Tomoko Nagao
20 Agosto 2019   •   Deborah Scaggion

Arte italiana in Asia: l’oggi che ripensa il passato!

«L’arte italiana in Asia è sempre più popolare. Un modello per molti artisti contemporanei che la ripensano in chiave pop!»

L’arte italiana in Asia è molto apprezzata e, come in molti altri paesi del mondo, è vista come un riferimento ideale. Infatti, l’interessa per l’arte e la cultura italiana è in forte crescita nel continente asiatico. Per esempio, abbiamo già raccontato che presso l’Hebei Museum (Cina) è stata inaugurata ad inizio Gennaio la prima mostra dedicata alla città di Paestum al di fuori dell’Europa. Lo scopo è di far conoscere meglio la storia e la cultura del Mediterraneo antico in Asia attraverso 135 opere provenienti dall’area archeologica del Parco Archeologico di Paestum.  Inoltre, la mostra, curata dal personale stesso del Parco Archeologico di Paestum, nei prossimi mesi si sposterà in altri musei cinesi a Ningxa, Jilin, Panlongcheng e Nanshan.

Ma l’arte italiana in Asia trova spazio anche nelle opere di molti artisti asiatici contemporanei. Infatti molti di loro trovano ispirazione e modelli nelle opere che hanno reso l’arte italiana famosa in tutto il mondo. Abbiamo raccolto qui alcuni di questi artisti che si sono distinti per la loro capacità di raccontare e unire due mondi diversi, ma compatibili.

Lllouis: l’artista che ha conquistato Instagram

Illouis è un artista thailandese che raggiunto la fama sui social. Infatti, sul suo account Instagram si contano più di 28mila followers e anche i suoi lavori ricevono centinaia di visualizzazioni. Il suo medium preferito sono gli acquerelli, attraverso i quali realizza la maggior parte dei suoi lavori. In molti di questi, compaiono anche i paesaggi italiani. Piazza San Marco a Venezia e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze sono solo alcuni dei suoi soggetti preferiti. Guardando i suoi lavori ci si sente come in un sogno ad occhi aperti, delle visioni incantate di luoghi che molti in Asia hanno sempre solo sognato di vedere.

Tomoko Nagao

Tomoko Nagao è un’artista di origine giapponese che vive a Milano da diversi anni. La sua opere si caratterizzano per la loro capacità di rendere arte simboli e immagini di massa. E siccome anche l’arte classica oramai è un’immagine di massa, sfruttata come se fosse un prodotto di consumo, più volte ha ricreato in chiave pop i capolavori dei grandi maestri, come Michelangelo e Caravaggio. Tra le opere più famose ci sono quelle che appartengono alla serie della “Vectorial Art”. In essa si trovano la sua interpretazione di Narciso di Caravaggio, in cui enfatizza la vanità e l’ossessione per i brand, la versione pop de L’ultima Cena di Leonardo da Vinci, in cui Gesù e gli apostoli consumano una cena a base di junk food.

Jiarapat Tatsanasomboon: il ponte dell’arte italiana in Asia

Jiarapat Tatsanasomboon è uno degli artisti tailandesi più influenti e ha ricevuto numerosi premi internazionali nel corso della sua carriera. Nelle sue opere si focalizza sulle relazioni culturali tra l’Oriente e l’Occidente e negli anni la sua arte è diventato un ponte fra le due culture. Infatti, i suoi lavori sono caratterizzati dalla giustapposizione di elementi tailandesi e occidentali che nonostante rappresentino una dicotomia visiva, spesso dialogano tra loro.

Ovviamente, molte delle sue opere riprendono e dialogano alcuni dei capolavori dell’arte italiana. Per esempio nel dipinto Leave me Alone (2007), ha reinterpretato in modo sarcastico il celebre dettaglio dell’opera di Michelangelo La Creazione di Adamo (1551).

Deborah Scaggion

Crediti immagine di copertina: Tomoko Nagao