architettura italiana
05 Gennaio 2019   •   Snap Italy

Architettura italiana nel mondo: fabbrica di idee e genialità

«Non solo moda, mare e buon cibo. A caratterizzare il Belpaese, infatti, c’è anche l’architettura italiana, che da Renzo Piano a Ettore Sottsass ha prodotto geni senza tempo e… senza luogo!»

Hanno anticipato stili e mode, curano i particolari di gigantesche e spettacolari opere, ne studiano attentamente i materiali, fanno dell’architettura una questione sociale, scientifica e poetica, come diceva Renzo Piano. Per tal motivo lasciano e hanno lasciato in Italia, e soprattutto nel mondo, diversi segni attraverso le loro opere, che rimarranno a lungo nella storia dell’umanità. Sono gli architetti italiani. Abbiamo selezionato per voi quattro opere di architettura italiana tra le più famose nel mondo… tanto per non dimenticare!

Renzo Piano

200 metri quadri su cinque piani, in vetro, legno ed acciaio, 7000 pannelli mobili posti sui finestroni per riparare dal sole. Si trova nel centro di Parigi tra i palazzi di Avenue des Gobelins, l’ultima gigantesca creazione di Renzo Piano. L’enorme costruzione è simile ad una lumaca, o un armadillo. Lo stesso architetto ha dichiarato: «Potete vederci un pesce, una balena, una mongolfiera, ci vuole della poesia. Questo edificio si spiega da solo, è stato costruito con tutti gli occhi addosso, nel rispetto delle finestre vicine, senza togliere loro nemmeno un raggio di sole». Il primo piano è stato allestito per ospitare apparecchi cinematografici, proiettori e fonografi storici. Il secondo e il terzo piano sono dedicati agli archivi storici: foto, oggetti, costumi. Negli ultimi due piani troviamo gli uffici e il centro di ricerca. Dal seminterrato è stato ricavato una spazio per contenere circa 70 persone che potranno assistere a proiezioni di film storici, e non solo. Uno degli edifici simbolo dell’architettura italiana

Massimiliano Fuksas

Una delle sue ultime creazioni, nonché uno degli edifici simbolo dell’architettura italiana nel mondo si trova in Australia. Si tratta dell’Australian Forum, il polo congressuale che collega il Parlamento e il Ministero della Difesa con il Nation Triangle. Interamente trasparente, e dalla forma ondulatoria, si inserisce all’interno di un duplice contesto: da un lato il paesaggio naturale fatto di colline e tanto verde, dall’altro si sposa perfettamente con l’ambiente urbano che lo circonda. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Guida Moseley Brown Architects. Il polo si trova nell’area tra Capital Hill, City Hill e Russell Hill.

Gae Aulenti

Ricordata per gli allestimenti e i restauri architettonici come la Gare d’Orsay (Laloux) e l’allestimento del Museo d’Orsay di Parigi e del museo dell’Arte catalana di Barcellona, Gae Aulenti architetto e designer italiano, comincia la sua carriera nel pieno degli anni Cinquanta. Periodo in cui il Neoliberty si poneva come filone contrastante al razionalismo e l’occhio era puntato sul tema del recupero dei valori architettonici del passato. È il 1965, quando, assistente presso la cattedra di Composizione Architettonica al Politecnico di Milano, realizza la lampada Pipistrello progettata come site specific per lo showroom di Olivetti a Parigi prima e a Buenos Aires dopo. Da tavolo o da terra è stata realizzata in acciaio inox, la base in metallo verniciato ha una forma iconica che si sviluppa verso l’alto e che si allarga fino a prendere una forma simile alle ali di un pipistrello. Nel giorno della ricorrenza del 86esimo compleanno dell’artista, Google, le ha dedicato il doodle, che ne ha “illuminato” il logo.

Ettore Sottsass

«La leggenda dice che appena nato mio padre mi abbia messo in mano una matita perché ero figlio unico e lui voleva assolutamente che diventassi architetto». Ettore Sottsass voleva essere ricordarsi ed essere ricordato con questa frase. Tra le sue più importanti creazioni abbiamo voluto ricordare i progetti come il computer Elea 9003, la calcolatrice Logos, la macchina da scrivere. Si tratta di oggetti elettronici, tutti firmati Olivetti. La collaborazione con l’imprenditore Olivetti è datata 1958, e probabilmente resterà, tra i tanti progetti e collaborazioni, quella più importante. Oltre agli strumenti tecnologici ha creato la famosa “linea 45 una linea di prodotti di complementi per l’arredo dell’ufficio, dalle scrivanie agli armadi, passando per tavoli e portaombrelli. Linee dure e squadrate che rappresentano l’essenzialità, dosata, però, con i giusti colori. Sottsass, figura di spicco dell’architettura italiana ha anticipato di molti anni la figura dell’industrial design.

«L’architettura si abita mentre l’arte si guarda; questa è una differenza fondamentale. L’architettura è un’esperienza fisica e sensoriale perché ci si va dentro.»
Ettore Sottsass

Rossana Palazzo