Ristorante Montarozzo: mangiare immersi nel verde a Roma
«Un giardino segreto nel cuore dell’Appia Antica: riapre il giardino dello storico Ristorante Montarozzo, un’oasi verde nel cuore della Capitale»
Il ristorante Montarozzo è un piccolo angolo verde di paradiso che non ti aspetti e con l’arrivo della nuova stagione riapre ufficialmente anche le porte del suo accogliente spazio esterno, per godere di ottimo cibo e di un’accoglienza d’altri tempi, senza allontanarsi dalla città. Situato all’inizio della Via Appia Antica, sotto i pini secolari di Roma, e circondato da un grande e suggestivo giardino, pur essendo nato nel 1968, ancora oggi è fonte di sorpresa per molti degli ospiti che varcano la soglia dell’antico e storico cartello all’ingresso. “Sono passato così tante volte di qua, non immaginavo ci fosse un ristorante, con un così bel giardino e tanto verde” è la frase più utilizzata dai nostri nuovi ospiti.
La location del ristorante Montarozzo offre l’opportunità non solo di godere di pranzi e cene informali ma anche di organizzare aperitivi, feste e cerimonie grazie alle tre sale per ricevimenti e al parco circostante, che si accende d’estate con le luci, la fresca brezza del Ponentino, buona musica e buon vino. Una volta seduti, accolti da un’ospitalità di altri tempi, lo stupore si conferma ad occhi e palato pregustando e gustando i piatti in menu, che coniugano tradizione e innovazione, i sapori di una Roma antica a quelli della contemporaneità. La cucina del Montarozzo è sì fortemente legata al suo territorio ma anche reinterpretata dall’estro creativo dello chef Franco Giolitti, il cui motto è bontà e ricercatezza.
Menu
Sfiziosi antipasti, crudi e cotti, pasta fresca fatta in casa, carne pregiata alla griglia, pizza a lunga lievitazione e deliziosi dessert sono i piatti tra cui scegliere. La tradizione italiana fatta di pastasciutte, sughi, carni e verdure della campagna oggi è declinata in nuove sorprendenti forme rispetto al passato. Gli ingredienti impiegati sono di prima qualità, biologici e di natura locale. Le pietanze sono cucinate con innovativi metodi di cottura che lo chef Giolitti studia e aggiorna costantemente.
Non solo primi, secondi e contorni ma anche pizza. Il Montarozzo è dotato infatti di uno notevole forno a legna da cui la sera escono deliziose pizze romane gourmet. Tutte le pizze sono realizzate con farine di cereali NO OGM (frumento, soia e riso), olio EVO e pasta madre essiccata per rendere l’impasto più morbido. Un impasto che è altamente idratato e sottoposto a una lenta lievitazione di 72 ore a temperatura controllata, così da essere più facilmente digeribile. Alla base di ogni ricetta, c’è la qualità delle materie prime che le compongono. Nel tentativo di valorizzare i prodotti agricoli e alimentari italiani, il Montarozzo si affida a fornitori che agiscono esclusivamente a livello nazionale e locale e nutrono un serio rispetto dell’ambiente che coltivano e lavorano.
Non potrebbe essere altrimenti per un ristorante che nasce in un contesto agricolo: qui infatti sorgeva originariamente un antico casale del ‘600 comprensivo di una locanda e una stazione di posta, appartenente alla famiglia patrizia dei Naro, soprannominato Vigna dei Naro. Qui, nel 1968, Gabriele, appassionato di buona cucina e affascinato dall’atmosfera unica di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, apre Il Montarozzo… il resto è storia. Una storia di cui si conserva il ricordo e che si può ammirare nelle foto appese alle pareti che testimoniano il lavoro del locale o nel profumo delle pietanze che si spande nell’aria unendosi a quello dei pini e delle piante che popolano lo splendido giardino nel cuore dell’Appia Antica, la Regina Viarum fatta costruire dal console Appio Claudio nel 312 A.C.
Il Montarozzo è un rifugio per curare stomaco e anima, lontano dal traffico cittadino ma vicino ai monumenti che hanno reso famosa Roma nel mondo: dal Colosseo passando per le Terme di Caracalla, dal Circo Massimo alle Catacombe. Un museo a cielo aperto, una città palinsesto che sembra aver già raccontato tutto e che invece è meraviglia e scoperta continua. Proprio come il Montarozzo.
Baluardo della romanità
Un luogo in cui si respira la romanità e che venne scelto addirittura da importanti registi del cinema italiano come location per i loro film: citiamo, tra gli altri, Mauro Bolognini con “La giornata balorda” e Dino Risi con “Un amore a Roma”, tratto dal romanzo omonimo di Ercole Patti, che racconta le vicissitudini sentimentali di uno scrittore. In questi due film si possono intravedere i protagonisti pranzare al Montarozzo, con sfondo l’Appia Antica.
Il Montarozzo inoltro è da poco anche primo ristorante a Roma certificato Food-Smile che testimonia la presenza di un personale di sala e cucina formato sulle principali manovre di pronto intervento di primo soccorso e disostruzioni delle vie aeree e sui metodi di taglio e servizio degli alimenti dedicati ai bambini e alle bambine. Il ristorante crede fortemente nel valore dell’ospitalità, rifacendosi al termine greco da cui deriva, ξενος, atto a indicare sia colui che ospita, sia lo straniero, proveniente da lontano, che viene ospitato. Un termine che evidenzia un forte legame instaurato tra due persone che si incontrano sotto lo stesso tetto. Un rifugio, nello specifico, che da oltre 50 anni offre la propria accoglienza a chiunque desideri mangiare bene. Al Montarozzo, si riscopre il valore posseduto dal mangiare, un momento della giornata per lasciarsi alle spalle i problemi e riconciliarsi con se stessi, ma si riassapora anche un prezioso e imprescindibile contatto con la natura.