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29 Ottobre 2018   •   Snap Italy

Sponsor del Napoli, quando il Made in Italy è una filosofia

Negli anni Novanta maglie e sponsor del Napoli cambiarono abbastanza frequentemente, regalandoci comunque un paio di binomi indimenticabili. Come dimenticare, ad esempio, la maglia blu mare brandizzata Voiello (1992), la “napoletanissima” azienda alimentare produttrice di pasta con sede a Torre Annunziata? Stesso discorso per quella del 1994, anno in cui gli sponsor del Napoli cambiarono nuovamente, nominando Record Cucine nuovo sponsor ufficiale e Lotto nuovo sponsor tecnico. Perciò un ritorno al Made in Italy anche per l’attrezzatura tecnica per la società dell’allora presidente Elenio Gallo, che a distanza di soli due anni terminò la partnership con l’inglese Umbro affidandosi all’azienda di Trevignano. Proprio con Lotto, nel 1996, arrivò un’altra maglia iconica: si tratta di quella blu con la fascia centrale più chiara, arricchita da alcuni rombi bianchi. Sponsor ufficiale di quella stagione, neanche a dirlo, fu un’azienda italiana o, meglio ancora, napoletana, visto che si trattava della Centrale del Latte di Napoli.

Sponsor del Napoli: l’arrivo di De Laurentiis

Nel 2000, dopo quattro stagioni con Nike, lo sponsor tecnico torna in mano ad un’azienda italiana, ovvero la veneta Diadora, cui dobbiamo la maglia azzurra  con bande laterali bianche. Sponsor ufficiale di quelle stagioni, invece, fu Birra Peroni, che con il rosso acceso del proprio logo diede vita ad un abbinamento rosso-azzurro un po’ strano ma amatissimo da tutti i tifosi. Nel frattempo arriviamo al 2003, un altro anno buio e povero dal punto di vista dei risultati, in cui il Napoli cambia nuovamente sponsor tecnico, affidandosi ad una realtà locale come Legea, azienda di abbigliamento sportivo con sede a Pompei. Il 2004, invece, fu l’anno di Aurelio De Laurentiis, e di Kappa, nuovo sponsor tecnico dopo le vicissitudini che portarono Legea ad interrompere il rapporto con il Napoli. Quella resta senz’altro una maglia particolare, vuoi per l’indossabilità delle maglie di Kappa (molto aderenti), vuoi per l’assenza di uno sponsor ufficiale, che spinse il presidente De Laurentiis a colmare quel vuoto pubblicizzando alcuni dei suoi fil, come Manuale d’Amore e Christmas in love.

Nel 2005, stagione culminata con la promozione in Serie B, il Napoli stipula un accordo con Acqua Lete, creando una tra le partnership più durature per quanto riguarda le sponsorizzazioni nel mondo del calcio. L’azienda romana produttrice di acqua, infatti, arrivando al 2018 è alla quattoridicesima stagione consecutiva come sponsor ufficiale del Napoli. Di fatto una partnership lunghissima, che ha avuto diversi compagni viaggio. Nel 2011, ad esempio, a Lete si è affiancata MSC Crociere, la compagnia di navigazione italiana tra le più famose al mondo, senza dimenticare Pasta Garofolo, che nel 2014 è subentrata a MSC, arrivando al quinto anno consecutivo di collaborazione con il Napoli. Del 2015, invece, l’accordo con Kimbo, l’azienda produttrice di caffè che da tre stagioni a questa parte è la sponsorizzazione che completa la parte posteriore della maglia azzurra del Napoli. Per quanto riguarda lo sponsor tecnico, dopo i sei anni insieme all’italianissima Macron dell’a.d. Gianluca Pavanello (dal 2009 al 2015), il Napoli è tornato con Robe di Kappa, per un sodalizio che dura ancora oggi, sempre nel segno del Made in Italy.

Foto copertina: By Hanson K Joseph [CC BY-SA 4.0], from Wikimedia Commons