grazie alla semplicità delle cose, esplora e affina la sua vena creativa. Canterina da sempre, la sua anima artistica è però divisa tra teatro e musica. Laureata all’Accademia Europea d’Arte Drammatica recita infatti in molti film, per il cinema e la televisione. Parallelamente la musica. La studia, la compone, la scrive e la canta. In realtà la racconta perché ogni canzone è un pezzo di storia che nasce da dentro. Ironica, un po’ cinica (sull’amore) ma sempre dolce.

 

Il suo timbro è caldo e ti avvolge, ti abbraccia. La sua forza sta nella comunicazione, istintiva e diretta come a dirti “stai tranquillo è successo anche a me e sono ancora qui, sorrido ancora”. Questo perché sa scavare nelle proprie emozioni per mettere quanta più verità, sincerità possibile nelle sue canzoni. Tra i suoi lavori troviamo Esercizi preparatori e Minimal Musical. Per questo album le canzoni le aveva scritte molto tempo prima che uscisse mentre quelle dell’album in uscita sono più rappresentative della Margherita di oggi. La sua vita professionale è impegnatissima, tra palchi, live, provini, film o fiction e televisione. In Cyrano- L’amore fa miracoli ha avuto il bel compito di raccontare in musica le sfumature dell’amore. I suoi fan le reclamano più canzoni e la bacchettano smaniosi di sentire le sue nuove canzoni. Noi ci accodiamo e attendiamo con ansia.

Willie Peyote

Guglielmo Bruno ha scelto un nome d’arte che è tutto un gioco di parole. Willie Peyote. Cominciamo da Willie. È un riferimento al suo vero nome, in inglese William e a quello di Wile E. Coyote, sì quello del cartone animato dei Looney Tunes. Poi c’è Peyote che ricorda il Coyote di Wile E. ma che è in realtà una pianta allucinogena del Sudamerica. Torinese, classe 1985, la musica la respira da sempre, da piccolo accompagnava il padre musicista in tour. Poi ha sperimentato un po’ di tutto, dal rap, al rock fino al punk. Tra i cantanti emergenti italiani più interessanti, negli anni si è affermato come astro crescente del panorama musicale nazionale e non solo. Più cantautore che rapper. Chiaro fin dai primi dischi Manuale del giovane nichilista e Non è il mio genere, il genere umano ma è con Educazione Sabauda del 2015, che il suo lavoro si può dire maturo. Irriverente ma ironico, di quelli che sanno alzare il sopracciglio sorridendo, Willie Peyote non incarna il classico stereotipo del rapper raggiungendo un pubblico vasto e variegato. Un successo con il pubblico ma anche con la critica. Lo ha dimostrato vincendo il 1°premio della ll edizione del concorso per cantautori “Genova per Voi” e venendo selezionato per reinterpretare il brano Buttare li qualcosa dal “Festival Gaber”.

A metà tra il rap e il cantautorato, quello che colpisce sono le sue liriche che ritraggono il presente di tutti i giorni, la società di oggi immortalandone tendenze (La dittatura dei non fumatori) e ironizzando sui vizi (C’era una Vodka) offrendone una critica mai prevedibile (Io non sono razzista ma..). Il suo ultimo disco Sindrome di Tôret affronta il tema della libertà d’espressione e dei suoi limiti, in un’epoca in cui la comunicazione è cambiata a causa della tecnologia. Con riferimenti e citazioni più o meno velate alla musica italiana degli ultimi quarant’anni, Willie Peyote delinea un sound e una forma lirica che vanno da Battisti a Bruno Martino, passando dal nuovo cantautorato pop e prendendo spunto dalla narrazione tipo stand-up comedy e satira. Capovolge il punto di vista collettivo e sviluppa un pensiero critico attraverso la provocazione e l’ironia. Willie piace sempre di più. Dopo l’esibizione sul palco del Concerto del Primo Maggio a Roma, dove lo abbiamo intervistato, la partecipazione al MiAmi Festival e il successo del lungo tour indoor, che ha registrato ben 26 sold out in 45 concerti, continuano le date estive di Willie Peyote con il suo “Sindrome di Tôret Tour” tra pochissimo, il 5 luglio, sul palco di Villa Ada Incontra il Mondo. Senza dimenticare le partecipazioni a rassegne nazionali ed internazionali tra cui lo Sziget Festival.

Godblesscomputers

Godblesscomputers (Account IG) ovvero “Dio-benedica-i-computers” è il nome d’arte che Lorenzo Nada ha scelto per lui quando ha dato inizio al suo progetto musicale. Il suo genere è l’elettronica alla quale unisce con delicatezza e sapienza i suoni della natura e non solo. Bolognese di nascita, il suo primo approccio alla musica è stato tramite il pianoforte, poi c’è stato l’hip hop e dopo è arrivato il campionatore. I primi brani sono nati tra le mura della sua cameretta, finchè trasferitosi a Berlino, carica i suoi pezzi su internet attirando presto l’attenzione. Nel 2012 escono i suoi primi lavori: The last swan, autoprodotto e Swanism per la FRESH YO! LABEL in cui mixa il rap al rhytmn & blues. Tornato in Italia, forte dell’esperienza all’estero mette a punto il primo disco in vinile Freedom is O.K. Il vero debutto però è con Veleno che racconta in un hip-hop strumentale, l’eterna contaminazione tra natura e uomo. Plush And Safe del 2015 e Solchi del 2017 sono i suoi ultimi album che tra suoni elettronici e sperimentazioni, arricchiscono il suo percorso musicale in cui umanità e pc sono sempre più vicini. Tra i più interessanti cantanti emergenti italiani, Godblesscomputers ha uno stile tutto suo, caratteristico. Jazz e soul a riscaldare il suono dei sintetizzatori contaminato dai rumori ambientali che lui stesso campiona, comprese le voci impresse in una vecchia musicassetta di quando era bambino del brano Freddo.

 

Maria Antonietta

Un’altra voce femminile nella nostra top 5 dei cantanti emergenti italiani è quella di Maria Antonietta (Account IG), nata Letizia Cesarini nel 1987 a Pesaro. Inizia la sua attività musicale prestissimo, a 18 anni e si fa presto notare come vocalist e chitarrista degli Young Wrists in coppia con Alberto Baldolini. Di ispirazione punk e anglofona, ottiene subito un buon successo dalla critica e approfondisce come tema il coraggio delle donne. Nel 2011 il primo album da solista Maria Antonietta, prodotto da Brunori Sas.  Disco che risuona di molte influenze intellettuali, dovute sicuramente ai suoi studi in Storia dell’Arte Medievale e riferimenti a grandi cantanti italiane come Nada e Carmen Consoli. Nel 2013 pubblica il singolo Animali e una cover di Non ho l’età di Gigliola Cinguetti, con l’etichetta La Tempesta Dischi. Nel 2014 esce il secondo album Sassi e nel gennaio di quest’anno pubblica il nuovo singolo Deluderti a cui seguirà l’omonimo album. Nel titolo il senso dell’album, un concept album che si basa sull’idea dell’aspettativa da una parte e delle delusioni dall’altra. Non sempre una delusione deve considerarsi negativa, infatti da questa può scaturire una nuova energia, rivelatrice. Amante e sostenitrice della verità, della sincerità quasi sfrontata Maria Antonietta partecipa a tanti Festival dal Concerto del Primo Maggio al MIAMI.


Cecilia Gaudenzi