borghi medievali
03 Novembre 2018   •   Snap Italy

Borghi medievali da visitare: la top-5 delle Marche

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«Nel caso vi trovaste in vacanza o nelle vicinanze delle Marche, vi suggeriamo alcuni borghi medievali che vi affascineranno sicuramente.»

L’Italia, come ben sappiamo, è un paese ricco di tesori artistici e storici, ma è piuttosto facile trovarli anche al di fuori dei musei. Innumerevoli sono i borghi che la nostra penisola ospita. La regione delle Marche, ad esempio, è uno tra i territori più popolati da piccoli e grandi borghi medievali. Eccovi una lista di quali poter visitare quest’estate.

Cingoli

Iniziamo con Cingoli, cittadina adagiata sulla sommità del Monte Circe (circa 631 m) e denominata il “Balcone delle Marche” proprio per la sua posizione panoramica sul territorio marchigiano. Da una vasta terrazza, sulle mura castellane, è possibile godere del paesaggio naturale marchigiano, incluso il Mar Adriatico e il monte del Conero. Si crede che il nome della città derivi dal termine latino cingulum che significa “qualcosa che cinge” proprio a indicare la realtà costruita sul monte come a cingerlo. Originariamente municipio romano, la città di Cingoli è diventato uno dei borghi medievali più artistici d’Italia, ospitando diversi palazzi nobiliari, caratterizzati dai colori caldi e dai portali rinascimentali, e altrettante importanti chiese. Tra gli eventi significativi che hanno luogo a Cingoli, troviamo la rievocazione storica Cingoli 1848 che avviene ogni mese di luglio.

Grottammare

Parlando di borghi medievali impossibile non citare Grottammare, conosciuta anche come la Perla dell’Adriatico, è un borgo chevanta importanti riconoscimenti, tra i quali spiccano la Bandiera Blu d’Europa e il diploma del Borghi più belli d’Italia. La marina di Grottammare è dominata dal Vecchio Incasato, delimitato dalle mura medievale. Addentrandosi all’interno della cittadella è possibile imbattersi in preziosi monumenti come l’ottocentesco Palazzetto Ottaviani, la Chiesa di Sant’Agostino, la Chiesa di Santa Lucia, il vecchio ospedale che conserva ancora il caduceo, simbolo del Dio greco della medicina. Dal 2004, il Torrione della Battaglia, una fortificazione che risale al XVI secolo, custodisce una prestigiosa collezione di opere dello scultore grottammarese Pericle Fazzini, autore della celebre Resurrezione nella sala Nervi in Vaticano.

Montefiore dell’Aso

Tra le valli dell’Aso e del torrente Menocchia sorge Montefiore dell’Aso, che come altri borghi medievali vanta anch’esso la nomina di borgo più bello d’Italia. Il centro storico è ben conservato, infatti sono rimasti notevoli tratti di cinta muraria muniti di porte e sei torroni risalenti ai secoli XV e XVI. Dal Belvedere De Carolis si entra nel centro storico e si incontrano la Collegiata di Santa Lucia, rifatta in stile neoclassico, il piazzale S. Francesco, la chiesa dedicata al santo stesso – costruita tra il 1247 e il 1303 – e il convento annesso. Oltre che altre chiese extraurbane, nel borgo si trovano anche numerosi edifici sei-settecenteschi. Di particolare bellezza è l’Infiorata che si tiene ogni anno in concomitanza con la ricorrenza del Corpus Domini, nelle vie del centro della città.

Offagna

A ridosso di Ancona, troviamo invece Offagna, che dei borghi medievali ha l’aspetto tipico, riconoscibile nella campagna marchigiana per via della sua Rocca, dominante su tutto il panorama circostante. La Rocca, costituita a metà del XV secolo sui ruderi di un precedente castello, ha forma quadrangolare e conserva ancora il massiccio mastio, a cinque piani, nel quale è allestito il Museo delle Armi antiche. Il borgo attorno alla rocca non è particolarmente grande, ma conserva diversi edifici architettonici, come la Chiesa del SS. Sacramento, costruita dall’architetto Andrea Vici in stile neoclassico, e la Chiesa di San Tommaso, in cui si può ammirare una pala d’altare dedicata a San Bernardino, patrono del paese. Ogni anno nella cittadella avviene la rievocazione storica della cosiddetta Contesa della Crescia, ovvero una disfida di armi (lancia, balestra, arco, mazza ferrata) tra i quattro rioni del paese, che per alcuni giorni di luglio riprende un aspetto medievale. Inoltre, tipica del borgo è la crescia, una specie di piadina cotta sulla brace.

San Ginesio

Compreso nell’area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il borgo di San Ginesio è racchiuso da grandi mura che conservano ancora camminamenti di ronda, feritoie e torrioni. Il nome del borgo deriva da quello del suo patrono, San Ginesio appunto, martire cristiano, le cui spoglie sono conservate nella Collegiata, principale monumento del borgo. Appartenenti al periodo gotico sono le mura castellane e i portici rimanenti dell’Ospedale dei pellegrini, così chiamato perché vi ricevevano assistenza e ospitalità i pellegrini che transitavano per il paese diretti a Loreto o a Roma. Di grande importanza è l’Archivio storico comunale, giunto intatto dal 1199, che consente di ricostruire fedelmente diversi secoli di uno dei borghi medievali piuù belli dell’area marchigiana.

Se, invece, le Marche non rientrano nei vostri radar non disperate. L’Italia, per fortuna, di bellezze come queste ne vanta veramente tantissime, borghi splendidi e tesori nascosti assolutamente da non perdere.

Alessia Battistella

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