Alimenti italiani: i cibi di cui non possiamo fare a meno
«Se vivete all’estero o ci avete vissuto per un po’ di tempo, sapete di cosa stiamo parlando. Ecco gli alimenti e i cibi che più mancano agli italiani una volta trasferiti all’estero.»
Se vivete all’estero o almeno per un po’ di tempo ci avete vissuto, avrete presente quella nostalgia di casa legata soprattutto al cibo. In effetti, per quanto la globalizzazione abbia attenuato le distanze, alcune cose “di casa” non si possono replicare, a maggior ragione se parliamo di cibi e alimenti italiani. Del resto, al netto degli sforzi fatti dalle industrie e dalla GDO, alcuni prodotti si continuano a trovare solo in Italia o, come ripeteva sempre nostra nonna, in Italia sono più buoni! Pensate al caffè, con le stesse identiche miscele che assumono sapori diversi in base a dove vengono gustate (merito dell’acqua), oppure alla pizza, che al di là di alcuni accostamenti tropicali quanto meno discutibili presenta differenze sostanziali, soprattutto nel gusto dell’impasto.
Di fatto e nei fatti un problema serio, che gli italiani di base all’estero sono stati costretti ad affrontare molte volte, provando molte soluzioni differenti. In effetti sono nate diverse app di alimenti italiani che consegnano i propri prodotti anche all’estero, così come negozi e supermercati, che grazie al sottovuoto hanno bypassato quelle problematiche legate al trasporto e alla conservazione. Grazie a questa tecnica, infatti, eliminando quasi completamente la presenza di ossigeno (causa della proliferazione batterica), il cibo dura di più, mantenendo tutte le sue caratteristiche. In questo modo pane, pasta, senza dimenticare frutta e verdura, possono durare molti mesi, rendendo la nostalgia degli alimenti di casa soltanto un brutto ricordo. Come dite? Non sapete quanto costa la macchina sottovuoto per alimenti? Niente paura: ad avere tutte le risposte è Ristoattrezzature, una delle aziende leader nella vendita di elettrodomestici professionali di ultima generazione, cui si rivolgono attività di ristorazione, alberghi, panifici e tanto altro ancora. Del resto sempre più persone (tanto nella ristorazione professionale quanto in quella “domestica”) prestano attenzione a ciò che consumano, rivolgendo un crescente interesse verso la conservazione sottovuoto, grazie alla quale è possibile ottenere una durata maggiore di un terzo, del doppio o addirittura di tre volte rispetto alla normale conservazione in frigorifero. Ora, però, vediamo quali sono gli alimenti italiani di cui dovrete fare scorta prima di spostarvi nuovamente all’estero.
1) Cornetti e dolci a colazione
Quella del “Cappuccio e cornetto” è una tradizione tutta italiana, che all’estero – al di là di qualche brutta imitazione – non trova terreno fertile. Merito dei prodotti nostrani, questo è vero, ma anche se non soprattutto dei bar, i luoghi dove si compie la magia. Il rapporto qualità/prezzo, in effetti, non ha eguali, così come il gusto del caffè e la bontà dei lievitati. A proposito del caffè, il modo migliore per conservarlo e portarlo con voi anche all’estero, è tenere la miscela o i chicchi interi al riparo da luce, calore e umidità, meglio ancora se in un contenitore o bustina sottovuoto. In questo modo potrete assaporare l’aroma e il gusto deciso del caffè anche lontano da casa, evitando di specificare che avete ordinato un espresso e non un “americano”!
2) Alimenti italiani inimitabili: pane e focacce
Così come per i bar anche quella legata ai panifici è una tradizione molto italiana, fatta di odori, abitudini e un gusto inimitabile. Il pane caldo appena sfornato, senza dimenticare focacce, pizzette e pagnotte di ogni gusto e dimensione. Dal panettiere di fiducia si trova davvero di tutto ed è qui che potreste trovare la soluzione a tutti i vostri problemi di “fame”: dal pane caldo (con la marmellata) per la colazione alle focacce per uno spuntino a metà mattinata senza dimenticare i panini (con affettati), perfetti per un pranzo veloce. Il profumo di questi luoghi e dei loro alimenti, poi, è inimitabile, aprendo la nostra mente ad una montagna di ricordi, soprattutto di quando eravamo più piccoli, con merende e spuntini per la scuola comprati proprio al panificio. Ovviamente camminando per le città straniere potreste imbattervi in panetteria di qualità, ma il pane e le focacce italiane sono davvero difficili da battere. Anche in questo caso vi consigliamo di comprare il pane e metterlo subito sottovuoto: da una media di soli 2 giorni, infatti, con il porzionamento e il sottovuoto il pane resta fresco per oltre una settimana
3) We love pizza!
In questo caso c’è poco da dire o da spiegare. La pizza è uno dei nostri primi amori, uno di quei piatti con cui siamo cresciuti e di cui non ci stuferemo mai. Di certo è possibile trovare delle buone pizzerie italiane anche all’estero (con buona pace del portafogli), ma quella preparata in Italia di certo ha un quid in più. La cottura nel forno a legna e la qualità degli ingredienti, infatti, fanno tutta la differenza del mondo, motivo per il quale spesso all’estero facciamo fatica a trovare una pizzeria buona e mediamente economica. Tanto per fare un esempio parliamo della mozzarella, che se in Italia si trova ovunque e a basso costo, all’estero non è esattamente l’alimento più economico e facile da trovare, anche a causa della difficoltà di conservazione. Eppure, anche in questo caso, una soluzione c’è ed è rappresentata dal sottovuoto: la mozzarella, infatti, può durare anche 30 giorni con questa tecnica di conservazione, mentre la pizza si mantiene buona e gustosa per 2-3 giorni. Certo, non sarà come andare in pizzeria con gli amici, ma dopo mesi di astinenza e nostalgia di casa vi assicuriamo che ne varrà la pena!
4) La pasta tra alimenti che più mancano agli italiani all’estero
Se con la pizza abbiamo stimolato i vostri ricordi più intimi, con la pasta andiamo a toccare i “sentimenti”. Del resto, a prescindere dagli stereotipi, se c’è un a cosa di cui gli italiani non possono fare a meno questa è la pasta o, più in generale, di un “primo” fatto a regola d’arte. In effetti la pasta sta agli italiani come il riso agli asiatici, è qualcosa che fa parte del nostro DNA, qualcosa con cui siamo cresciuti e di cui non ci stancheremo mai. Chi non ha un amico che mangia pasta tutti i giorni? All’estero, ovviamente, tutto ciò si complica, anche per alcune variazioni sul tema che ci restano… sullo stomaco! La pasta col ketchup, in effetti, non è una cosa così assurda da vedere all’estero, così come la carbonara con la panna, o il caffè/cappuccino ad accompagnare un bel piatto di pasta asciutta. Altro tasto dolente la cottura della pasta o l’assenza di sale, che oltre a far impazzire uno chef stellato come Barbieri manda ai matti anche semplici mangiatori come noi. La soluzione migliore, quindi, è portarsi la pasta e cucinarsela direttamente nella propria abitazione, meglio ancora se si tratta di pasta fatta in casa, impastata e tirata dalla mamma e dalla nonna! Come dite? Avete paura che si rovini durante il trasporto? Niente paura: con il sottovuoto anche la pasta fatta in casa si conserva più a lungo, arrivando addirittura a 10-12 giorni di frigo. La pasta all’uovo, invece, resiste un po’ di meno (8-9 giorni), ma se avete nostalgia di casa dubitiamo possiate resistere così a lungo senza il vostro piatto di pasta preferito
5) Salumi e formaggi
Concludiamo questa piccola raccolta sugli alimenti cui gli italiani proprio non possono rinunciare anche all’estero con salumi, affettati e formaggi. Cibi che ovviamente si trovano anche all’estero, ma – inutile nasconderlo – alcuni prodotti, la netto delle imitazioni, restano senza dubbio inimitabili. Il prosciutto di Parma, ad esempio, è una prelibatezza Made in Italy che non ha eguali, così come il formaggio di Fossa, la Mortadella bolognese, senza dimenticare la folta schiera di specialità regionali amatissime da Nord a Sud. È il caso della ’nduja, del marzolino, senza dimenticare la ricotta il salame milanese e tante altre specialità gustosissime. Sul perché è così difficile trovarli anche all’estero la spiegazione principale riguarda l’aspetto economico, con conservazione e trasporto che rappresentano problematiche affatto banali. Anche in questo caso, quindi, vi consigliamo di comprarli in Italia e metterli sottovuoto, visto che i salumi possono arrivare fino a 4-6 mesi, mentre gli affettati, causa ossidazione, possono essere conservati per 5 giorni. I formaggi freschi, infine, grazie al sottovuoto possono essere conservati in frigo un paio di settimane, mentre i formaggi stagionati o semi stagionati hanno tempi di conservazione molto più lunghi (fino a 6 mesi). Perciò inutile perdere altro tempo: prima che la nostalgia prenda il sopravvento fate scorta di cibo e sapori… “di casa”!