Romanzi diventati film. Hai letto questi cinque?
«Dalle pagine dei libri fino al grande schermo. Nei corsi degli anni sono stati molti i romanzi diventati film per opera delle mani sagge di registi e sceneggiatori»
Dai grandi classici italiani del ’900 ai romanzi degli ultimi anni. Molti sono stati gli esperimenti cinematografici che hanno visto protagonisti i romanzi diventati film di successo negli anni successivi. Il dibattito è sempre quello “Meglio il libro o il film?”
A voi la scelta.
Il nome della rosa (Umberto Eco, 1980)
Uscito nel 1980, Il Nome Della Rosa di Umberto Eco è uno dei libri italiani di più successo al mondo. È stato un caso letterario in Italia, dove ha venduto circa 6 milioni di copie ed è stato tradotto in 35 lingue vendendo complessivamente 50 milioni di copie in trent’anni. Per la versione cinematografica dobbiamo attendere il 1986 anno in cui Jean Jaques Annaud dirige il film ottenendo un grande successo soprattutto in Europa, al contrario degli Stati Uniti. A trascinare il film all’epoca fu la magistrale interpretazione di Sean Connery nei panni di Guglielmo da Baskerville e di un giovane Christian Slater, il Mr Robot di Mr Robot, nei panni del novizio Adso.
Il film, come ovviamente il romanzo, si svolge interamente in un’abbazia benedettina del Nord Italia in cui misteriosamente si succedono delle morti violenti. Trovare il colpevole è compito di Guglielmo di Baskerville giunto all’abbazia insieme ad Adso. Oltre al film di Annaud, il best seller di Eco è stato rivisitato anche in una serie tv italiane targata Rai guidata dalla regia di Giacomo Battiato e da un cast internazionale che vede come protagonisti John Turturro e Rupert Everett insieme ai nostri Fabrizio Bentivoglio, Alessio Boni, Greta Scarano e Stefano Fresi.
Caos calmo (Sandro Veronesi, 2006)
Vincitore del Premio Strega nel 2006, dal romanzo è stato tratto il film con Nanni Moretti. La storia è quella di Pietro Paladini. Un uomo apparentemente realizzato che perderà la moglie per un aneurisma. Il modo che ha Pietro di elaborare il lutto lo porta a vivere come se fosse in pausa dalla vita. Passa le giornate seduto su una panchina in compagnia dei colleghi, degli amici, e del fratello e di nuove conoscenze che lo aiuteranno a riprendersi dal suo “caos calmo” e gli daranno la spinta verso una svolta che lo porterà finalmente a ricominciare a vivere la sua vita.
Il film è girato da Antonello Grimaldi e vede attori del calibro di Isabella Ferrari, Alessandro Gassman e Silvio Orlando ad accompagnare Nanni Moretti, il protagonista del romanzo.
La solitudine dei numeri primi (Paolo Giordano, 2008)
Vincitore del Premio Strega nel 2008, il libro fa parte di quei romanzi diventati film di grande successo. Il debutto di Luca Marinelli nel 2010 diretto da Saverio Costanzo insieme alla co-protagonista Alba Rohrwacher nell’omonimo film.
La trama ricalca alla perfezione quella del romanzo. I liceali torinesi Alice e Mattia si conoscono, si perdono, si ritrovano e si riperdono pur essendo delle anime affine. Il libro e il film non hanno un lieto fine ed è forse questa la loro forza: l’essere così distante da una storia d’amore tradizionale.
Io non ho paura (Niccolò Ammaniti, 2001)
Tra i romanzi diventati film troviamo anche Io non ho paura. In una torrida estate nel Sud Italia Michele scopre un segreto tenuto nascosto dagli adulti del suo paese. Una mattina mentre gioca insieme ad altri suoi amici scopre Filippo, un bambino della sua stessa età rapito dalla sua famiglia. Da qui i due diventano amici e Michele cercherà di fare tutto il possibile per salvare il suo amico.
È il turno di Gabriele Salvatores nel 2003 a far prendere vita alle pagine del romanzo di Niccolò Ammaniti. Vincitore di due David di Donatello, il film era stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar ma non riuscì a rientrare nei cinque film candidati.
Novecento (Alessandro Baricco, 1994)
Non è in realtà un romanzo. Si tratta invece di un monologo teatrale che debuttò al festival di Asti nel 1994. Il monologo racconta la storia di Danny Boodman T.D Lemon Novecento, nasce in nave e viene abbandonato su un pianoforte della prima classe e cresce, sempre senza scendere dalla nave, grazie all’aiuto di un marinaio di colore. Novecento incontrerà il narratore e sarà l’inizio di una delle più toccanti amicizie mai raccontate.
Nel 1998 Giuseppe Tornatore ne trae un film: La leggenda del pianista sull’oceano. Il film ebbe un grande successo anche grazie alle musiche di Ennio Morricone si aggiudicò un Golden Globe per la migliore colonna sonora originale.
Ilaria Pettenò