Metlicovitz
03 Gennaio 2019   •   Francesca Tantillo

Metlicovitz: la mostra sul pioniere della pubblicità

«Metlicovitz, l’arte del desiderio. Manifesti di un pioniere  della pubblicità. È la mostra che ricorda Leopoldo Metlicovitz, padre del cartellonismo italiano. Trieste gli dedica una personale. Dal 16 dicembre  fino al 17 marzo 2019 al Civico Museo Revoltella e a Palazzo Gopcevich.»

Metlicovitz, L’arte del desiderio. Manifesti di un pioniere della pubblicità è la mostra dedicata a Leopoldo Metlicovitz (1868-1944), uno dei maestri assoluti dei manifesti pubblicitari italiani.

Il pioniere della cartellonista italiana

L’esposizione ricapitola l’intera produzione attraverso  numerosi  lavori fra cui  manifesti, dipinti e copertine di riviste. Fra le prime opere note che ha realizzato agli albori della sua carriera c’è La sera (1892), La colonia libera (1899) e Distillerie italiane (1899).  In tutte c’è una forte adesione al linguaggio Liberty.

Metlicovitz

Foto presa dalla pagina fb

Tuttavia  nei suoi lavori emergono anche contaminazioni  orientali e classiche, quasi michelangiolesche. All’interno della mostra ci sono anche diversi spartiti perché è stato Giulio Ricordi, editore musicale e compositore, a scoprire e promuovere Metlicovitz. Con lui entra a contatto col mondo teatrale, lavorando al Teatro alla Scala come costumista  e scenografo. Di conseguenza, per questo e altri motivi, Metlicovitz si afferma come maestro della pubblicità a Milano.

Non a caso crea il poster  dell’Expo del 1906 in occasione dell’apertura del Traforo del Sempione. Qui  vengono raffigurate la scienza e il progresso che guidano il treno  fuori dal tunnel, un’immagine che ha avuto un grande, anzi, grandissimo successo. In questo periodo ha disegnato le locandine delle opere pucciniane quali Turandot (1926), Madama Butterfly (1904), Manon Lescaut (1909), Tosca (1900), Suor Angelica (1919), Il tabarro (1918).

Ha firmato la  serie di cartoline per la Bohéme di Puccini.  La serie  poi è stata presentata nel 1906 a Venezia alla prima mostra dedicata alle cartoline postali. Inoltre è stato l’autore di molti manifesti commerciali  e di grandi eventi come i film muti dell’epoca. Primo fra tutti Cabiria, storico precursore del kolossal per esempio. In poco tempo diventa un grande esperto dell’arte cromolitografica a inizi del XX secolo.  Il suo lavoro ha segnato un punto di svolta per l’Italia. Con Metlicovitz nasce l’arte della pubblicità  che si sviluppa sulla scia delle correnti artistiche di fine 800’ inizi 900’: LibertyArt Nuveau, Modern Stytle e Jugendstir.

Uno dei suoi lavori più noti al pubblico di ieri e di oggi è senza ombra di dubbio il logo della Fernet Branca, ossia l’aquila in volo che stringe la bottiglia del liquore.  L’ha ideato Metlicovitz nel 1905 e da allora non è mai cambiato. Il lavoro di Metlicovitz ha trasformato e  ravvivato, i  muri  e le facciate delle città attraverso i suoi lavori-capolavori ricchi di colore e passione. Con  i suoi lavori Metlicovitz racconta come si evolve la società dei primi del 900’. Si focalizza sui prodotti commerciali e industriali, il centro del suo interesse.

La mostra

Proprio nel 150° anniversario della sua  nascita, Trieste gli dedica la prima grande retrospettiva monografica. Resterà allestita al Civico Museo Revoltella e al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” dal 16 dicembre 2018 al 17 marzo 2019.  Mentre a partire dal  6 aprile  fino al 18 agosto 2019 passa al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso. Nella grande monografica rivive l’intero arco della produzione di Metlicovitz.

Metlicovitz

Foto presa dalla pagina fb

Le opere esposte, 73 manifesti, alcuni di dimensioni giganti, tre dipinti e una ricca selezione di grafica minore come cartoline, copertine di riviste, spartiti musicali ecc., sono organizzate in otto sezioni espositive. Sette sezioni sono ospitate presso il Civico Museo Revoltella. La sezione dedicata ai manifesti teatrali per opere e operette è nella Sala Attilio Selva al pianterreno di Palazzo Gopcevich, sede del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl.

Le opere provengono per la gran parte dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso (68 manifesti). Oltre che dalle collezioni civiche (Civico Museo Revoltella e Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl) e da raccolte private. La rassegna è curata dallo storico dell’arte e scrittore Roberto Curci e diretta da Laura Carlini Fanfogna, direttrice del Servizio Musei e Biblioteche, e da Marta Mazza, direttrice del Museo Nazionale Collezione Salce.

Metlicovitz

Foto presa dalla pagina fb

«La produzione cartellonistica di Metlicovitz è particolarmente intensa negli anni precedenti la Grande Guerra. Crea autentici capolavori rimasti a lungo nella memoria visiva degli italiani. Tutt’oggi sono largamente citati e riprodotti in ogni studio sull’evoluzione del messaggio pubblicitario del Novecento. È un’eccellente artista e caratterialmente schivo ed estraneo ad ogni mondanità. I suoi lavori  sono affascinanti per verve ed eleganza stilistica.  Sono stati  da lui devoluti sia a realtà commerciali sia all’universo musicale e teatrale, spiritualmente a lui congeniale. A tutto ciò è dedicata questa mostra che si propone di rappresentare il tutto Metlicovitz. Straordinario cartellonista, pittore ed efficace grafico e illustratore.»
Roberto Curci

L’esposizione è corredata da un raffinato catalogo, a cura di Roberto Curci e Marta Mazza (Lineadacqua Edizioni). La mostra è promossa e realizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alla Cultura, Sport e Giovani – Area Scuola, Educazione, Cultura e Sport – Servizio Musei e Biblioteche.  E  in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Polo Museale del Veneto – Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso e con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.

  • Gli orari
    La mostra sarà visitabile negli orari di apertura dei due musei.
  • Civico Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna
    via Diaz 27 ,tutti i giorni 9-19 (martedì chiuso)
  • Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” – Sala Attilio Selva
    via Rossini 4, tutti i giorni 10-17

Francesca Tantillo