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17 Agosto 2019   •   Federica Portoghese

Turismo italiano: il Belpaese resta tra la mete più gettonate

«Ancora dati in aumento per quel che riguarda il turismo italiano: per notti prenotate da viaggiatori esteri il Belpaese è superiore alla Francia e secondo in Europa dopo la Spagna. La spesa media per un’esperienza food & wine supera quelle investite per mare e montagna».

Novantaquattro milioni di turisti, 216 milioni di notti trascorse in Italia. Spendendo 42 miliardi solo gli stranieri, tra città d’arte in paesi di montagna e in riva al mare e soprattutto lauti pranzi, visto che un ruolo fondamentale nell’attrarre viaggiatori nel nostro paese è svolto, cifre alla mano, dalla gastronomia. Il turismo italiano cresce quindi del 2,8 % e rappresenta il 13 % del prodotto interno lordo,  supera la Francia tra i paesi europei mentre la Spagna, pur restando prima, cala. Così raccontano di dati Enit, presentati nei giorni scorsi dall’Agenzia nazionale del Turismo che promuove l’Italia nel mondo e festeggerà a novembre i primi 100 anni.

Un paese diviso tra tradizione, cultura, shopping e cibo che vede crescere negli anni la platea dei viaggiatori anche se il turismo italiano interno rappresenta ancora quasi la metà delle presenze: il 49,9 % dei soggiorni è costituito infatti dai vacanzieri italiani che non perdono occasione per conoscere i luoghi più fotografati del paese passando le ferie dentro i confini. Tra i paesi europei la maggior parte delle presenze arrivano da Germania, Francia, Uk, che con la Svizzera ed  il Belgio rappresentano il 25,7 delle presenze.

Food & Wine, che passione!

Si diceva del cibo:  la spesa pro capite giornaliera per una vacanza enogastronomica è infatti  nel nostro paese di circa 117 euro, mentre di  107 per una dedicata alla montagna e 91 in riva al mare. «Il turismo è un settore che muove quasi 429 milioni di presenze e quasi 41,7 miliardi di spesa degli stranieri in Italia nel 2018. E ora ha finalmente l’attenzione che merita perché è cambiata la visione e l’approccio all’industria del turismo». Lo dice il presidente dell’Enit Giorgio Palmucci alla presentazione del piano triennale dell’Ente che si è svolto a Roma alla presenza del ministro Gian Marco Centinaio. Le presenze rispetto al 2017 hanno fatto segnare un incremento del 2%, con la quota straniera in progresso superiore rispetto a quella nazionale (2,8 % contro 1,1 %). La spesa degli ospiti che arrivano da oltreconfine registra un incremento ancora più confortante, 6,5 %.

«L’Italia è un paese da vedere, mangiare e bere. Vai a vedere un mare stupendo, vedi siti Unesco e città d’arte, ma poi aggiungi anche l’enogastronomia. Abbiamo appena conquistato un nuovo riconoscimento del Patrimonio dell’Umanità che è quello alle colline del Prosecco“. Queste, invece, le parole del ministro Gian Marco Centinaio alla presentazione del piano triennale dell’Ente nazionale del turismo che si è svolto a Roma. «Chi criticava la scelta del governo di mettere il turismo assieme al settore agroalimentare si sbagliava» dice Centinaio, sottolineando che il turismo che sceglie l’agroalimentare è anche alto spendente: «Chi si porta il panino da casa e la bottiglietta d’acqua non lascia niente sul territorio».

Il ministro ricorda anche come l’Italia sia una vera superpotenza mondiale del turismo. «L’ho già detto – spiega – ma lo ripeto: con i miei omologhi ministri cinesi con cui sto lavorando da tempo ce lo siamo detti, siamo due superpotenze e lavoriamo e parliamo alla pari, nonostante loro siano molto più grandi di noi».

La crescita del 10% annuo per il prossimo triennio del saldo positivo della bilancia dei pagamenti, oggi pari a 16 miliardi di euro (gli italiani che varcano il confine per vacanze spendono circa 25 miliardi l’anno), tra le spese sostenute dai turisti che vengono in Italia dall’estero e gli italiani che si recano fuori i confini. È uno degli obiettivi principali del programma triennale 2019-2021 dell’Agenzia Nationale del Turismo, che nelle scorse settimane ha presentato i 600 eventi messi in campo in tutto il mondo per promuovere l’Italia all’estero. Enit punta su tre categorie per far crescere le presenza: famiglie, millennials e turismo specialistico, che va da quello legato ai percorsi in bici alle immersioni in mare.

Federica Portoghese