start up alimentare
21 Settembre 2015   •   Snap Italy

Start up alimentare: eccone 3 di cui non potremo più fare a meno

«Il cibo fa tendenza e le tendenze vanno seguite, magari attraverso la creazione di una start up alimentare… Eccone 3 che parlano di alimentazione 2.0»

Negli ultimi anni ovunque ci si giri c’è sempre un programma di cucina. Che sia un giovane talento, un cuoco alle prime armi, un bambino prodigio o uno chef stellato siamo tempestati di formule magiche per ottenere il piatto perfetto. Tra i modi di presentare la pietanza e i tempi di cottura ci si appassiona sempre di più ai programmi culinari in contrapposizione alla saggezza popolare dei nonni che, in tempi di crisi economica, affermano: «la gente non mangia e loro sempre a cucinare» (Fonte: mia nonna). L’altro lato della medaglia è una riscoperta del valore del cibo, e per valore, nei migliori casi, si parla di valore economico. Si perchè ora il cibo fa tendenza e le tendenze vanno seguite, magari attraverso la creazione di una start up alimentare, perfetto strumento per la promozione del cibo. Sono diversi e come nei migliori talent: “L’ordine non corrisponde ad una classifica

Cucina Mancina

C’è chi anche in cucina decide di promuovere la diversità. Questa start up alimentare ha come obiettivo quello di creare un ricettario su misura per le diverse esigenze alimentari. Dal celiaco, all’intollerante al lattosio, ce n’è per tutti i gusti…. alimentari. Basta inserire sulla piattaforma i filtri e avrete a portata di schermo la ricetta che fa per voi senza costringervi a mangiare le solite 4 cose. Il motto di questa piattaforma non poteva essere migliore: “Eat Different!!!”

MyFoody

Quante volte vi capita di acquistare troppe cose da mangiare e quante volte siete stati costretti a buttare tutto? A questo problema ha risposto il team di MyFoody una giovane start up alimentare che vuole evitare gli sprechi. Quando un ristorante per esempio si accorge che ha cibo in eccesso e rischia di buttarlo via, può decidere di caricare la disponibilità dei prodotti e di rivenderli a prezzi ridotti a consumatori attenti agli sprechi. Il tutto facilitato da un sistema di geolocalizzazione che aiuta a trovare l’antisprecone più vicino.

Cortilia

Questa piattaforma consente di connettere produttori e consumatori che, rispettivamente, producono e ricercano alimenti facenti parte di una filiera cosiddetta corta. L’utente decide così cosa acquistare dai diversi agricoltori che sono iscritti alla piattaforma e gli fornisce anche i dati di “rifornimento” creando un vero e proprio rapporto di fiducia, ma non con il venditore, come ad esempio il fruttivendolo di zona, ma con il produttore. Non sappiamo se è vero che il vicino ha l’erba più verde ma di sicuro ha la verdura più buona. Provare per credere.

Il modo di mangiare sta letteralmente cambiando e bisogna stare al passo coi tempi. Sono 3 i mantra da seguire per un’alimentazione 2.0: km zero, evitare gli sprechi, adattarsi alle differenze.

Il piatto è servito. Buon Appetito!

Lorenzo Bianchi