prodotti tipici romagnoli
17 Aprile 2018   •   Redazione

Prodotti tipici romagnoli: ecco gli indirizzi del gusto in Romagna

«Quali sono i prodotti tipici romagnoli più apprezzati oltre i confini della nostra bella Italia? Ecco le cinque specialità della Romagna che tutti amano, stranieri compresi, e dove è possibile mangiarle.»

Dopo la gita in Emilia, alla scoperta delle migliore trattorie a Bologna, ci spostiamo di qualche chilometro più est, a spasso tra Forlì, Cesena, Rimini, Ravenna. Per dirla alla Raoul Casadei vi portiamo da quella terra cui «Lontan da te non si può star». Parliamo della Romagna, e più nello specifico dei prodotti tipici romagnoli , autentiche prelibatezza che tutto il mondo ci invidia. Piadina, passatelli e tanto altro ancora, che vi consigliamo fornendovi anche gli indirizzi del gusto, ovvero i luoghi dove andare a provarli. Perché la Romagna, una volta assaggiata, vi resterà nel cuore.

Piadina romagnola

Poteva mai non essere il primo prodotto tipico romagnolo della nostra lista? La piadina romagnola, famosa e apprezzata in tutto Italia e oltre, è la prima specialità tipica della regione a cui tutti pensano se si parla di cibo romagnolo. Le imitazioni all’estero si sprecano! Ma nessuna riesce mai ad eguagliare il sapore della tradizionale piadina, nonostante la semplicità della ricetta e della preparazione. Cosa serve per farla? Solamente una manciata di ingredienti: farina, olio o strutto, sale e acqua. Più semplice di così si muore! Dove sta la difficoltà? Nelle dosi. Per ottenere la delicata sfoglia croccante bisogna mixare sapientemente tutte queste componenti. La si può guarnire a proprio piacimento e oggi è un cibo da buongustai, nonché uno dei prodotti tipici romagnoli che tutto il mondo ci invidia.

Dove mangiarla

  • Piadina Loriana: la piadina nasce come cibo per i poveri ed è proprio questo che Loriana non dimentica, riproponendo la genuinità degli ingredienti che solo la natura vergine dell’antichità poteva garantire. Imperdibile se fate un salto a Forlì!
  • Piadine del mare: non solo piadine! Rotoli, crescioni o cassoni (a voi la scelta!) e la buonissima piadipizza. Serve altro per convincervi? Potete trovare i bellissimi localini che vendono queste prelibatezze in riva al mare tra Cervia e Milano Marittima.

Passatelli (in brodo)

Sono mille le varianti dei passatelli, come avviene per ogni ricetta di buona cucina. Tipici con il brodo, sia di carne che di pesce, i passatelli richiedono tanta pratica e soprattutto il ferro del mestiere, una vera e propria macchina per ricreare questa particolare forma. Anche questo un piatto di cucina povera in origine, in Romagna si mangia durante le feste a prova del fatto che la genuinità e la semplicità vincono sempre in questa regione. Cosa serve per farli? Pochissimi ingredienti: parmigiano, pangrattato, noce moscata, brodo di cappone e uova. Il segreto sta nel riuscire a ottenere un impasto della consistenza perfetta, né eccessivamente duro né eccessivamente morbido. Attenzione anche alla cottura: i passatelli in brodo per eccellenza non si sfaldano nella pentola a contatto col brodo. Per scongiurare il rischio non appena i passatelli affiorano in superficie bisogna subito impiattarli e servirli in tavola.

Dove mangiarli

Per i passatelli tipici della tradizione romagnola andate all’Osteria Passatelli 1962, tipico ristorante romagnolo che nell’ambito di questa speciale pasta fresca – e non solo – garantisce solo pietanze di ottima qualità. Se siete in provincia di Ravenna e amate la pasta fresca vi conviene fare un salto a Bagnocavallo, dove assaporare uno dei migliori prodotti tipici romagnoli!

Cagnina di Romagna

Poteva mai mancare un buon vino in questa lista dei migliori prodotti tipici romagnoli? Neanche per sogno! Ed è stato facile inserire il Cagnina di Romagna. Dal colore rosso violaceo e dal sapore dolce, questo ottimo vino risulta corposo, un po’ tannico e leggermente acidulo al gusto. Perfetto se accostato con dolci, pasticceria secca e la tipica ciambella romagnola, si può gustare anche accanto alla più celebre prelibatezza autunnale: le castagne. L’uva da cui si ottiene viene coltivata per l’85% minimo dalle uve del vitigno Refosco localmente denominato Terrano. Il restante 15% in altri vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione secondo la regione Emilia-Romagna. Doc dal 1988.

Dove trovarlo

  • Fattoria Ca’ Rossa: situata nella provincia di Forlì-Cesena, tra le splendide colline di Bertinoro, questa azienda si dedica da tre generazione alla viticultura. Le uve di questi 12 ettari di terreno danno vita, tra gli altri vini, anche alla dolce Cagnina di Romagna. Garantita la qualità del prodotto!
  • Cantina Ronchi: in provincia di Ravenna, questa cantina è stata nel 2010 la prima produttrice di Cagnina di Romagna per l’Italia e – novità – per l’estero. A loro va infatti il merito di aver imposto sul mercato internazionale un vino che prima era considerato vinello da consumarsi tanto per. Potrà mai essere un caso? Gli appassionati di questo vino non possono non provare la variante data dalla Cantina Ronchi.

Mora Romagnola

Quando parliamo di Mora Romagnola parliamo di una razza suina allevata esclusivamente in Romagna. Dato il rischio di estinzione di questa particolare tipologia di maiale – riconoscibile per il pelo marrone scuro tendente al nero e per il taglio a mandorla degli occhi – il presidio Slow Food si è attivato per salvarla. La carne che si ottiene da questi maiali risulta corposa, particolarmente saporita e compatta. I salumi che ne derivano si contraddistinguono per il loro profumo.

Dove trovarla

Azienda agricola Zavoli: anche in questo caso tre generazioni si sono alternate per portare avanti una tradizione legata a carni, salumi e prodotti derivati dalla terra di altri tempi. E la mora romagnola rientra tra le specialità di questa piccola azienda agricola che lavora ogni giorno per garantire la massima qualità ed uno dei migliori prodotti tipici romagnoli.

Squacquerone

Immancabile tra i prodotti tipici romagnoli, lo squacquerone è un formaggio fresco e cremoso che ben si sposa con la piadina. Lo Squacquerone di Romagna è stato dichiarato formaggio DOP il 25 luglio 2012 e il suo ingrediente principale è il latte vaccino intero fatto cagliare. Sapete da cosa deriva questo nome così particolare? Dal fatto che sia talmente molle e malleabile che tende ad assumere la forma dell’oggetto in cui viene contenuto. Privo di crosta, il suo sapore è delicato e leggermente acidulo.

Dove mangiarlo

Caseificio Pascoli: esperti da quasi 60 anni nella produzione di formaggi, in questa piccola azienda della provincia di Forlì-Cesena la produzione dello squacquerone è presa in maniera molto seria. Tutti i formaggi sono freschissimi e fatti con latte italiano. Un must per gli amanti del molle formaggio e, più in generale, dei prodotti tipici romagnoli.

Ilaria Roncone