Lagerfeld e Fendi
19 Febbraio 2019   •   Raffaella Celentano

Karl Lagerfeld: è morto il Kaiser della moda al timone di Fendi

«Lutto nel mondo della moda: è morto, all’età di 85 anni Karl Lagerfeld, il geniale designer che da anni guidava le maison Fendi e Chanel»

Definirlo solo designer è, forse, riduttivo perché Karl Lagerfeld è stato un leggendario stilista, fotografo, illustratore, artista, icona pop e superstar della moda. E oggi tutto il mondo della moda piange la scomparsa del suo Kaiser, l’imperatore che per decenni ha animato il fashion system con la sua creatività e che si è spento oggi a Parigi all’età di 85 anni, dopo una vita trascorsa a contatto con i più grandi brand e le più grandi celebrità del mondo della moda.

La sua vita è sempre stata un geniale mix di mistero, eclettismo ed eccentricità. Nato ad Amburgo (l’anno di nascita è stato per molto tempo un punto interrogativo), da padre svedese e madre tedesca, si era trasferito a Parigi nel 1953. Nel ’55 vinse un concorso per un cappotto sponsorizzato dal Segretariato Internazionale della Lana e gli fu assegnato un posto come assistente da Pierre Balmain. Vinse anche il concorso per un premio di vestiti sponsorizzato da Yves Saint Laurent e dopo tre anni passò da Jean Patou.

Gli anni dei grandi successi

Il successo non tardò ad arrivare e ben presto Karl Lagerfeld si trovò alla guida di due delle più importanti maison del mondo, Fendi (dal 1965) e Chanel (dal 1983). Con le sorelle Fendi divenne uno di famiglia, le sarte degli atelier romani lo conoscono e lo adorano, e lui lavorava instancabilmente su sempre più progetti. Talmente instancabile che nel 1974 fonda anche il brand che porta il suo nome, e che a fortune alterne prosegue ancora oggi. E con il successo “nasce” anche il suo personaggio: il suo codino bianco e i suoi occhiali scuri divennero un marchio di fabbrica e fecero aumentare sempre più la sua vanità. Nel 2000, infatti, perse 42 chili, abbandonò gli abiti comodi dei designer giapponesi, sostituì il suo iconico ventaglio con lo smartphone e si regalò una nuova silhouette, la stessa che lo ha accompagnato in tutti questi anni e che non ha mai più modificato (a parte la barba sfoggiata negli ultimi tempi).

Da fotografo ha realizzato le campagne pubblicitarie di Fendi e Chanel e ha seguito una serie di progetti collaterali. Dall’editoria di moda al design di arredi, passando per la casa editrice Steidl e il Calendario Pirelli, fino ai gadget e al food. Insomma, Karl Lagerfeld non si è mai tirato indietro, accettando sempre le sfide, lavorative e personali, che la vita gli ha lanciato e lavorando instancabilmente (anche se odiava la parola “lavoro” perché la riteneva orribile per indicare quello che si ama fare).

Gli ultimi giorni

Aveva fatto parlare di sé un’ultima volta lo scorso 22 gennaio, a causa della sua assenza sulla passerella della sfilata Haute Couture di Chanel, a Parigi. La motivazione ufficiale: «Karl Lagerfeld è stanco». Ma molti addetti ai lavori avevano già intuito che qualcosa non andava. Lagerfeld non avrebbe mai disertato una sua sfilata, momento sacro nella vita di uno stilista.

E adesso la sua uscita di scena lascia un vuoto incolmabile nel panorama fashion. Perché Karl Lagerfeld è stato l’unico designer al mondo a lavorare contemporaneamente per tre diverse griffe (Fendi, Chanel e Karl Lagerfeld), creando senza sosta e senza limiti di genio collezioni indimenticabili e portando avanti altri importanti progetti di successo. Come faremo adesso senza di lui, introverso e misterioso? Come cambierà il fashion system da oggi in poi?

Raffaella Celentano