18 Novembre 2016   •   Snap Italy

Terremoto in Centro Italia: la moda si mobilita

“Lo sciame sismico che dal 24 Agosto scuote il cuore dell’Italia ha messo in ginocchio migliaia di cittadini e aziende. La solidarietà per queste terre proviene da ogni settore e anche l’industria della moda è in prima linea per ricostruire le zone del Centro Italia.”

Nei momenti di dolore l’Italia ritrova l’unità e si stringe con solidarietà attorno alle popolazioni di Lazio, Umbria e Abruzzo colpite dal terremoto. In questi mesi molte sono state le iniziative a sostegno dei paesi devastati da questo tragico evento. Anche la moda ha offerto il proprio contributo a cominciare dalla Vogue Fashion’s Night Out il cui ricavato è stato devoluto interamente alle popolazioni colpite dal sisma. Sara Cavazza Facchini, direttore artistico di Genny, ha invece il desiderio di una moda più consapevole ed ha per questo deciso di devolvere il 20% degli incassi provenienti dalle vendite del mese di settembre dello store di via Bocca di Leone a Roma e dallo shop online a favore delle città di Amatrice ed Accumoli.

Milano non è la sola città che si è mobilitata per il Centro Italia. A Firenze l’evento Support from Fashion, organizzato con il patrocinio del Comune in collaborazione con Formal Attire ha visto il coinvolgimento di grandi case di moda del calibro di Emilio Pucci, Valentino e Marni e designer emergenti come GUEN, Michele Chiocciolini e Sara Bencini. Alcune loro creazioni sartoriali e accessori sono state  vendute all’asta e il ricavato è stato donato alla città che più duramente è stata colpita dal terremoto: Amatrice
Ad Arquata del Tronto, Diego della Valle vuole costruire delle fabbriche, in quanto “rappresentano la medicina migliore” ha affermato il patron di Tod’s. Della Valle ha poi invitato altri imprenditori a fare lo stesso, per essere a disposizione di chi ha più bisogno e per ridare speranza ai territori danneggiati dal terremoto che rappresentano una parte importante del Paese.

L’imprenditore illuminato Brunello Cucinelli, molto legato a Norcia e al suo monastero benedettino, non si è tirato indietro annunciando il suo impegno per la ricostruzione del centro di quella che lui stesso definisce la “città dell’anima”. Cucinelli intervenendo poi alla Leopolda ha inoltre battezzato “gli angeli della pietra” i giovani volontari che potrebbero essere i protagonisti della ricostruzione di case e chiese distrutte dal terremoto ricordando cosi gli “angeli del fango” che nel 1966 aiutarono a riportare allo splendore una Firenze devastata dall’alluvione.

Ed è proprio in occasione della ricollocazione nel Museo dell’Opera di Santa Croce dell’Ultima Cena di Vasari, gravemente danneggiato durante quella stessa alluvione che Patrizio Bertelli, ad del gruppo Prada, che ha investito 350 mila euro per il restauro del dipinto, ha lanciato un appello ai colleghi imprenditori e alle aziende grandi, piccole e medie perché aiutino la ricostruzione di questo territorio plurisecolare. “L’intervento dello Stato sarà sicuramente importante e massiccio. Ma lo Stato non può fare tutto. Lo Stato deve pensare alle persone ricostruendo le loro case. Gli imprenditori possono riedificare chiese e monumenti contribuendo alla ricostruzione di questo nostro antico, bello ma fragile Paese.” ha dichiarato Bertelli.

Michela Tulli