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29 Febbraio 2024   •   Redazione

Remotegrant: come proteggersi dalle cyber minacce

«Minacce cyber: dalla crittografia (militare) nasce Remotegrant, la nuova tecnologia per proteggere le PMI.»

In un’epoca dove il digitale impatta ogni aspetto della vita aziendale, l’evoluzione delle minacce cyber si è rivelata un nemico formidabile. Nessuna organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore, può considerarsi immune. Le piccole e medie imprese (PMI), spesso più esposte per via di risorse limitate, si trovano di fronte a sfide imponenti. L’ultimo anno ha visto un’escalation di attacchi informatici a livello globale, con cifre che suonano come un campanello d’allarme per il mondo imprenditoriale. Un report di Cybersecurity Ventures illustra una realtà inquietante: nel 2023, si è verificato un attacco informatico ogni 39 secondi su scala mondiale, con un costo complessivo stimato in 6 trilioni di dollari. L’Europa non è esente, con l’Agenzia per la sicurezza informatica dell’Unione Europea (ENISA) che riporta un incremento del 50% degli attacchi cyber. Anche per quanto riguarda l’Italia, nel report Clusit 2023 emerge come il fenomeno cybercrime si acuisca sempre di più: negli ultimi 5 anni la situazione è nettamente peggiorata, seguendo una tendenza pressoché costante. Confrontando il numero di attacchi rilevati nel primo semestre 2018 con quelli del 2023 la crescita è stata dell’86% (da 745 a 1.382). Nello stesso periodo la media mensile di attacchi gravi è passata da 124 a 230 (quasi 8 al giorno). L’adozione di modalità ibride di lavoro ha contribuito alla crescita di queste minacce che sono sempre più raffinate. Se guardiamo poi il dettaglio, il 34% di tutti gli attacchi in Europa sono Ransomware e l’80% di questi in Italia colpiscono le PMI. Infine, la ricerca riporta che ben il 64% degli incidenti informatici è causato da errore umano. È in questo contesto che nasce Remotegrant, la soluzione di sicurezza informatica che permette di beneficiare di un’avanzata protezione dei sistemi aziendali senza dover affrontare investimenti eccessivi in termini di tempo, denaro e risorse umane, e quindi accessibile anche alle PMI. A mettere a punto questa nuova tecnologia, presentata per la prima volta al pubblico nell’ambito del Roadshow “Sicurezza ICT Proteggere il business nell’era del digitale” tenutosi oggi a Milano, è Cyber Grant, la cyber security company fondata da Massimiliano Maggi e Valerio Pastore, esperto di sicurezza e consulente per organizzazioni pubbliche.

«L’avvento del lavoro ibrido ha portato grandi vantaggi al business, ma ha anche aperto nuove sfide per la cyber security. La protezione della macchine connesse alla rete aziendali diventa fondamentale in un contesto in cui i dipendenti accedono a dati sensibili da remoto, spesso utilizzando dispositivi personali – ha dichiarato Valerio Pastore, CEO e co-founder di Cybergrant. – La protezione dei dati sensibili e la continuità dei servizi sono divenuti quindi elementi chiave nella gestione della sicurezza delle imprese, che devono contrastare attacchi sempre più sofisticati e dannosi. Remotegrant garantisce la sicurezza informatica aziendale, bilanciando controllo e facilità d’accesso».

Come funziona

Remotegrant è una soluzione di sicurezza informatica di ultima generazione, e di facile installazione e manutenzione, concepita come un complemento di sicurezza che protegge qualunque ambiente di lavoro, sia fisico che virtuale. Questo strumento garantisce un accesso sicuro a desktop remoti, applicazioni e file, sia attraverso internet che reti locali, offrendo la possibilità di controllare meticolosamente le attività, profilare gli utenti autorizzati e segregare gli ambienti privati da quelli lavorativi.

Remotegrant si basa su un approccio di sicurezza denominato Zero Trust, che presuppone di non fidarsi mai a priori di nessun elemento interno o esterno alla rete aziendale, verificando costantemente ogni tentativo di accesso ai dati o ai sistemi. Questo paradigma si traduce in una serie di misure di sicurezza che vanno ben oltre le tradizionali soluzioni antivirus, offrendo una protezione complessiva attraverso il monitoraggio continuo di ogni dispositivo connesso per identificare e neutralizzare minacce potenziali in tempo reale. A livello centralizzato, l’azienda con Remotegrant può inoltre impostare permessi selettivi garantendo che solo gli utenti autorizzati possano accedere alle informazioni necessarie per il loro lavoro, così come solo software approvati possono essere eseguiti, riducendo il rischio di attacchi tramite malware o ransomware. Infine, Remotegrant previene l’esfiltrazione dei dati: tecniche avanzate impediscono che dati sensibili possano essere sottratti o compromessi.

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A chi si rivolge

La versatilità di Remotegrant lo rende uno strumento prezioso per un ampio spettro di settori, dalle manifatture al retail, al mondo finanziario, passando per il settore IT, la sanità, il pubblico e l’educazione. La sua facilità di implementazione e gestione lo rende particolarmente adatto alle PMI, che possono così godere di un livello di sicurezza paragonabile a quello delle grandi corporazioni, senza dover sostenere costi proibitivi. L’applicazione di Remotegrant ha impatti in vari contesti, dalla facilitazione del lavoro remoto sicuro, alla protezione della proprietà intellettuale e dei dati sensibili in collaborazioni esterne, fino alla garanzia di piattaforme formative online sicure. Per le aziende con dipendenti in smart working o consulenti esterni, Remotegrant rappresenta una soluzione ideale per creare un ambiente di lavoro sicuro e flessibile. Consente, ad esempio, a persone esterne di lavorare a progetti direttamente su macchine remote senza però mettere il contenuto a rischio di esfitrazioni, garantendo così la sicurezza delle informazioni. Questo strumento si rivela fondamentale per le start-up, che necessitano di concentrarsi sulle attività principali e crescere in modo sicuro, proteggendosi da attacchi informatici grazie a una solida difesa cyber. Inoltre, per aziende manufatturiere o  studi di architettura che collaborano con designer esterni, Remotegrant assicura la condivisione sicura di progetti, proteggendo la riservatezza di committenti e collaboratori e permettendo la condivisione del lavoro senza rischi. Questa piattaforma si adatta anche all’ambito dell’educazione a distanza, offrendo sessioni sicure per lezioni private e garantendo la protezione sia per gli insegnanti che per gli studenti. Università e istituti di formazione possono così tutelare piattaforme e applicazioni utilizzate per l’insegnamento, assicurando un apprendimento efficiente e sicuro.

«Queste problematiche per natura, gravità e dimensione superano i confini dell’ICT e della stessa cyber security, perché hanno effetti profondi, prolungati e sistemici su ogni aspetto della società, della politica, dell’economia e della geopolitica. Non possiamo e non dobbiamo sottovalutarle – prosegue Pastore. – In un contesto in cui la transizione digitale verrà sostenuta da fondi che arriveranno dal PNRR, il nostro Paese non può perdere l’occasione di mettersi al passo e colmare le lacune (anche) in ambito cyber. Cyber Grant ha proprio questo obiettivo: cercare di consentire a privati, piccole e medie imprese, e grandi organizzazioni di rafforzare la propria presenza digitale, difendendosi dalle minacce informatiche con strumenti tecnologicamente avanzati e sicuri, ma con interfacce intuitive e facili da usare».